Canale di Brazza

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Canale di Brazza
Il canale visto dal massiccio del Biocovo
Parte dimar Adriatico
StatoBandiera della Croazia Croazia
Regionespalatino-dalmata
Coordinate43°23′43″N 16°40′22″E / 43.395278°N 16.672778°E43.395278; 16.672778
Idrografia
Immissari principaliCettina
Mappa di localizzazione: Croazia
Canale di Brazza
Canale di Brazza

Il canale di Brazza[1][2][3] o della Brazza[4][5][6][7][8] (in croato Brački kanal), è il tratto di mare Adriatico che si trova a sud-est di Spalato tra l'isola di Brazza e la costa dalmata centrale, in Croazia, nella regione spalatino-dalmata.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

A occidente il canale di Brazza non ha un confine naturale: esso è dato genericamente dalla linea immaginaria che va dal porto meridionale di Spalato a punta San Giorgio[9][1][6] (rt Gomilica), l'estremità nord-ovest di Brazza.[6] Il medesimo confine segna la fine del canale di Spalato (Splitski kanal). Il limite nord/nord-est è segnato dalla costa dalmata, quello meridionale dalla costa nord di Brazza. Al termine sud-orientale del canale di Brazza, tra San Martino della Brazza[10] (Sumartin) e il porto di Macarsca, si entra nel canale di Lesina (Hvarski kanal). La lunghezza approssimativa del canale di Brazza è di 22 M[6], la sua ampiezza minima è di 5,2 km[3]. Non ci sono isole nel canale.

Il canale di fronte a San Pietro di Brazza.

Si immettono nel canale di Brazza: il fiume Cettina (Cetina), che sfocia ad Almissa (Omiš), e il piccolo Cernovizza[11] (Žrnovnica) che sfocia nella valle Stobrezio[12][5] (uvala Stobreč) a est dell'omonima cittadina. Le maggiori insenature che si affacciano sul canale, oltre alla sunnominata valle Stobrezio sulla costa dalmata, sono due insenature sul lato nord di Brazza: porto Pucischie[13] o Pocischie[14] (luka Pučišće), il cui ingresso di punta San Nicolò[15] (rt Sv. Nikola) è segnalato da un faro[16]; e l'ampia baia a ovest di Povia[17] (Povlja) compresa tra punta Zoche[18] (Crni rat) e punta Sant'Antonio[19][18] (rt Povlja). Quest'ultima si suddivide in quattro insenature minori: porto di Povia[13] o Povie[18] (uvala Povlja), Boggnaluca[18] (uvala Bognja), Tocignoc[18] (uvala Točinjak) e Luche[18] (Luka); l'ingresso a punta Sant'Antonio è segnalato da un faro[20].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Alberi, p. 1199.
  2. ^ Rizzi, p. 227.
  3. ^ a b Brazza, su treccani.it. URL consultato il 19 settembre 2017.
  4. ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 403, ISBN 978-88-85339293.
  5. ^ a b Rizzi, p. 15.
  6. ^ a b c d Marieni, p. 282.
  7. ^ G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 9, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
  8. ^ Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio IX, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 18 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  9. ^ Vadori, p. 539.
  10. ^ Vadori, p. 568.
  11. ^ Alberi, p. 946.
  12. ^ Vadori, p. 604.
  13. ^ a b Vadori, p. 479.
  14. ^ Marieni, p. 288.
  15. ^ Vadori, p. 549.
  16. ^ E3380, su listoflights.org. URL consultato il 21 settembre 2017.
  17. ^ Vadori, p. 521.
  18. ^ a b c d e f Marieni, p. 287.
  19. ^ Vadori, p. 545.
  20. ^ E3384, su listoflights.org. URL consultato il 21 settembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]