Chiesa di San Domenico (Fabriano)

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Chiesa di San Domenico
L'esterno.
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
LocalitàFabriano
IndirizzoLargo Fratelli Spacca - Fabriano
Coordinate43°19′59.52″N 12°54′09.36″E / 43.333199°N 12.902599°E43.333199; 12.902599
Religionecattolica di rito romano
TitolareDomenico di Guzmán e Santa Lucia
OrdineDomenicani
Stile architettonicoGotico e Barocco
Inizio costruzione1365
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa di San Domenico, o anche Chiesa dei Santi Domenico e Lucia, o Chiesa di Santa Lucia Novella; è una ex chiesa di Fabriano AN, Marche.

Oggi adibita ad usi espositivi, rappresenta un notevole esempio dell'architettura gotica della regione.

L'annesso ex convento domenicano, accoglie Museo della Carta e della Filigrana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Un primo complesso conventuale dei Padri Domenicani sorse in questo luogo nel 1297[1]. Prevedeva una chiesa e l'attiguo convento. Nelle vicinanze vi era anche la chiesetta di Santa Lucia Vetere, gestita dai Benedettini. Quest'ultima nel 1300 venne concessa ai Domenicani, i quali, insieme ai finanziamenti della famiglia signorile dei Chiavelli[1], dal 1365 riedificarono il convento e la loro originaria chiesa di San Domenico, ribattezzandola Santa Lucia Novella. La chiesetta di Santa Lucia Vetere venne abbandonata[2] e inglobata nella nuova costruzione. Nel 1373 i Chiavelli vi eressero la cappella sepolcrale di famiglia. L'edificio, di grandi dimensioni, aveva una copertura a capriate lignee e una ricca decorazione gotica.

Il terremoto del 1741[3] recò gravi danni all'edificio, e si procedette a una parziale ricostruzione secondo i dettami dello stile barocco, in voga all'epoca. La chiesa venne sopraelevata e decorata all'interno con stucchi; la facciata venne rifatta ma rimase, tuttavia, incompiuta.

Venne restaurata nel 1933[2] come testimonia una lapide posta sotto al campanile; e ancora dopo il Terremoto di Umbria e Marche del 1997.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

All'esterno della chiesa resta ancora visibile lo stile gotico trecentesco nel fianco sinistro, nell'abside e nel campanile. L'apparato decorativo in laterizi coinvolge tutte le superfici. Alte doppie-paraste scandiscono gli spazi verticalmente. Ogni parasta accoglie un'edicola cuspidata, in origine le edicole erano affrescate con immagini di Santi o Episodi dell’ordine domenicano[2]. In alto corre una sequenza di archi a tutto sesto inquadrati da ghimberghe. L’abside, poligonale, conserva meglio la ricca decorazione di paraste, cuspidi e diverse cornici in cotto. È aperta due finestre gotiche, strette e molto alte; e reca uno stemma trecentesco in pietra policroma che riporta l’emblema dei Chiavelli, antichi patroni della chiesa. Il campanile, su due livelli, poggia su un possente arco acuto. I piani superiori presentano un’ampia apertura per lato, con arco a pieno centro, stipiti a strombo e fasce decorative marcapiano orizzontali.

L’interno, ormai prettamente barocco, presenta una pianta rettangolare ad unica navata con volta a botte. Vi si conserva una tela di Domiziano Domiziani raffigurante la Madonna col Bambino, San Francesco e San Giacinto, del 1595.[4] Di fianco al presbiterio si apre la Cappella di Sant’ Orsola, riccamente affrescata, come anche la Sagrestia, da Allegretto Nuzi e della sua Scuola (seconda metà del XIV secolo)[5][1][2][3].

Nel convento di San Domenico, attualmente adibito a Museo della Carta e della Filigrana, si conservano i due chiostri quattrocenteschi e, nell'interno, l'importante decorazione della sala capitolare dipinta intorno al 1480 da Antonio da Fabriano, che si ispirò alla decorazione del convento dominicano di San Marco a Firenze realizzata dal Beato Angelico[3]. Il chiostro minore, di origine romanica ma ristrutturato nel Trecento, conserva nelle lunette affreschi con episodi della vita di San Domenico dipinti, su disegno o impostazione di Filippo Bellini, da Fedele Palazzini e da Domiziano Domiziani.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Sito ufficiale del Turismo delle Marche
  2. ^ a b c d Sito della città di Fabriano
  3. ^ a b c Sito ufficiale del Comune di Fabriano
  4. ^ Claudia Caldari, Domiziano dei Domiziani, Madonna col Bambino, San Francesco e San Giacinto, in Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pagg. 136 - 137.
  5. ^ Sito ufficiale della Pinacoteca di Fabriano
  6. ^ Lucia Panetti, Fabriano, chiostro minore del convento di San Domenico, in Capriccio e Natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita., catalogo di Mostra, Macerata, 2017, pagg. 223-224.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]