Chlamyphorus truncatus

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Clamidoforo troncato
Chlamyphorus truncatus
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Xenarthra
Ordine Cingulata
Famiglia Chlamyphoridae
Sottofamiglia Chlamyphorinae
Genere Chlamyphorus
Harlan, 1825
Specie C. truncatus
Nomenclatura binomiale
Chlamyphorus truncatus
Harlan, 1825
Areale

Il clamidoforo troncato (Chlamyphorus truncatus Harlan, 1825) è un armadillo della famiglia Dasypodidae[2], diffuso in Sudamerica, dove è noto col nome di pichi ciego. È l'unica specie del genere Chlamyphorus.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Diffuso principalmente nella parte centro-occidentale dell'Argentina e nella fascia di deserto ai piedi delle Ande: predilige le zone pianeggianti sabbiose o pietrose con rada vegetazione.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Misura 13-15 cm, più 4-5 cm di coda. La testa, il ventre ed i fianchi sono ricoperti da una pelliccia morbida e fine di colore biancastro: la coda è nuda, appiattita e rigida e nella parte terminale somiglia ad un cucchiaio. Gli occhi e le orecchie sono assai ridotti. Gli arti anteriori sono muniti di robusti artigli adatti allo scavo. Possiede sul dorso una corazza giallognola formata da 24 piastre cornee che cominciano dalla fronte e continuano fino alla parte posteriore del corpo, che si tronca bruscamente (da qui il nome truncatus della specie) ed è protetta da uno scudo verticale. La corazza è solo blandamente saldata allo scheletro (zone di maggiore saldatura si trovano sulla testa e sull'apofisi spinale).

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Clamidoforo

Le sue abitudini sono simili a quelle della talpa: il clamidoforo, infatti, è un animale fossore, che esce dalle sue gallerie sotterranee solo al tramonto. Le sue sortite notturne sono facilmente individuabili, poiché il clamidoforo lascia come orme due strette scie parallele.

La coda viene quasi sempre tenuta piegata al di sotto del ventre: durante lo scavo, tuttavia, il clamidoforo la usa per puntellarsi alle pareti del tunnel ed adoperare le zampe anteriori per scavare e le zampe posteriori per rimuovere la sabbia e spostarla alle sue spalle. Il posteriore piatto e corazzato funziona da saracinesca naturale che ostruisce il tunnel, impedendo ad eventuali predatori di entrare ed attaccare l'animale.

Gli indios riconoscono facilmente l'entrata dei tunnel sotterranei dei clamidofori, che si trova fra due montagnole di terra fra le quali scorrono le due strisce che questi animali lasciano quando camminano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Superina, M., Abba, A.M. & Roig, V.G. 2014, Chlamyphorus truncatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 17 settembre 2014.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Chlamyphorus truncatus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

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