Beyond the Black

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Beyond the Black
I Beyond the Black al Live Club di Trezzo sull'Adda nel 2017
Paese d'origineBandiera della Germania Germania
GenereSymphonic metal
Rock sinfonico
Periodo di attività musicale2014 – in attività
EtichettaNapalm Records
Album pubblicati5
Studio5
Sito ufficiale

I Beyond the Black sono un gruppo musicale symphonic metal tedesco, formatosi nel 2014 a Mannheim.[1]

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo si è formato nel 2014 a Mannhein, in Germania. La prima apparizione ufficiale del gruppo è stata al Wacken Open Air 2014 al fianco dei Saxon e degli Hell.[2][3]

Il 13 febbraio 2015 il gruppo ha pubblicato l'album di debutto Songs of Love and Death,[4] che ha raggiunto la 12ª posizione in Germania[5][6] e la 21ª in Austria.[6]

Il 12 febbraio 2016 il gruppo ha pubblicato il secondo album in studio Lost in Forever.[7]

Il 15 luglio 2016, Jennifer Haben ha annunciato che il gruppo era alla ricerca di nuovi membri in quanto gli altri musicisti avevano deciso di prendere strade differenti.[8]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Jennifer Haben – voce (2014-presente)
  • Chris Hermsdörfer – chitarra, cori (2016-presente)
  • Tobi Lodes – chitarra, cori (2016-presente)
  • Kai Tschierschky – batteria (2016-presente)
Ex componenti
  • Nils Lesser – chitarra (2014-2016)
  • Christopher Hummels – chitarra, cori (2014-2016)
  • Erwin Schmidt – basso (2014-2016)
  • Michael Hauser – tastiera (2014-2016)
  • Tobias Derer – batteria (2014-2016)
  • Jonas Roßner – tastiera, cori (2016-2018)
  • Stefan Herkenhoff – basso (2016-2021)

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

Video musicali[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 – In the Shadows
  • 2016 – Lost in Forever
  • 2017 – Night Will Fade
  • 2017 – Forget My Name
  • 2018 – Million Lightyears
  • 2018 – Breeze
  • 2019 – Through the Mirror
  • 2020 – Misery
  • 2023 – Free Me

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) BEYOND THE BLACK, su universal-music.de. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  2. ^ (EN) W:O:A - Wacken Open Air : Beyond The Black unterstützen Saxon & Hell bei den UK tour dates, su wacken.com. URL consultato il 16 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2016).
  3. ^ (DE) „Beyond The Black“: Ist SIE das Metal-Debüt des Jahres?, su BILD.de. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  4. ^ (DE) Metal-Newcomer Beyond The Black im Sat.1 Frühstücksfernsehen, su metal-hammer.de, 20 febbraio 2015. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  5. ^ (DE) Songs of Love and Death, su offiziellecharts.de, Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  6. ^ a b (DE) Beyond The Black - Songs Of Love And Death, su austriancharts.at. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  7. ^ (DE) Beyond The Black: Gewinnt drei "Lost In Forever"-Alben, su RockHard.de. URL consultato il 16 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2016).
  8. ^ News, su beyond-the-black.com, 15 luglio 2016. URL consultato il 15 luglio 2016 (archiviato il 15 luglio 2016).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN314863938 · ISNI (EN0000 0004 7007 8890 · LCCN (ENno2017137417 · BNF (FRcb17113360x (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2017137417
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