Blocco di Opposizione

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Blocco di Opposizione
(UK) Опозиційний блок
Opozycijnyn Blok
LeaderJurij Bojko
StatoBandiera dell'Ucraina Ucraina
Fondazione14 settembre 2014
Dissoluzione20 marzo 2022 (bandito)
IdeologiaRegionalismo,[1]
Euroscetticismo[1]
Antieuropeismo
Filo-Russia
CollocazioneCentro[1]
Seggi massimi Verchovna Rada
29 / 450
(2014)
Sito webopposition.org.ua/

Il Blocco di Opposizione (in ucraino Опозиційний блок, Opozycijnyj Blok) è stato un partito politico ucraino di orientamento filo-russo[1] costituitosi nel 2014 dalla disgregazione del Partito delle Regioni.

Succedeva giuridicamente al partito «Legge e Ordine» (Закон і порядок), fondato nel 2010[2]; nel marzo 2022, in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, è stato messo al bando insieme ad altre dieci forze politiche[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In occasione delle elezioni parlamentari del 2014, indette dopo le proteste di Euromaidan e la destituzione del presidente Viktor Janukovyč, il partito dette vita ad una coalizione elettorale con altri sei soggetti politici[4]:

  • Partito dello Sviluppo dell'Ucraina (Партія розвитку України);
  • Ucraina - Avanti!;
  • Unione Panucraina "Centro";
  • Partito della Neutralità Statale d'Ucraina (Партія державного нейтралітету України);
  • Nuova Politica (Нова політика);
  • Ucraina del Lavoro (Трудова Україна).

Il Blocco, guidato da Jurij Bojko, risultò la quarta forza politica del Paese, ottenendo il 9,43% dei voti e 29 seggi; alla Verchovna Rada costituì un gruppo parlamentare di 40 deputati, al quale aderirono anche due rappresentanti del Partito delle Regioni eletti come indipendenti nei collegi uninominali[5].

Nel maggio 2016 l'Unione Panucraina "Centro" di Vadim Rabinovič e Jevhenij Murajev abbandonò l'alleanza e assunse il nome «Per la Vita» (За життя).

Il 9 novembre 2018 Bojko annunciò un accordo con tale formazione per costituire un nuovo soggetto politico, Piattaforma di Opposizione - Per la Vita[6]; una componente del Blocco sostenne tuttavia che si trattasse di un'iniziativa personale di Bojko[7], successivamente espulso dal gruppo parlamentare. Mentre il Partito dello Sviluppo dell'Ucraina aderì al nuovo cartello[8], gli esponenti del Blocco contrari alla scelta di Bojko convocarono per il 17 novembre un congresso straordinario, ma questo fu dichiarato illegittimo da un tribunale amministrativo[9].

Logo del Blocco d'Opposizione - Partito per la Pace e lo Sviluppo

Per far fronte alla decisione giudiziaria, fu raggiunto un accordo con una formazione politica minore, il «Partito Industriale» (Індустріальна партія), che avrebbe assunto la denominazione di «Blocco di Opposizione - Partito della Pace e dello Sviluppo» (Опозиційний блок - Партія миру і розвитку)[10]. Al nuovo raggruppamento aderirono tre forze politiche: Naši (Наші), formazione guidata da Murajev dopo la rottura con Rabinovič; Fiducia nelle Azioni (Довіряй ділам), fondata dal sindaco di Odessa Hennadij Truchanov; Rinascita (Відродження), dell'ex ministro Viktor Bondar[11].

Alle elezioni presidenziali del 2019 l'alleanza sostenne la candidatura di Oleksandr Vilkul, che ottenne il 4,15% dei suffragi (a fronte dell'11,68% di Bojko), mentre alle parlamentari del 2019 si fermò al 3,03%, conseguendo 6 seggi.

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi
Parlamentari 2014 1.486.203 9,43
29 / 450
Parlamentari 2019 443.195 3,03
6 / 450

Note[modifica | modifica wikitesto]

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