Canefri (cognome)
Canefri è un cognome storico appartenente a famiglia italiana estinta nel XIX secolo. Fu presente quasi esclusivamente in Piemonte e Liguria.
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Dal greco canéfori: portatori di doni sacri.
Toponomastica[modifica | modifica wikitesto]
Vie in Alessandria (Cesare Canefri), Genova (Sant'Ugo), Castellazzo Bormida (Canefri). Non esiste più traccia del paese alessandrino con tale nome.
Varianti[modifica | modifica wikitesto]
Varianti storiche: Canefro, Canefra.
Persone famose[modifica | modifica wikitesto]
- Ottone Canefri conte di Rovereto e Gamondio nel 1006 sposò Bertrada figlia di re Arduino d'Ivrea
- Ugo Canefri (1148 - 1233) cavaliere crociato, rettore della Commenda di San Giovanni di Pré in Genova e santo
- Cesare Nicola Maria Canefri (1710 - 1778) paleologo e storico alessandrino[1]
- Cesare Niccolò Canefri (1752 - 1800) medico naturalista, chimico, professore all'Università di Genova
- (Fabrizio Gaetano) Vincenzo Canefri (1794 - 1881) console del Regno sardo in Corsica
- Cesare Maria Tapparone Canefri (1838-1891) malacologo
- Arturo Ignazio Carezzano Canefri (1905 - 1942) medico chirurgo, pneumologo all'Istituto di studi scientifico pratici sulla tubercolosi di Genova
Altro[modifica | modifica wikitesto]
I Canefri, di origine longobarda, vennero in Italia alla metà del VI secolo.
Erano presenti in Alessandria alla nascita della città nel XII secolo.
La famiglia si è estinta nel 1923 con la morte di Elisa Carezzano - Canefri. Il motto della Casata Grandis causa (per grandi cose) è stato assunto come eredità storica dai suoi discendenti in linea femminile Carezzano Sereni (Lettera del vescovo di Alessandria, monsignor Fernando Charrier, del 6 novembre 1993).
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
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Torre Canefri (Castellazzo Bormida)
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Elisa Carezzano Canefri
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Isabella Ricci Massabò, CANEFRI, Cesare Nicola Maria, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 17, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 1974. URL consultato l'8 ottobre 2020.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giacomo Bosio, Breve compendio della vita e miracoli del glorioso Sant'Ugone cavaliere gerosolimitano e Commendatore di S. Giovanni di Genova, Genova 1973.
- Cesare Canefri, La nobiltà di Alessandria, Torino 1760.
- Cesare Nicolò Canefri, Dissertazione sulla legatura del cordone ombelicale, Genova 1781.
- Arturo Ignazio Carezzano Canefri, L'intradermoreazione nel decorso della tubercolosi sperimentale nella cavia Roentgen irradiata, Istituto di studi scientifico pratici sulla tubercolosi, Genova 1934.
Articoli[modifica | modifica wikitesto]
- Carla Reschia, E il signor Rossi ha soppiantato i Canefri. Curiosità tra i cognomi di ieri e di oggi, in La Stampa - Edizione di Alessandria, 26 luglio 1989.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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