Classe G (fregata)

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Classe G
Descrizione generale
TipoFregata missilistica
ClasseOliver Hazard Perry
Proprietà U.S. Navy
Türk Deniz Kuvvetleri
Caratteristiche generali
Dislocamento2769 t
Stazza lorda3658 tsl
Lunghezza135,6 m
Larghezza13,7 m
Pescaggio6,7 m
Propulsione2 turbine a gas General Electric LM-2500 su 1 asse, 40000 hp
Velocità29 nodi (53,71 km/h)
Equipaggio215
Equipaggiamento
Sensori di bordo1 radar scoperta aerea SPS-49, 1 scoperta superficie SPS-55, 1 controllo tiro STIR, 1 controllo tiro cannone, 1 sonar a scafo SQS-56, 1 rimorchiabile SQR-19 (solo su FFG-36/43 e FFG-45-61), 1 NTDS per lo scambio di informazioni
Sistemi difensivi1 ESM SLQ-32(V)2, 2 lancichaff Mk 36 Super RBOC
Armamento
Armamento1 cannone Mk 75 da 76,2 mm, 1 CIWS Vulcan Phalanx

1 lanciamissili Mk 13 per 40 missili di cui usualmente 36 Standard SM-1 e 4 Harpoon antinave siluri: 6 tubi da 324 mm per 24 Mk 46

Corazzaturakevlar e pannelli protettivi in legha d'alluminio per munizioni e centri comando
Mezzi aerei2 elicotteri SH-2 o SH-60
Note
Soprannome’Perry’
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Le fregate della Classe G sono delle unità della Marina turca di progettazione e costruzione statunitense della classe Oliver Hazard Perry del tipo a scafo corto, che dopo essere state dismesse dalla US Navy sono state acquistate dalla Turchia per avere, per la prima volta, una difesa aerea imbarcata a medio raggio. Assieme alle fregate Meko 200, più robuste ma armate con missili SAM a minore raggio, le Perry hanno costituito un'importante miglioramento delle capacità operative della Marina turca.

L'ultimo contratto di acquisto è arrivato nel 2002 per le fregate le USS Estocin (FFG-15) e la USS Samuel Eliot Morison (FFG-13) fornite con una serie di parti di ricambio e altre forniture.

Ammodernamenti[modifica | modifica wikitesto]

Le unità sono state ampiamente riammodernate con VLS MK-41[1] per missili antiaerei Evolved Sea Sparrow compreso l'aggiornamento del sistema di controllo del fuoco Mk-92 da parte della Lockheed Martin.[2] Il VLS Mk-41 ha sostituito il lanciamissili Mk-13 come nelle fregate della Classe Adelaide della Royal Australian Navy derivate anche queste dalle Perry e la fregata turca Gediz è stata la prima unità ad essere stata equipaggiata con il VLS Mk-41.[3]

Il programma di ammodernamento ha visto l'installazione di un sistema di gestione digitale della centrale di combattimento chiamato GENESIS (Gemi Entegre Savaş İdare Sistemi).[4] Il sistema è stato progettato e realizzato congiuntamente dalla Marina Militare turca e dalla Havelsan, un'industria turca di sistemi elettronici, hardware e software.[5] [3] La prima unità navale riammodernata dal programma GENESIS è stato consegnata nel 2007, e l'ultima consegna è prevista per il 2011.[6][7]

I lavori di ammodernamento hanno visto anche l'installazione di un nuovo radar tridimensionale di ricerca aerea a lungo raggio,[8] nuovo sonar[1][9] ed è stato modificato il ponte di volo per permettere di operare elicotteri S-70B-28 Seahawk.

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b US approves $227 mln Lockheed arms sale to Turkey
  2. ^ Lockheed Martin to upgrade weapons systems on Turkish frigates - New Mexico Business Weekly
  3. ^ Turkishnavy.net: First Turkish Perry With Mk-41 VLS
  4. ^ Savunma Sanayii Müsteşarlığı Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
  5. ^ http://www.raytheon.com/businesses/rtnwcm/groups/public/documents/content/rtn09_bus_genesis_pdf.pdf[collegamento interrotto]
  6. ^ Deniz Kuvvetleri Komutanlığı Resmi Kurumsal İnternet Sitesidir - Anasayfa - Turkish Naval Forces Official Web Site - Main Page, su dzkk.tsk.tr. URL consultato il 20 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  7. ^ https://www.afcea.org/signal/articles/anmviewer.asp?a=2387&print=yes SIGNAL Article
  8. ^ Copia archiviata (PDF), su ssm.gov.tr. URL consultato il 27 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2008).
  9. ^ MK 41 Naval Vertical Missile Launch Systems Delivered, su defenseindustrydaily.com. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2019).

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