Chiesa di San Niccolò in Sasso

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Chiesa di San Niccolò in Sasso
Facciata della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàSiena
Coordinate43°19′03.9″N 11°19′48.24″E / 43.317751°N 11.330068°E43.317751; 11.330068
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Nicola di Bari
Arcidiocesi Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzionefine XVI secolo
Completamentoinizio XVII secolo
Sito webwww.operaduomo.siena.it/

La chiesa di San Niccolò in Sasso si trova a Siena, in via del Poggio. Oggi fa parte del percorso museale del Museo dell'Opera del Duomo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa deve le sue origini allorché, intorno al 1280, Monna Agnese di Orlando Malavolti impiegò uno dei suoi possedimenti per costruire uno spedaletto e la chiesa annessa. Scopo dello spedaletto era quello di accogliere giovani vedove e ragazze con gravidanze e parti da nascondere nonché figli da affidare ad orfanotrofi e fu sempre gestito da laici. La chiesa e lo spedaletto furono detti "in Sasso" perché costruiti su un agglomerato di ghiaia.

Nel 1565 la struttura passò alle dipendenze dello Spedale di Santa Maria della Scala e poco dopo la chiesa fu interamente ristrutturata assumendo le forme attuali. Con le soppressioni leopoldine di fine XVIII secolo lo spedaletto si trasferì definitivamente in Santa Maria della Scala e i locali furono trasformati in istituto di istruzione femminile. La chiesa, sconsacrata, è da allora utilizzata per scopi civili e solo recentemente è divenuta parte del percorso del museo dell'opera del Duomo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La volta

La chiesa è un gioiello di barocco senese essendo stata costruita alla fine del XVI secolo e decorata nella prima metà del secolo successivo.

La volta è decorata con uno stuolo di stucchi e piccoli affreschi raffiguranti Storie della Vergine realizzati nel 1642 da Giovan Battista Giustammiani detto il Francesino. Sono sei le tele della prima metà del Seicento che decorano le pareti laterali della chiesa (tre per lato) più una sull'altare principale. A partire dalla prima tela del lato destro e procedendo poi in senso antiorario troviamo:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2003, p. 536.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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