Camedo

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Càmedo
frazione
Càmedo
Càmedo – Veduta
Càmedo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLocarno
ComuneCentovalli
Territorio
Coordinate46°09′20.4″N 8°36′32.3″E / 46.155667°N 8.608972°E46.155667; 8.608972 (Càmedo)
Abitanti70 (2016)
Altre informazioni
Cod. postale6659
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5397
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Càmedo
Càmedo

Càmedo è una frazione del comune svizzero di Centovalli, nel Canton Ticino (distretto di Locarno).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Camedo risulta già menzionata nel 1297[1]. Dopo la divisione del comune di Centovalli nel 1838, Camedo diventò frazione dell'allora nuovo comune di Borgnone. Nel 2009 fu formato nuovamente il comune di Centovalli con 19 frazioni, per accordo del Consiglio di Stato l'8 aprile 2009[2] , divenendo Camedo frazione di quest'ultimo.

Camedo è nota per le storie delle contrabbandiere [3][4] vista la sua prossimità geografica con l'Italia e il fatto che era ed è la prima stazione di treno Svizzera dopo il confine.

Nel 1964, una piccola fabbrica tessile è stata costruita a Camedo[5].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Oratorio San Lorenzo [6]: il piccolo oratorio risale agli inizi del Seicento. Nel 1725 fu aggiunto un portico in stile toscano. All'esterno, alcune croci e lapidi testimoniano la consuetudine di seppellire i morti attorno alla chiesa prima che l'attuale cimitero venisse costruì to (primi decenni del '900). La val ta del coro presenta tre scene della vi te del martire, di discreta fattura, realizzate dal pittore Giacomo Pedrazzi di Cerentino nel 1862. All'interno pala d'altare raffigurante san Lorenzo e paliotto in scagliola di metà Settecento firmato da Giuseppe Maria Pancaldi. La cappella laterale del Rosario presenta una statua della Madonna i n rame argentato risalente al 1859. Il campanile è provvisto di quattro campane fuse negli anni 1845 e 1833; nel 2000 venne dotato di orologio e nel 2006 di una quinta campana e dell'impianto di elettrificazione. Di fronte all'oratorio si trova la prima di una serie di cappelle che rappresentavano una Vi crucis fino a Borgnone, gran parte delle quali vennero però distrutte durante la costruzione della strada cantonale.
  • Inizio della Via del Mercato [7]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Camedo

Il paese è servito dalla stazione di Camedo delle Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi, lungo la ferrovia Domodossola-Locarno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Zur Geschichte des Centovalli, su Centovalli Tessin, 16 settembre 2018. URL consultato l'11 febbraio 2019.
  2. ^ Approvazione del Messaggio concernente l’aggregazione dei Comuni di Borgnone, Intragna e Palagnedra in un unico Comune denominato Centovalli (PDF), in Bollettino stampa informativo del Consiglio di Stato, 8 aprile 2009. URL consultato il 18 settembre 2017.
  3. ^ I contrabbandieri, su I contrabbandieri. URL consultato il 9 febbraio 2019.
  4. ^ Storie di treni e di contrabbando, su Ticinonline, 26 marzo 2015. URL consultato il 9 febbraio 2019.
  5. ^ Wähli, Guido Max., Centovalli und Pedemonte : Beitrag zur Landeskunde eines Tessiner Tales, OCLC 974064501. URL consultato il 9 febbraio 2019.
  6. ^ Magnolia International Ltd, Chiesa di S. Lorenzo | ticino.ch, su www.ticino.ch. URL consultato il 9 febbraio 2019.
  7. ^ La Via del Mercato 2018 (PDF), su centovalli.ch.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 232.
  • Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969, 254-260.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 210, 214-215.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 220-221.
  • Cartine della Svizzera - Confederazione svizzera - map.geo.admin.ch.html
  • La via del mercato 2018

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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