Alburnus chalcoides

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Alborella carenata
Antica immagine di Alburnus chalcoides
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Ostariophysi
Ordine Cypriniformes
Famiglia Cyprinidae
Sottofamiglia Leuciscinae
Genere Alburnus
Specie A. chalcoides
Nomenclatura binomiale
Alburnus chalcoides
Güldenstädt, 1772
Sinonimi

Chalcalburnus chalcoides

Nomi comuni

Alborella carenata
, Alborella del Danubio

L'alborella carenata o alborella del Danubio (Alburnus chalcoides, nota in passato come Chalcalburnus chalcoides) è un pesce d'acqua dolce e salmastra della famiglia Cyprinidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È uno dei pochi ciprinidi ad avere una certa tolleranza verso l'acqua salata ed infatti esistono popolazioni anadrome che risiedono stabilmente nei mari Nero, d'Azov e Caspio, soprattutto presso le foci fluviali o nelle zone dove la salinità è minore. Esistono anche numerose popolazioni stabilmente dulcacquicole nel Danubio e nei fiumi che sfociano nel mar Nero e nel mar Caspio. Le popolazioni fluviali vivono nei tratti dove la corrente è più debole.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Molto simile come aspetto generale all'alborella da cui si può distinguere per i seguenti caratteri:

  • le dimensioni sono nettamente maggiori, fino a 40 cm, con una media sui 20 cm
  • l'occhio è in proporzione più piccolo
  • corpo più appiattito lateralmente
  • squame meno caduche
  • carena senza squame tra le pinne ventrali e la pinna anale

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre principalmente di insetti che cattura sul pelo dell'acqua.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le popolazioni fluviali si riproducono con modalità simili a quelle dell'alborella comune in maggio, quelle anadrome effettuano prima una lunga migrazione, che iniziano in settembre, per cui passano tutto l'inverno nei fiumi.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Le popolazioni dulcacquicole hanno un'importanza economica modesta mentre quelle migratorie sono attivamente pescate nelle parti inferiori dei fiumi, soprattutto in Russia ed alimentano una fiorente industria di trasformazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • BRUNO S., MAUGERI S. (1992), Pesci d'acqua dolce. Atlante d'Europa, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano
  • LADIGES W., VOGT D. (1986), Guida dei pesci d'acqua dolce d'Europa, Franco Muzzio editore, Padova
  • MUUS B.J., DAHLSTRÖM P. (1979), Guida dei pesci d'acqua dolce, Edagricole, Bologna

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