Neuroscienze e orientamento sessuale: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
Il '''rapporto tra le [[neuroscienze]] e l'[[orientamento sessuale]]''' è divenuto oggetto di studio tra i ricercatori a partire da un periodo relativamente recente.
Il '''rapporto tra le [[neuroscienze]] e l'[[orientamento sessuale]]''' è divenuto oggetto di studio tra i ricercatori a partire da un periodo relativamente recente.


L'[[orientamento sessuale]] è un modello duraturo di attrazione romantica o sessuale (o una loro combinazione) rivolto a persone dello stesso sesso o [[genere (scienze sociali)]], di sesso opposto o infine verso entrambi i sessi o più di un genere<ref name="AmPsycholAssn-whatis">{{cite web|title=Sexual orientation, homosexuality and bisexuality|publisher=[[American Psychological Association]]|accessdate=August 10, 2013|url=http://www.apa.org/helpcenter/sexual-orientation.aspx|archivedate=August 8, 2013|archiveurl=https://web.archive.org/web/20130808032050/http://www.apa.org/helpcenter/sexual-orientation.aspx}}</ref><ref name="AmPsychiAssn-Sexual orientation">{{Cite web|title=Sexual Orientation|publisher=[[American Psychiatric Association]]|accessdate=January 1, 2013|url=http://healthyminds.org/More-Info-For/GayLesbianBisexuals.aspx|archivedate=July 22, 2011|archiveurl=https://web.archive.org/web/20110722080052/http://www.healthyminds.org/More-Info-For/GayLesbianBisexuals.aspx}}</ref>. Le cause e i meccanismi ultimi del suo sviluppo nella [[specie umana]] continuano ad essere in gran parte poco chiari e molti degli approcci teorici avanzati rimangono allo stadio meramente speculativo e non mancano di divenire oggetto di controversie tra gli esperti.
L'[[orientamento sessuale]] è un modello duraturo di identità rivolto all'attrazione romantica o sessuale (o una loro combinazione) verso persone dello stesso sesso o [[genere (scienze sociali)|genere]], di sesso opposto o infine verso entrambi i sessi o più di un genere<ref name="AmPsycholAssn-whatis">{{cite web|title=Sexual orientation, homosexuality and bisexuality|publisher=[[American Psychological Association]]|accessdate=August 10, 2013|url=http://www.apa.org/helpcenter/sexual-orientation.aspx|archivedate=August 8, 2013|archiveurl=https://web.archive.org/web/20130808032050/http://www.apa.org/helpcenter/sexual-orientation.aspx}}</ref><ref name="AmPsychiAssn-Sexual orientation">{{Cite web|title=Sexual Orientation|publisher=[[American Psychiatric Association]]|accessdate=January 1, 2013|url=http://healthyminds.org/More-Info-For/GayLesbianBisexuals.aspx|archivedate=July 22, 2011|archiveurl=https://web.archive.org/web/20110722080052/http://www.healthyminds.org/More-Info-For/GayLesbianBisexuals.aspx}}</ref>. Le cause e i meccanismi ultimi del suo sviluppo nella [[specie umana]] continuano ad essere in gran parte poco chiari e molti degli approcci teorici avanzati rimangono allo stadio meramente speculativo e non mancano di divenire oggetto di controversie tra gli esperti.


