Carlo Mazzei

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Carlo Mazzei
Dati militari
Forza armataEsercito meridionale
Unità15ª Divisione Turr o 19° Avezzana
RepartoBrigata Corrao, 3º Battaglione
Anni di servizio1860
GradoSoldato
ComandantiGiuseppe Garibaldi
CampagneSpedizione dei Mille
BattaglieBattaglia del Volturno
fonte[1]
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Carlo Mazzei (Maratea, 29 dicembre 1844Ponti della Valle, 1º ottobre 1860) è stato un patriota italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque da Pietro Mazzei-Lieto, pubblicista e studioso di storia locale coinvolto nei fatti del 1848 svolti a Maratea[2], e Rosaura Barone il 29 dicembre 1844[3]. La famiglia paterna, benestante, era originaria di Tortora, in Calabria Citeriore.

Studente di legge[4], nel settembre del 1860 chiese ai genitori il permesso di unirsi a Garibaldi, transitato nei primi giorni di quel mese nel golfo di Policastro durante la spedizione dei Mille.

Poiché il permesso gli fu negato, Carlo fuggì di notte da casa per raggiungere Lagonegro, e lì unirsi al corpo dei Cacciatori Lucani[5].

Il 19 settembre 1860 entrò a Napoli, dove fu raggiunto da suo padre, nel frattempo arruolatosi anche lui.

Morì in uno scontro nei pressi dei Ponti della Valle il 1º ottobre, ucciso da uno dei mercenari bavaresi ingaggiati per difendere la causa di Francesco II di Borbone.

Fu ricordato da Giustino Fortunato durante una commemorazione dei caduti lucani nel Risorgimento,

«...tra’ molti che in quel giorno lasciarono la vita a’ Ponti della Valle, furon due de’ nostri, Carlo Mazzei, di Maratea, e Francesco Abalsamo, di Senise. Il Mazzei, fuggito nascostamente di casa, si era arruolato tra’ Cacciatori delle Alpi, di passaggio per Lagonegro: tardi, in Napoli, lo aveva raggiunto il padre. Ferito al collo, continuò valorosamente a combattere, finché fu spento da una palla bavarese in petto...»

In Maratea è ricordato con l'intitolazione di una strada nel centro storico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Progetto Garibaldini Scomparsi [collegamento interrotto], su archiviodistatotorino.beniculturali.it, Archivio di Stato di Torino. URL consultato il 18 marzo 2020.
  2. ^ Pedio, vol. III, pag. 312.
  3. ^ Moliterni & Celico, pag. 68.
  4. ^ Luca Luongo, La storia di Carlo Mazzei, su calderano.it, 17 marzo 2020. URL consultato il 18 marzo 2020.
  5. ^ Moliterni & Celico, pag. 69.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giustino Fortunato, Il Mezzogiorno e lo stato unitario, Bari, Laterza, 1911.
  • Biagio Moliterni, Giovanni Celico, A ricordo dei ragazzi-eroi che offrironola vita per l’unità d'Italia, in Basilikos. Rivista di studi storici per la Basilicata meridionale, Lauria, ISSBAMM, 2012, pp. 67-72.
  • Tommaso Pedio, Dizionario dei patrioti lucani. Artefici e oppositori (1700-1870), Bari, Vecchi & C., 1972.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]