Akram Khan

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Akram Hossain Khan

Akram Hossain Khan (bengalese: আকরাম হুসেইন খান; Wimbledon, 29 luglio 1974) è un ballerino e coreografo britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Londra in una famiglia bengalese, Khan ha studiato danza dall'età di sette anni. Nel 1987, ancora tredicenne, fu scelto da Peter Brook per la sua produzione di Mahābhārata, che è andata in scena in una tournée mondiale fino al 1989.[1] Dopo ulteriori studi e la collaborazione con Anne Teresa De Keersmaeker, cominciò a presentare le proprie coreografie a partire dagli anni 90. Fino al 2005 fu il coreografo del Southbank Centre ed è anche membro del Sadler's Wells Theatre. Nel 2000 fondò la sua compagnia di danza, l'Akram Khan Company, che debuttò all'Edinburgh Fringe nel 2000 con Kaash, in collaborazione con Anish Kapoor e Nitin Sawhney.[2]

Nel 2008 recitò e danzò con Juliette Binoche nella pièce in-i al Royal National Theatre. Nel 2006 ha coreografato il tour di Kylie Minogue The Showgirl Homecoming Tour e nel 2012 ha danzato con la sua compagnia alla cerimonia di apertura dei Giochi della XXX Olimpiade.[3] Successivamente ha coreografato il balletto Giselle per l'English National Ballet in un allestimento in collaborazione con il Sadler's Wells Theatre e il Manchester International Festival.[4] Nel 2019 ha vinto il Laurence Olivier Award per l'eccellenza nella danza per il suo balletto Xenos.[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Servizi alla danza»
— 2005

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Akram Khan: 'You have to become a warrior', su The Independent, 6 novembre 2009. URL consultato il 7 giugno 2019.
  2. ^ BritBangla | Contact, su www.britbangla.net. URL consultato il 7 giugno 2019.
  3. ^ (EN) Olympics role for dance star Khan, su BBC News. URL consultato il 7 giugno 2019.
  4. ^ (EN) MIF’s Giselle at The Palace Theatre, preview: Dancing to a different tune, su Creative Tourist, 15 giugno 2016. URL consultato il 7 giugno 2019.
  5. ^ (EN) Georgia Snow, Olivier Awards 2019: the winners in full, su The Stage, 7 aprile 2019. URL consultato il 7 giugno 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN44234491 · ISNI (EN0000 0000 7851 0810 · LCCN (ENnr2002013968 · GND (DE12986451X · BNF (FRcb16143256w (data) · J9U (ENHE987007451296505171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2002013968