Chiodo

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Il chiodo è un oggetto usato per realizzare collegamenti fissi tra elementi di legno, di metallo o di altro materiale. Di funzionamento analogo ai chiodi sono le puntine da disegno e gli spilli.

I chiodi sono di forma allungata ed hanno molte fogge diverse, ma in essi si distinguono la punta, il gambo e la testa o capocchia, le cui forme e dimensioni variano a seconda dell'uso e del materiale a cui sono destinati. Generalmente sono fabbricati in metallo (acciaio, ferro, ottone, rame) o anche di legno (in questo caso prendono il nome di cavicchi). I chiodi si identificano per tipo e dimensioni. Per esempio le dimensioni di "50 × 3,0" indicano un chiodo lungo 50 mm e di 3 mm di diametro.

Una manciata di chiodi
Vari tipi di chiodi

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Chiodi forgiati

Si ritiene che i primi chiodi furono impiegati dall'Homo sapiens insieme ad utensili dal principio non dissimile come punte da trapano, punteruoli e aghi.

Il primo uso di chiodi in legno riguardò le opere di carpenteria come la costruzione di imbarcazioni. I chiodi in metallo compaiono nell'età del bronzo.

La produzione in serie fu introdotta negli Stati Uniti alla fine del 1700, tuttavia le prime certe testimonianza dell'uso dei chiodi risalgono ai tempi degli antichi Romani. Prima di allora i chiodi erano fabbricati a mano mediante forgiatura o talvolta fusione.

I primi chiodi venivano ricavati da lamiere di ferro e avevano sezione quadrata, a fine ottocento vennero sostituiti da chiodi a sezione circolare prodotti da macchine che lavoravano un filo metallico.

Uso[modifica | modifica wikitesto]

Nel legno o comunque nei materiali si utilizzano chiodi appuntiti, la cui penetrazione l si basa sul principio del cuneo, e si conficcano a forza battendoli con un martello o con pistole sparachiodi che possono essere a mano (molla), ad aria compressa o a cartucce di polvere da sparo. La capacità di tenere insieme i materiali è data dalla deformazione e dall'attrito del gambo contro le pareti del foro e dalla testa. In alcuni casi la punta può essere piegata o ribadita per aumentare la tenuta.

Chiodatura

I pezzi metallici sono collegati da chiodi inseriti in fori preesistenti e la punta viene ribadita con una macchina detta ribaditrice. La tenuta è data dalle due teste. Tale operazione è detta chiodatura.

Tipologie[modifica | modifica wikitesto]

Chiodi per legno[modifica | modifica wikitesto]

Chiodo nel legno

Tra i chiodi per legno rientrano quelli da falegname, tra i quali è particolare quello a U costituito da un gambo ripiegato con due punte detto cambretta o cavallottino.

Chiodi da carpentiere[modifica | modifica wikitesto]

È il tipo di chiodo più comune con punta aguzza e testa larga, realizzato in ferro per il legno e in acciaio per il cemento.
Nella fabbricazione dei pallet si utilizzano chiodi ritorti, zigrinati o uncinati per meglio resistere alle sollecitazioni.

Chiodi da tappezziere[modifica | modifica wikitesto]

Caratterizzati da gambo corto e testa larga, si chiamano borchie. La testa può avere varie forme: bombata, cava, tonda, prismatica, eccetera. Se la testa è decorata prendono il nome di broccame.

Chiodi per metallo[modifica | modifica wikitesto]

Ribattini
Rivetti

I chiodi usati per fissare lamiere o elementi diversi di metallo. Nella pratica comune si è soliti distinguere:

  • Chiodi (con diametro nominale del gambo superiore agli 8 mm).
  • Ribattini (con diametro nominale del gambo inferiore ad 8–10 mm). La loro caratteristica è che l'estremità opposta alla testa dopo aver oltrepassato i materiali da fissare viene ripiegata e deformata (ribadita a freddo o a caldo) in modo da formare una seconda testa.
  • Rivetto (particolare applicazione che non richiede l'accesso diretto al lato di ribaditura), disponibili in alluminio, rame e inox.

