Claudio Ambu

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Claudio Ambu
Ambu all'Inter
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 178 cm
Peso 72 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1991
Carriera
Giovanili
19??-19??Macallesi 1927
19??-19??Inter
Squadre di club1
1976-1977Inter1 (0)
1977-1979Ascoli50 (20)
1979-1981Inter32 (4)
1981-1982Perugia30 (5)
1982-1983Lazio29 (3)
1983-1986Monza90 (17)
1986-1988Genoa38 (6)
1988-1991Frosinone71 (12)
Nazionale
1978Bandiera dell'Italia Italia U-212 (2)
1979Bandiera dell'Italia Italia Olimpica1 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Claudio Ambu (Milano, 2 agosto 1958) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ambu iniziò a dare i primi calci al pallone nella Macallesi[1], una squadra di quartiere di Milano. L'Inter lo acquistò assieme ad altri due suoi compagni facendolo debuttare in prima squadra il 2 gennaio 1977 contro la Roma, la sua unica presenza in quella stagione. Avanti a lui c'era Carlo Muraro e le possibilità di giocare erano poche così la società nerazzurra preferì cederlo in Serie B all'Ascoli per fargli fare esperienza. Nella città marchigiana, nel campionato 1977-1978 segnò 17 gol in 29 partite, vincendo il torneo.

Ambu in azione al Monza nel 1984, contrastato dal perugino Morbiducci.

Tornato in Serie A, contribuì alla salvezza dell'Ascoli (in cui rimase nell'ambito dell'operazione che portò Giancarlo Pasinato all'Inter[2]) convincendo l'Inter a riprenderlo. Con la squadra nerazzurra conquistò lo scudetto 1979-1980 e raggiunse l'anno successivo la semifinale di Coppa dei Campioni ma per lui di spazio ce n'era poco, sempre chiuso da Muraro. A fine campionato l'Inter decise di cedere entrambi, ma se per Muraro si trattò di un allontanamento temporaneo prima di tornare a Milano nel 1983-1984, per Ambu questo significò l'addio alla maglia nerazzurra e il proseguimento della carriera in provincia.

Dopo una stagione al Perugia e una alla Lazio con la promozione in Serie A, passa al Monza con cui disputa tre campionati per proseguire nel Genoa e chiudere nel Frosinone.

Con la maglia dei canarini ciociari disputa tre stagioni, di cui la prima in Serie C1, campionato 1988-1989, nella quale colleziona 28 presenze e mette a segno 5 reti (contro il Casarano su rigore, il Monopoli, la Torres, il Catania ed il Rimini). Quel torneo si concluse con la retrocessione del Frosinone in Serie C2. Nel campionato successivo, stagione 1989-1990, Ambu gioca ulteriori 28 gare, mettendo a segno 7 reti. È il capocannoniere della squadra, che arriva terza in classifica dietro Battipagliese e Nola, fallendo così il ritorno in Serie C1.

Al termine della stagione, il 26 luglio 1990, il Frosinone venne radiato dalla FIGC e ripartì dal campionato Interregionale, girone I. Ambu diventa il capitano della formazione canarina per la stagione 1990-1991, scendendo in campo in 15 occasioni, senza segnare una marcatura. La sua ultima apparizione con la maglia del Frosinone è datata 13 gennaio 1991, nel derby contro il Sora finito 0-0.

In carriera ha totalizzato complessivamente 54 presenze e 7 reti in Serie A e 216 presenze e 48 reti in Serie B.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Ascoli: 1977-1978
Inter: 1979-1980

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Intervista a Walter Zenga[collegamento interrotto]: quando Walter arriva alla Macallesi (nel 1970) c'era già Claudio Ambu.
  2. ^ Dario Canovi, Costantino il grande, in Lo stalliere del Re, Milano, Dalia editore, 2011, p. 26. (nel libro è riportato erroneamente il nome di Adelio Moro anziché quello di Claudio Ambu)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]