Abrocomidae

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Abrocomidae
Abrocoma bennettii
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
(clade) Glires
Ordine Rodentia
Sottordine Hystricomorpha
Infraordine Hystricognathi
Famiglia Abrocomidae
Miller & Gidley, 1918
Specie

Vedi testo

Fig.1
Fig.2

Gli Abrocomidi (Abrocomidae Miller & Gidley, 1918) sono una famiglia di roditori originaria del Sudamerica comunemente noti come ratti cincillà.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di roditori di medie e grandi dimensioni con una lunghezza della testa tra 150 e 346 mm, la lunghezza della coda tra 59 e 263 mm e un peso fino a 910 g.[1]

Caratteristiche ossee e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta un rostro lungo e sottile, la scatola cranica tondeggiante e la bolla timpanica ingrandita. La mandibola è di tipo istricognato (Fig.1), il foro infra-orbitale è grande e la disposizione del muscolo massetere è di tipo istricomorfo (Fig.2). Gli incisivi superiori sono stretti, sono presenti quattro denti masticatori per semi-arcata, con i molari a crescita continua e con una superficie occlusale piatta con diverse rientranze profonde.

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e soffice, simile a quella dei membri del genere Chinchilla ma meno lanosa, le parti dorsali variano dal grigio argentato al grigio-brunastro mentre le parti ventrali sono bianche o giallognole. La testa è allungata, con un naso appuntito, occhi grandi, orecchie grandi e rotonde. Le zampe anteriori hanno quattro dita, i piedi ne hanno cinque. La pianta dei piedi è priva di peli e ricoperta di piccoli tubercoli. Le dita possono essere munite di artigli sia robusti che delicati e cavi nella superficie inferiore e parzialmente nascosti da un ciuffo di setole utilizzato principalmente per pettinare la pelliccia. La coda è più corta del corpo, è cilindrica e rivestita di peli corti e fini. Il tratto intestinale è insolitamente lungo e voluminoso. Le femmine hanno quattro paia di mammelle.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende due generi viventi ed uno estinto:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Patton & al., 2015.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 978-0-801-85789-8
  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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