Aleksej Semënovič Kiselëv

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aleksej Semënovič Kiselëv

Commissario del popolo della RSFS Russa per l'ispezione operaio-contadina
Durata mandato7 luglio 1923 –
2 febbraio 1924
PredecessoreValerian Kujbyšev
SuccessoreNikolaj Švernik

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Russo (bolscevico)

Aleksej Semënovič Kiselëv (in russo Алексей Семёнович Киселёв?; Avdot'ino, 1879Mosca, 30 ottobre 1937) è stato un politico sovietico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel Governatorato di Vladimir, fu membro del Partito Operaio Socialdemocratico Russo fin dal 1898. Nel 1914 fu cooptato nel Comitato Centrale ma fu subito dopo arrestato e condannato al confino in Siberia, da dove riuscì a fuggire. Nel 1917 presiedette il Soviet cittadino di Ivanovo-Voznesensk. Nel 1920-1921 fu tra gli esponenti principali della corrente di sinistra del Partito Comunista, denominata Opposizione operaia. Ricoprì poi vari ruoli a livello centrale e dal 1923 al 1924 fu commissario del popolo dell'Ispettorato operaio e contadino (Rabkrin) della Repubblica Socialista Federata Sovietica Russa. Fu arrestato e giustiziato nel 1937 nell'ambito delle Grandi purghe.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (RU) Kiselëv Aleksej Semënovič, su Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991. URL consultato il 17 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2017).
Controllo di autoritàVIAF (EN47755021 · ISNI (EN0000 0001 0897 2232 · GND (DE126482500 · WorldCat Identities (ENviaf-47755021