Alasdair MacMhaighstir Alasdair

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L'antico cimitero cattolico di Arisaig; in un suo punto sconosciuto sono sepolti i resti di Alasdair Mac Mhaighstir Alasdair.

Alasdair mac Mhaighstir Alasdair (Highlands, 1698Arisaig, 1770) è stato un poeta e lessicografo scozzese, il nome per esteso in gaelico traduce: "Alessandro, figlio del Reverendo Alessandro" – anche suo padre infatti si chiamava Alasdair ed era conosciuto come Maighstir Alasdair (Mastro Alessandro), che era un modo di riferirsi a prelati nella lingua gaelica scozzese. In inglese il poeta era noto come Alexander MacDonald e "The Clanranald Bard" o anche "The Great Bard (Il Grande Bardo)" ("Am Bàrd Ainmeil").

Alasdair fu poeta, lessicografo, scrittore politico e memorialista, rinomato come uno dei migliori poeti in gaelico scozzese del XVIII secolo. Fu ufficiale militare giacobita e tutore gaelico di principe Carlo Edoardo Stuart.

Citazione[modifica | modifica wikitesto]

«Alexander MacDonald per un periodo visse a Canna. Fu funzionario civico (bailie) del Clan Ranald (ramificazione del Clan Donald), quando quest'ultimo governava Canna. Un giorno si recava in barca a Uist e alcuni anziani dell'isola si trovavano in una località chiamata Gob a' Rubha, appena dopo il molo. Quando Alexander passò loro vicino, uno dei vecchi in vena di scherzi, gli disse: "Allora, Alasdair, facci sapere che ne pensi di noi?" e Alexandre rispose: "Certo, ora ve lo dico" e rimò:

Thug sibh ur cùl ris na creagan
Buidheann fhiata nan glùn giobach;
'S olc an dream sibh, ge nach trod sibh,
Na fir mhóra, ròmach, giobach!
'Voi con la schiena contro la scogliera
Gente selvaggia con ginocchia pelose;
Siete tribù cattiva, anche se non litigate,
Grandi beceri irsuti e cascanti!'[1]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ John Lorne Campbell, "Canna; The Story of a Hebridean Island," Oxford University Press, 1984, pp. 104-105. Questa storia fa parte dell'antologia "Aonghus Eachainn" MacDonald di Calum MacLean, della Irish Folklore Commission.

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