Appio Claudio Crasso Inregillense

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Appio Claudio Crasso Inregillense
Console e dittatore della Repubblica romana
Nome originaleAppius Claudius Crassus Inregillensis
GensClaudia
PadreAppio Claudio Crasso
Consolato349 a.C.
Dittatura362 a.C.

Appio Claudio Crasso Inregillense (in latino Appius Claudius Crassus Inregillensis; ... – 349 a.C.) è stato un politico e militare romano del IV sec. a.C.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appio Claudio apparteneva al ramo Crasso della nobile gens Claudia, un'antica gens patrizia dell'antica Roma. Era il nipote di Appio Claudio Crasso Inregillense Sabino, decemviro nel 451 a.C. Probabilmente fu un oppositore delle Leges Liciniae Sextiae e quindi dell'ammissione dei plebei al consolato[1].

Nel 362 a.C., alla morte del console Lucio Genucio Aventinense, caduto in un'imboscata[2], fu nominato dittatore dal console Quinto Servilio Ahala per condurre la guerra contro gli Ernici che sconfisse[3], ottenendo anche un'ovazione[4]. Venne nominato console nel 349 a.C., ma morì all'inizio del suo mandato[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Livio, Ab Urbe Condita Libri, Libro VI, 40-42, Libro VII, 6 (12).
  2. ^ Livio, Ab Urbe Condita Libri, Libro VII, 6 (9).
  3. ^ Livio, Ab Urbe Condita Libri, Libro VII, 7-8.
  4. ^ Olivieri, Annali di Roma, Vol. 2, p. 225
  5. ^ Smith, Dizionario, Vol. I, p. 767.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti secondarie

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
Marco Popilio Lenate III
e
Lucio Cornelio Scipione
(349 a.C.)
con Lucio Furio Camillo
Marco Valerio Corvo
e
Marco Popilio Lenate IV