Chiesa di Santa Maria Nascente (Paderno Dugnano)
Chiesa di Santa Maria Nascente | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Paderno Milanese (Paderno Dugnano) |
Indirizzo | Via Roma, 56 |
Coordinate | 45°33′50.32″N 9°09′49.82″E / 45.563978°N 9.16384°E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Titolare | Santa Maria Nascente |
Arcidiocesi | Milano |
Consacrazione | 1934 |
La chiesa di Santa Maria Nascente è la parrocchiale di Paderno Milanese, frazione di Paderno Dugnano, in città metropolitana ed arcidiocesi di Milano[1]; fa parte del decanato di Paderno Dugnano[2].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La prima citazione di una chiesa a Paderno Milanese dedicata a Santa Maria risale alla fine del Duecento ed è da ricercarsi nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, redatto da Goffredo da Bussero, in cui si legge che essa era filiale della pieve di Desio[1][3].
Nel 1450 il signorotto Francesco Omato donò un terreno affinché lì venisse edificata una nuova chiesa, con l'ingresso rivolto verso il fiume Seveso e l'abside vero la strada; da un atto notarile datato 1491 s'apprende che la parrocchia padernese aveva preso in affitto alcuni campi[1].
La chiesa si ritrova poi menzionata nell'elenco degli edifici di culto dell'arcidiocesi compilato da Gian Pietro Bescapè, nel quale è attestata come ecclesia parochialis. Nel 1567 Leonetto Clivone trovò che l'edificio era circondato dal camposanto, che era dotato del campanile, che era sprovvisto del fonte battesimale e che il presbiterio necessitava di un rifacimento, mentre grazie alla relazione della visita pastorale dell'arcivescovo Carlo Borromeo si conosce che questa chiesa era a due navate[1].
Nel 1596 il legato Baldassarre Cipolla annotò che l'edificio era di piccole dimensioni, che l'altare maggiore era protetto da una balaustra in legno che però lasciava molto a desiderare, tanto che fu definita indecente, e che pure il tabernacolo era fatto male; il visitatore allora esortò il parroco don Francesco Galbiato ad avviare dei lavori di risistemazione[1].
Tuttavia, solo nel 1612, con l'ingresso del nuovo curato don Giacomo Ratti, fu risvegliato l'interesse per l'opera e così venne presentata all'arcivescovo Federigo Borromeo la formale richiesta di avviare i lavori, i quali, condotti su disegno di Paolo de Porri e Antonio Tiello, poterono iniziare però solo alcuni anni dopo, nel 1617[1].
Nella Nota parrocchie Stato di Milano del 1781 si legge che i fedeli padernesi, censiti l'anno precedente, ammontavano a 693 e che il reddito era di circa 1060 lire[3].
Nel 1843, su iniziativa dell'allora parroco don Luigi Tosi, iniziò un nuovo intervento di ampliamento della chiesa, dovuto all'incremento della popolazione e progettato dall'architetto Rivolta; l'intervento venne portato a termine nel 1845[1].
Tuttavia, nel 1890 si ripresentò il medesimo problema, messo in evidenza anche dall'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari durante la sua visita del 1900; vennero presentati diversi disegni per la riedificazione della struttura, ma poi la questione rimase in sospeso anche perché non c'era intorno alla chiesa lo spazio per ingrandirla[1].
Solo nel 1929 si diede inizio ai lavori di costruzione della nuova parrocchiale, progettata da Alfonso Orombelli; l'edificio fu poi consacrato nel 1934 dall'arcivescovo di Milano Ildefonso Schuster, mentre la torre campanaria venne eretta nel 1939[1].
Nel 1940 fu ultimata la facciata sotto la direzione di Ugo Zanchetta[1]; nel 1972 la parrocchiale passò al decanato di Desio, per poi entrare a far parte nel 1974 del neo-costituito decanato di Paderno Dugnano[3].
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Facciata[modifica | modifica wikitesto]
La facciata della chiesa è a salienti ed è suddivisa in due registri. L'ordine inferiore è scandito da lesene, presenta ai lati i due portali minori sormontati da altrettante finestre, mentre la parte centrale è anticipata da un pronao tetrastilo le cui colonne sorreggono la trabeazione su cui si legge l'iscrizione S. MARIAE NASCENTI DICATUM e caratterizzata dal portale maggiore e da un affresco raffigurante la Beata Vergine Immacolata tra i Santi Gerolamo e Bernardo, eseguito nel 1949 da Aldo Galli; l'ordine superiore, coronato dal timpano di forma triangolare, presenta un rosone[1].
Interno[modifica | modifica wikitesto]
L'interno dell'edificio si compone di tre navate, suddivise in cinque campate e separate da pilastri in cemento armato; ai due estremi del transetto sono presenti le cappelle della Madonna e del Crocifisso[1].
Al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, introdotto dall'arco santo ed inframezzato tra la sagrestia, posta a sinistra, e un altro vano situato sul lato destro[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i j k l m Chiesa di Santa Maria Nascente <Paderno Dugnano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 22 febbraio 2021.
- ^ PADERNO DUGNANO - S. MARIA NASCENTE [collegamento interrotto], su to.chiesadimilano.it. URL consultato il 23 febbraio 2021.
- ^ a b c Chiesa di Santa Maria Nascente, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Maria Nascente
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Parrocchia di S. MARIA NASCENTE, su parrocchiemap.it. URL consultato il 22 febbraio 2021.
- Chiesa di Santa Maria Nascente, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.