Attentato di Marsiglia

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Il filmato dell'attentato di Marsiglia

L'attentato di Marsiglia fu contro il re jugoslavo Alessandro I e il ministro degli esteri francese Louis Barthou. In effetti, il ministro francese non fu il bersaglio dell'attacco, ma fu ucciso da un proiettile vagante sparato da un gendarme francese. L'attacco ebbe luogo il 9 ottobre 1934, all'inizio della visita ufficiale del sovrano jugoslavo in Francia.[1] Il colpevole fu Vlado Černozemski.

Il re jugoslavo fu bersaglio di bulgari e croati dopo aver introdotto una dittatura nel 1929 e ribattezzato lo stato in Jugoslavia sotto il dominio serbo.

L'attacco sollevò molte domande e tensioni, ma non portò a una nuova guerra mondiale, nonostante l'analogia con l'attentato di Sarajevo di 20 anni prima.

Durante la guerra fredda, l'Unione Sovietica pubblicò documenti segreti tedeschi affermando che questa era in realtà un'operazione strategica segreta dell'Abwehr per contrastare un possibile legame tra il regime fascista di Mussolini e la Francia contro la Germania di Hitler. Il nome in codice dell'operazione è "Teutonic Sword". In questo contesto, l'operazione ebbe successo perché, strategicamente e diversamente dalla prima guerra mondiale, l'Italia stipulò un'alleanza con la Germania, non con la Francia.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marsiglia 9 ottobre 1934: l’assassinio di Re Alessandro I di Jugoslavia, su ordinecostantinianossgiorgioedemetrio.blogspot.com.
  2. ^ Teutonic Sword (in russo)

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