Battaglia delle Termopili (279 a.C.)

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Coordinate: 38°48′19″N 22°33′46″E / 38.805278°N 22.562778°E38.805278; 22.562778
Battaglia delle Termopili
Data279 a.C.
LuogoTessaglia, Locride
EsitoI Greci respingono il primo assalto, ma i Celti riescono successivamente a penetrare nella Focide
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
85.000 guerrierisconosciuto
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La battaglia delle Termopili fu combattuta nel 279 a.C. tra un'orda di invasori Galli proveniente dalle pianure danubiane, capeggiata dal condottiero celtico Brenno, e le forze degli Etoli, dei Beoti e dei Focesi, comandate da Antigono, Antioco e Callippo.

Dopo aver costituito un'armata di 85 000 guerrieri, sotto il comando dei condottieri Akichorio e Brenno, l'esercito celtico invase la Peonia e puntò verso la Grecia centrale.[1] Dopo di che ventimila di quegli uomini ripiegarono in Tracia sotto la guida di Leonnorio e Lutario.

L'orda dei 65.000 rimanenti[2] attraversò la Tessaglia, giunse fino alle Termopili e superò il fronte offerto, secondo alcuni[chi?], dalle popolazioni della Grecia centrale; Pausania indica invece gli Ateniesi come quasi gli unici ad opporre resistenza fra i popoli della Grecia fiaccati dalle guerre con i Macedoni.[3]

I Celti poterono così oltrepassare il passo ed invadere la Focide e la Locride fino alle porte di Delfi, attratti dagli ingenti tesori che si favoleggiava fossero custoditi nel santuario.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Christiane Eluère, I Celti, barbari d'occidente, p. 72.
  2. ^ Giustino. Epitome di Pompeo Trogo, XXIV, 7 (EN) su attalus.org.
  3. ^ Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, I, 4, 1.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]