Church Bells

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Church Bells
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaCarrie Underwood
Pubblicazione11 aprile 2016
Durata3:13
Album di provenienzaStoryteller
GenereCountry pop
EtichettaArista Nashville
ProduttoreMark Bright
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[1]
(vendite: 2 000 000+)
Carrie Underwood - cronologia
Singolo precedente
(2015)
Singolo successivo
(2016)

Church Bells è un singolo della cantante statunitense Carrie Underwood, pubblicato l'11 aprile 2016 come terzo estratto dal quinto album in studio Storyteller.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è stato scritto da Zach Crowell, Brett James e Hillary Lindsey, e prodotto da Mark Bright. È composto in chiave di Mi bemolle minore ed ha un tempo di 87 battiti per minuto.[2] Riguardo alla canzone, Carrie Underwood ha affermato «è... come la sorella minore di Fancy», riferendosi alla hit omonima di Bobbie Gentry.[3]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Church Bells è stata accolta positivamente da parte della critica specializzata. Will Hermes di Rolling Stone l'ha definita «la ballata domestica-violenza-vendetta-omicidio più epica di sempre», paragonandola a The Independence Day di Martina McBride e a Goodbye Earl delle Dixie Chicks.[4]

Ha ricevuto una candidatura ai Grammy Awards 2017 nella categoria "Miglior interpretazione country solista".[5] Ai CMT Music Awards 2017 il brano ha trionfato nella categoria "Video femminile dell'anno", venendo candidato anche per il "Video dell'anno".[6] È stato selezionato anche come "Miglior brano country" ai Teen Choice Awards 2016 e come "Canzone country dell'anno" agli iHeartRadio Music Awards 2017.[7][8]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip, girato durante la tappa a Lincoln dello Storyteller Tour: Stories in the Round, è stato reso disponibile il 10 maggio 2016.[9]

Esibizioni dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Carrie Underwood si è esibita con Church Bells, nel 2016, agli ACM Awards, agli American Country Countdown Awards e ai CMT Music Awards.[10][11][12] È stata anche inclusa in un medley eseguito dalla cantante in occasione degli ACM Awards 2017.[13]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Church Bells – 3:13

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Nella settimana del 30 luglio 2016 Church Bells ha raggiunto la vetta della Country Airplay, classifica radiofonica redatta dalla rivista Billboard, grazie ad un'audience pari a 48,9 milioni di ascoltatori, diventando la quindicesima numero uno di Carrie Underwood ed espandendo così il suo record come donna ad averne accumulate di più in assoluto.[14]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2015-16) Posizione
massima
Canada[15] 64
Stati Uniti[16] 43

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Carrie Underwood - Church Bells – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Key & BPM for Church Bells by Carrie Underwood, su tunebat.com, Tunebat. URL consultato il 19 agosto 2020.
  3. ^ (EN) Billy Dukes, CARRIE UNDERWOOD'S 'CHURCH BELLS' IS 'FANCY'S LITTLE SISTER [WATCH], su Taste of Country. URL consultato il 19 agosto 2020.
  4. ^ (EN) Will Hermes, Storyteller, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).
  5. ^ (EN) Metallica, Carrie Underwood, John Legend To Perform At 59th Annual Grammy Awards, su newyork.cbslocal.com. URL consultato il 19 agosto 2020.
  6. ^ (EN) CMT Music Awards 2017: Complete Winners List, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 19 agosto 2020.
  7. ^ (EN) Tops with Teens: Kelsea, Sam, Carrie, Blake and More, su Win Country. URL consultato il 19 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
  8. ^ (EN) 2017 iHeartRadio Music Awards: Complete Winners List, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 19 agosto 2020.
  9. ^ (EN) Riane Konc, Carrie Underwood Reveals Video for 'Church Bells', su The Boot. URL consultato il 19 agosto 2020.
  10. ^ (EN) Annie Reuter, Carrie Underwood to Perform 'Church Bells' at ACM Awards, su Taste of Country. URL consultato il 19 agosto 2020.
  11. ^ (EN) Bevile Dunkerley, Adam Gold, Joseph Hudak, Chris Parton, American Country Countdown Awards 2016: 10 Best and Worst Moments, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 19 agosto 2020.
  12. ^ (EN) Brooke Sassman, Carrie Underwood wows at CMT Awards with 'Church Bells' performance, su today.com, USA Today. URL consultato il 19 agosto 2020.
  13. ^ (EN) Taylor Weatherby, Luke Bryan, Carrie Underwood & More Country Superstars Open the ACM Awards With No. 1s Medley, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 19 agosto 2020.
  14. ^ (EN) Jim Asker, Carrie Underwood Rings in 15th Country Airplay No. 1; Sam Hunt Earns High Five, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 19 agosto 2020.
  15. ^ (EN) Carrie Underwood Chart History - Canadian Hot 100, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 19 agosto 2020.
  16. ^ (EN) Carrie Underwood Chart History - Hot 100, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 19 agosto 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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