19 Aquarii

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
19 Aquarii
19 Aquarii
Classe spettraleA8V
Distanza dal Sole300 anni luce
CostellazioneAquario
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta21h 25m 13,03s
Declinazione-09° 44′ 55″
Dati fisici
Raggio medio3,3[1] R
Massa
2,25[2] M
Temperatura
superficiale
7834 K[2] (media)
Luminosità
Dati osservativi
Magnitudine app.+5,71
Magnitudine ass.+0,90
Parallasse10,89 mas
Moto proprioAR: 16,42 mas/anno
Dec: -169,81 mas/anno
Velocità radiale-20,6 km/s
Nomenclature alternative
HD 203875, TYC 5777-1229-1, BD-10 5668 HIP 105761, SAO 145382, HR 8195

Coordinate: Carta celeste 21h 25m 13.03s, -09° 44′ 55″

19 Aquarii (19 Aqr) è una stella della costellazione dell'Aquario. La sua magnitudine apparente dalla Terra è pari a 5,71 e dista circa 300 anni luce dal sistema solare.[3]

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. La sua magnitudine pari a 5,7 la pone al limite della visibilità ad occhio nudo, pertanto per essere osservata senza l'ausilio di strumenti occorre un cielo limpido e possibilmente senza Luna.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

19 Aquarii è una stella bianca di sequenza principale di tipo spettrale A8V. Ha un raggio 3,3 quello del Sole, una massa di circa 2,25 M e una temperatura superficiale di 7800 K.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I. McDonald et al., Parameters and IR excesses of Gaia DR1 stars, 2017.
  2. ^ a b c J. Zorec, F. Royer, Rotational velocities of A-type stars. IV. Evolution of rotational velocities, in Astronomy and Astrophysics, vol. 537, A120, Gennaio 2012, p. 22, DOI:10.1051/0004-6361/201117691.
  3. ^ Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Stelle: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di stelle e costellazioni