Arcidiocesi di Valencia in Venezuela

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Arcidiocesi di Valencia in Venezuela
Archidioecesis Valentina in Venetiola
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Maracay, Puerto Cabello, San Carlos de Venezuela
 
Sede vacante
Amministratore apostolicoSaúl Figueroa Albornoz[1]
Presbiteri109, di cui 74 secolari e 35 regolari
20.450 battezzati per presbitero
Religiosi47 uomini, 98 donne
Diaconi10 permanenti
 
Abitanti2.495.000
Battezzati2.229.150 (89,3% del totale)
StatoVenezuela
Superficie3.921 km²
Parrocchie75
 
Erezione12 ottobre 1922
Ritoromano
CattedraleNostra Signora del Soccorso
Santi patroniNostra Signora del Soccorso
IndirizzoAv. Urdaneta 100-54, Valencia 2001-A, Edo. Carabobo, Venezuela
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Venezuela

L'arcidiocesi di Valencia in Venezuela (in latino: Archidioecesis Valentina in Venetiola) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Venezuela. Nel 2022 contava 2.229.150 battezzati su 2.495.000 abitanti. La sede è vacante.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende 12 dei 14 comuni dello stato venezuelano di Carabobo; fanno eccezione i comuni di Puerto Cabello e Juan José Mora, che appartengono dal 1994 alla diocesi di Puerto Cabello.

Sede arcivescovile è la città di Valencia, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora del Soccorso.

Il territorio si estende su una superficie di 3.921 km² ed è suddiviso in 75 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Valencia in Venezuela, istituita nel 1974, comprende 3 suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Valencia in Venezuela fu eretta il 12 ottobre 1922 con la bolla Ad munus di papa Pio XI, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Caracas, di cui era originariamente suffraganea.

Il 7 ottobre 1966 e il 16 maggio 1972 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio rispettivamente dell'erezione delle diocesi di San Felipe e di San Carlos de Venezuela.

Il 12 novembre 1974 è stata elevata ad arcidiocesi metropolitana.

Il 7 gennaio 1986, con la lettera apostolica Quantopere Mariam, papa Giovanni Paolo II ha confermato la Beata Maria Vergine, nota con il titolo di Nuestra Señora del Socorro, patrona dell'arcidiocesi.[2]

Il 5 luglio 1994 ha ceduto un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Puerto Cabello.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 2.495.000 persone contava 2.229.150 battezzati, corrispondenti all'89,3% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 ? ? ? 103 40 63 ? 34
1966 445.065 450.000 98,9 106 53 53 4.198 66 130 52
1970 590.000 593.399 99,4 106 49 57 5.566 67 186 54
1976 700.000 793.892 88,2 117 42 75 5.982 1 106 201 56
1980 1.000.000 1.060.000 94,3 109 39 70 9.174 1 104 203 57
1990 1.490.000 1.593.000 93,5 124 51 73 12.016 1 103 182 58
1999 1.615.000 1.900.000 85,0 121 54 67 13.347 1 92 149 53
2000 1.657.500 1.950.000 85,0 121 52 69 13.698 1 91 147 53
2001 1.767.510 2.079.424 85,0 108 51 57 16.365 1 85 157 53
2002 1.850.000 2.130.000 86,9 115 52 63 16.086 1 90 151 53
2003 1.610.000 1.800.000 89,4 117 54 63 13.760 1 80 171 54
2004 1.650.000 1.850.000 89,2 110 56 54 15.000 1 71 162 56
2010 1.893.000 2.118.000 89,4 132 67 65 14.340 1 83 155 61
2014 2.012.000 2.252.000 89,3 131 72 59 15.358 2 72 131 65
2017 2.096.000 2.345.000 89,4 126 80 46 16.634 9 59 131 69
2020 2.176.600 2.435.200 89,4 120 77 43 18.138 9 54 111 71
2022 2.229.150 2.495.000 89,3 109 74 35 20.450 10 47 98 75

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo emerito di Puerto Cabello.
  2. ^ (LA) Lettera apostolica Quantopere Mariam, AAS 78 (1986), pp. 489-490.
  3. ^ Nominato vescovo titolare di Bilta.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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