Chiesa di San Carlo dei Barnabiti

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Ex chiesa di San Carlo dei Barnabiti
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàFirenze
Coordinate43°46′00.91″N 11°14′46.39″E / 43.766919°N 11.246219°E43.766919; 11.246219
Religionecattolica di rito romano
TitolareCarlo Borromeo
Arcidiocesi Firenze
ArchitettoGherardo Silvani, Filippo Brilli
Inizio costruzione1636
Completamento1758

La chiesa di San Carlo dei Barnabiti è un luogo di culto cattolico sconsacrato che si trova in via Sant'Agostino nel quartiere Oltrarno di Firenze fra via Maffia e via dei Serragli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio fu costruito da Gherardo Silvani nel 1636 per l'ordine dei Barnabiti o Chierici regolari di San Paolo, che già vi avevano un piccolo oratorio. L'importanza che l'ordine raggiunse agli inizi del Settecento si riflette nella ricchezza della decorazione della chiesa: la tribuna venne costruita da Filippo Brilli la volta di Sigismondo Betti con la Gloria della Vergine con San Paolo e San Carlo Borromeo dipinta nel 1721, le architetture di Bernardino Ciurini (1743), le quadrature prospettiche di Domenico Stagi (1757-58) ed altre pitture di Giuseppe Zocchi (cupola e pennacchi, 1747). Con la soppressione leopoldina del 1783 passò in mani private fino al 1838, quando venne acquistata dagli Scolopi che ne fecero rimodernare la facciata da Leopoldo Pasqui e la tennero fino al 1866.

Destinata poi a scuola e palestra, fu saltuariamente adibita ad uso culturale.

Attualmente sono in corso ingenti lavori di restauro.

È stata ventilata l'ipotesi di farne un infopoint per turisti[1], ipotesi che ha suscitato l'immediata reazione dei residenti del rione di San Frediano, che hanno lanciato una campagna[2] per affidare lo spazio invece a un comitato che lo gestisse con un patto di collaborazione tra cittadini attivi e amministrazione comunale, creando un centro culturale e il primo museo rionale di Firenze, dedicato all'Oltrarno.

L'amministrazione ha colto con favore la proposta, che è adesso in corso di realizzazione.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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