La testa del chiodo può essere di varia forma: tonda larga, larga con bordo, tonda stretta, tonda bassa, tonda a fungo, tronco conica, tronco conica con colletto, svasata piana, svasata con calotta alta o bassa, cilindrica.

Chiodi ortopedici[modifica | modifica wikitesto]

Impiegati per unire le parti di un osso fratturato sono in acciaio o argento.

Chiodi da alpinismo[modifica | modifica wikitesto]

Hanno un foro in prossimità della testa in cui è possibile infilare una corda o un moschettone. Si distinguono in chiodi da roccia e chiodi da ghiaccio.

Chiodi per scarpe[modifica | modifica wikitesto]

Per le calzature sono impiegati chiodi per confezionare e per riparare le scarpe, prendevano il nome di semenze e bullette.

Chiodi antiscivolo[modifica | modifica wikitesto]

Esistono molte varietà di chiodi che inseriti nella suola delle scarpe da lavoro o da montagna, o in quelle usate in alcuni sport come il golf o il calcio, facilitano la presa sul terreno. Vengono chiamati bullette.
Alcuni tipi di pneumatici da neve sono muniti di chiodi.

Chiodi da maniscalco[modifica | modifica wikitesto]

Usati per ferrare cavalli, muli e bovini impiegati nel lavoro.

Chiodi per cavallotti[modifica | modifica wikitesto]

Sono preinseriti su cavallotti in plastica, usati per fissare linee di cavo elettrico o di segnale. Tipico esempio sono gli impianti televisivi terrestri o satellitari, il cui cavo scorre all'esterno dei muri dell'edificio su cui è installata l'antenna ricevente; data la varietà dei materiali su cui dovranno essere fissati, questi sono realizzati in acciaio temperato.

Chiodi da crocefissione[modifica | modifica wikitesto]

Erano utilizzati per inchiodare le persone alle croci. Erano lunghi una ventina di centimetri ed erano particolarmente robusti perché dovevano mantenere appesi alle croci i condannati. Avevano una capocchia quadrata oppure tonda.

Chiodo da scavo[modifica | modifica wikitesto]

È un lungo ancoraggio utilizzato per stabilizzare scavi su roccia che possono avvenire sia in galleria sia in taglio roccia.

Utilizzi particolari[modifica | modifica wikitesto]

Finestra munita di chiodi contro i piccioni

Esistono chiodi a tre o quattro punte usati per forare gli pneumatici. Bande chiodate sono impiegate ai posti di blocco per bucare le gomme dei veicoli che non si dovessero fermare. Nelle città, tavole o elementi metallici irti di lunghi e sottili chiodi aguzzi, definiti dissuasori, vengono posti sui cornicioni per impedire la sosta ai piccioni. Possono essere usati anche come offendicula.

Un particolare tipo di chiodo in uso nel XX secolo, era usato per fissare i piccoli specchi in vetro, alla propria cornice in legno; erano privi di testa e schiacciati ad entrambe le estremità.

Modi di dire[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiodo scaccia chiodo: ovvero quando per distrarsi da una situazione se ne cerca un'altra su cui focalizzare l'attenzione
  • Appendere al chiodo: terminare un'attività
  • Magro come un chiodo: persona esile e di minima robustezza e magari anche alta
  • Avere un chiodo fisso: avere un pensiero non trascurabile e ossessivo
  • Roba da chiodi: oggetti di non buona qualità
  • Inchiodare: frenare bruscamente
  • Non battere chiodo: non ottenere risultati
  • Avere dei chiodi: avere dei debiti[1]
  • Fare chiodo: saltare un giorno di scuola all'insaputa dei genitori

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «Ma tutti questi chiodi ricadranno, sappilo, sul tuo capo!» (Aristofane, Le nuvole, https://it.wikisource.org/wiki/Le_Nuvole_(Aristofane-Romagnoli)/Prologo"

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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