Chiesina dei Pescatori

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Chiesina dei Pescatori
Parete di fondo (lato altare) della Chiesetta dei Pescatori
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Toscana
Località Viareggio
IndirizzoBanchina Sud del Canale Burlamacca
Coordinate43°51′54.05″N 10°14′49.46″E / 43.865015°N 10.247072°E43.865015; 10.247072
ReligioneCattolicesimo di rito romano
Titolarenessuna dedicazione
DiocesiLucca
Consacrazione1956
Inizio costruzione1955
Completamento1956

La chiesina dei Pescatori o del Porto[1] o dei Marinai[2] (chiamata anche chiesetta[3][4][5] o semplicemente chiesa dei Pescatori[6]) è un luogo di culto cattolico sito presso il porto di Viareggio nei pressi del Moletto Sanità.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio ospitava originariamente la Stazione Sanitaria Marittima, eretta dopo la Prima Guerra Mondiale e la successiva di Influenza Spagnola[1].

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale questa infrastruttura fu abbandonata e in breve tempo cominciò a versare in pessime condizioni.

Nel 1955 arrivò a Viareggio Don Sirio Politi (1920-1988), prete operaio, che ottenne il permesso di realizzare qui una cappella con una piccola canonica. La chiesa non è mai stata dedicata secondo le norme canoniche e liturgiche, pertanto non è intestata ad alcun santo.

Dal 2002 le ceneri di Don Sirio Politi, sono conservate in questa chiesa.

Tomba di Sirio Politi alla Chiesina dei Pescatori

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L’edificio, pensato come espressione della devozione dei pescatori e dei lavoratori portali, comprende la chiesa, una piccola canonica e un campanile a vela, di mattoni rossi, restaurato nel 2006. L’interno della chiesa, a navata unica, è in stile marinaro: le panche sono fatte da massicce tavole di legno e catene navali, l’acquasantiera è una grande conchiglia, è presente una statua della Madonna alla quale un’ancora fa da piedistallo. Non sono presenti altari laterali e le pareti sono bianche e spoglie, ad eccezione di quella di fondo che è costituita da ritagli di travertino con dipinti frasi e simboli religiosi in rosso. Su questa parete si trova il tabernacolo in ferro, il cui sportello è decorato con due pezzi di catena saldati insieme a formare una croce. L’altare è un blocco di travertino, simile a quello di cui sono fatti bordi dei moli di Viareggio, ed è sovrastato da un crocifisso in tavole di legno dipinte.

Giovanni Lazzarini, Cristo dei Pescatori

La parete esterna del complesso architettonico, che dà sul canale Burlamacca, è dipinta dal grande murale Il Cristo dei Pescatori, realizzato da Menghino (Giovanni Lazzarini)[7]. La chiesa è circondata da un parco pubblico, un tempo noto come Parco della Pace, oggi Piazza Medaglie d'oro di lunga navigazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gabriele Levantini, La Chiesina dei Pescatori di Viareggio, su Welcome 2 Lucca, 29 luglio 2020. URL consultato il 26 novembre 2021.
  2. ^ Chiesetta dei Marinai nella città Viareggio, su it.worldorgs.com. URL consultato il 28 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2021).
  3. ^ SoluzioneInformatica.net, Chiesetta dei Pescatori - Viareggio anni '50, su Viareggio com'era. URL consultato il 26 novembre 2021.
  4. ^ La chiesetta del porto di Viareggio raccontata da don Luigi Sonnenfeld, su Luccaindiretta, 11 maggio 2018. URL consultato il 26 novembre 2021.
  5. ^ Chiesetta dei Marinai nella città Viareggio, su it.worldorgs.com. URL consultato il 26 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2021).
  6. ^ Don Luigi Sonnenfeld: "Il confinamento che stiamo vivendo anche nella Bibbia", su Luccaindiretta, 16 novembre 2020. URL consultato il 26 novembre 2021.
  7. ^ Viareggio e l’arte urbana: da Menghino alla street art della piccola Brick Lane di Via Ponchielli, su Welcome 2 Lucca, 25 giugno 2020. URL consultato il 28 ottobre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gabriele Levantini, Storie d'una Viareggio insolita e sconosciuta, 2021, ISBN 9788892377745.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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