Bruno Siclari

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Bruno Siclari
Bruno Siclari

Procuratore nazionale antimafia
Durata mandatoottobre 1992 –
gennaio 1997
SuccessorePier Luigi Vigna

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
Professionemagistrato

Bruno Siclari (Reggio di Calabria, 4 dicembre 1925[1]Sesto San Giovanni, 31 dicembre 1999[2]) è stato un magistrato italiano, procuratore nazionale antimafia dal 1992 al 1997.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ex-allievo del corso 1941-44 della prestigiosa Scuola militare Nunziatella di Napoli[3], si laureò in Giurisprudenza, vincendo poi il concorso in magistratura a soli 25 anni. Svolse il suo primo incarico di pretore in provincia di Taranto, a Ginosa (comune che nel 1990 gli conferirà la cittadinanza onoraria), tenendo l'ufficio per sette anni.

Magistrato in servizio presso il tribunale di Milano, dove ricoprì la carica di procuratore aggiunto, indagò su casi assurti alla ribalta nazionale, dalla banda di Francis Turatello e sul clan mafioso facente capo a Tanino Fidanzati. Si occupò successivamente del caso dello scandalo del Banco Ambrosiano, con la morte misteriosa del banchiere Roberto Calvi, nonché delle indagini sulla Loggia massonica P2.

Nel 1983 fu nominato procuratore della repubblica di Venezia, tenendo l'ufficio fino al 1991. Successivamente, ricoprì l'incarico di Procuratore generale presso la Corte d'appello di Palermo. In questa veste seguì in prima persona le indagini sulle stragi di Capaci e Via D'Amelio.

Con l'istituzione della Direzione nazionale antimafia, voluta, in particolare, da Giovanni Falcone, Siclari ne divenne il primo capo, rivestendo la carica di procuratore nazionale antimafia, dal 30 ottobre 1992 al 1997.

La morte lo raggiunse, dopo due anni dalla pensione, la sera del 31 dicembre 1999, poche ore prima del capodanno 2000, per un aneurisma dell'aorta addominale.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

I suoi molti contributi all'indagine scientifica vertono soprattutto sulla materia penale.

  • Bruno Siclari, Strutture e norme contro la mafia: D.D.A. e D.N.A., D.I.A. e altre strutture, legislazione, le quattro grandi organizzazioni criminali, Roma, Laurus Robuffo, 1995, ISBN 88-8087-012-2.
  • Bruno Siclari, Applicazione ed esecuzione delle misure di sicurezza personali, Milano, Giuffrè, 1977.
  • Guido Galli, Bruno Siclari; Francesco Siena, Le recenti leggi contro la criminalità, Milano, Giuffrè, 1977.
  • Bruno Siclari, Le misure di prevenzione: leggi 27 dicembre 1956 n. 1423 e 31 maggio 1965 n. 575, Milano, Giuffrè, 1974.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Superprocura: il curriculum di Siclari, su adnkronos.com, Adnkronos, 29 ottobre 1992. URL consultato il 12 agosto 2013.
  2. ^ Luigi Ferrarella, Morto Bruno Siclari, ex procuratore antimafia. Indagò sulla loggia P2, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 2 gennaio 2000. URL consultato il 12 agosto 2013 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2015).
  3. ^ Giuseppe Catenacci (2015) Ruolo in ordine alfabetico e per corso - Allievi Scuola Militare Nunziatella, 1787-2015.
  4. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Procuratore nazionale antimafia Successore
Nessuno 1992 - 1997 Pier Luigi Vigna