Cesario Console
Cesario di Napoli | |
---|---|
Battaglia di Ostia, 1514, Raffaello Sanzio, affresco della Stanza dell'Incendio di Borgo, Stanze Vaticane, Città del Vaticano | |
Nascita | ?, ? |
Morte | Napoli, 870 |
Luogo di sepoltura | Catacombe di San Gennaro |
Religione | cattolica |
Dati militari | |
Paese servito | Ducato di Napoli |
Grado | Ammiraglio |
Campagne | Incursione saracena contro Roma |
Battaglie |
|
Comandante di | Flotta napoletana ed esercito cristiano contro i saraceni |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Cesario, meglio noto come Cesario Console o Cesario di Napoli e detto anche Cesario il Valoroso (... – Napoli, 870), è stato un militare italiano ammiraglio della flotta e generale dell'esercito cristiano durante le incursioni saracene in Italia.
Comandò la flotta del Ducato di Napoli durante il regno di suo padre, Sergio I e del fratello Gregorio III, fra l'840 e l'870.
Nell'846, fronteggiò l'incursione saracena contro Roma portando il contingente napoletano alla vittoria a Gaeta. In seguito, nell'estate dell'849 capitanò una flotta costituita dalle navi della Repubblica marinara di Amalfi, di Napoli, Sorrento e Gaeta riunite nella Lega Campana, sbaragliando una flotta di navi saracene che si apprestava a sbarcare presso Ostia con l'intento di operare il saccheggio di Roma (battaglia di Ostia).
Cesario nell'870 fu imprigionato dal nipote, Sergio II, e morì in carcere, dove era stato rinchiuso per essersi opposto ai contatti tra il Ducato di Napoli e gli Aghlabidi musulmani.
Fu sepolto nelle Catacombe di San Gennaro.
A Napoli, la strada che da Piazza del Plebiscito va verso il mare, incrociando l'inizio di via Santa Lucia, è dedicata a Cesario Console; in questa via è ubicato il Palazzo dell'Ammiragliato.
Dalla terrazza che fiancheggia la via Cesario Console, si eleva, dominando il mare, la statua di Cesare Augusto, offerta da Benito Mussolini alla Città di Napoli nel 1936. Nella città partenopea l'antico culto pagano dell'imperatore Cesare Augusto, e successivamente anche quello dell'ammiraglio Cesario Console, fu sostituito e cristianizzato da San Cesario diacono e martire di Terracina (infatti, a un passo da Piazza del Plebiscito e dal Teatro di San Carlo, nella Chiesa di Santa Brigida si conserva un busto reliquiario di San Cesario).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Paolo Bertolini, CESARIO, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 24, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1980.
- Il coraggio dimenticato dell’ammiraglio Cesario, su napoliontheroad.com. URL consultato l'11 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2017).