I passi avanti e i notevoli progressi compiuti dalle neuroscienze tuttavia cercano di spiegare ed illustrare anche le caratteristiche correlate all'orientamento sessuale individuale; gli studi e ricerche finora condotti hanno esplorato le variegate connessioni neurali strutturali, le relazioni funzionali e/o cognitive ed infine le teorie evolutive in relazione all'orientamento sessuale umano.
I passi avanti e i notevoli progressi compiuti dalle neuroscienze tuttavia cercano di spiegare ed illustrare anche le caratteristiche correlate all'orientamento sessuale individuale; gli studi e ricerche finora condotti hanno esplorato le variegate connessioni neurali strutturali, le relazioni funzionali e/o cognitive ed infine le teorie evolutive in relazione all'orientamento sessuale umano.
Riga 17: Riga 17:
Poiché tali marcatori sono noti per essere fortemente influenzati dagli ormoni sessuali prenatali, il dimostrare delle effettive variazioni in queste caratteristiche tra omosessuali ed eterosessuali può fornire una "finestra" nel neuro-sviluppo precoce dell'orientamento sotto l'influenza ormonale. Vari indicatori somatici (inclusi "2D:4D finger ratios", potenziali evocati uditivi, modello d'[[impronta digitale]] e schemi di battito di [[ciglia]]) sono stati rinvenuti a dimostrazione delle variazioni intercorrenti basati sull'orientamento in individui adulti sani<ref name="number6"/><ref name="Williamsetal2000">{{cite journal|author1=Williams TJ|author2=Pepitone ME|author3=Christensen SE|author4=Cooke BM|author5=Huberman AD|author6=Breedlove NJ|author7=Breedlove TJ|author8=Jordan CL|author9=Breedlove SM|title=Finger-length ratios and sexual orientation|journal=Nature|date=Mar 2000|volume=404|issue=6777|pages=455–6|doi=10.1038/35006555|pmid=10761903|url=http://aerg.canberra.edu.au/library/sex_general/2000_Williams_SexOrientFingerLen_Nature.pdf|accessdate=17 August 2016}}</ref>.
Poiché tali marcatori sono noti per essere fortemente influenzati dagli ormoni sessuali prenatali, il dimostrare delle effettive variazioni in queste caratteristiche tra omosessuali ed eterosessuali può fornire una "finestra" nel neuro-sviluppo precoce dell'orientamento sotto l'influenza ormonale. Vari indicatori somatici (inclusi "2D:4D finger ratios", potenziali evocati uditivi, modello d'[[impronta digitale]] e schemi di battito di [[ciglia]]) sono stati rinvenuti a dimostrazione delle variazioni intercorrenti basati sull'orientamento in individui adulti sani<ref name="number6"/><ref name="Williamsetal2000">{{cite journal|author1=Williams TJ|author2=Pepitone ME|author3=Christensen SE|author4=Cooke BM|author5=Huberman AD|author6=Breedlove NJ|author7=Breedlove TJ|author8=Jordan CL|author9=Breedlove SM|title=Finger-length ratios and sexual orientation|journal=Nature|date=Mar 2000|volume=404|issue=6777|pages=455–6|doi=10.1038/35006555|pmid=10761903|url=http://aerg.canberra.edu.au/library/sex_general/2000_Williams_SexOrientFingerLen_Nature.pdf|accessdate=17 August 2016}}</ref>.


Altre evidenze a sostegno del ruolo assunto dal [[testoterone]] e dagli ormoni prenatali comprendono osservazioni di soggetti maschi con [[estrofia cloacale]] i quali al momento della nascita sono stati assegnati al sesso femminile, ma che solo in seguito sono invece stati dichiarati essere dei maschi. Questo fatto supporta la teoria che l'aumentato dosaggio di testosterone prenatale risulta cruciale per lo sviluppo dell'identità di genere. Le donne inoltre - le cui madri sono rimaste esposte al dietilstilbestrolo (DES) nel corso della [[gravidanza]] hanno mostrato tassi più elevati di [[bisessualità]] e omosessualità<ref name="number11">{{cite journal |author=Swaab DF |title=Sexual differentiation of the human brain: relevance for gender identity, transsexualism and sexual orientation |journal=Gynecological Endocrinology |volume=19 |issue=6 |pages=301–12 |date=December 2004 |pmid=15724806 |doi=10.1080/09513590400018231}}</ref>.
Altre evidenze a sostegno del ruolo assunto dal [[testosterone]] e dagli ormoni prenatali comprendono osservazioni di soggetti maschi con [[estrofia cloacale]] i quali al momento della nascita sono stati assegnati al sesso femminile, ma che solo in seguito sono invece stati dichiarati essere dei maschi. Questo fatto supporta la teoria che l'aumentato dosaggio di testosterone prenatale risulta cruciale per lo sviluppo dell'identità di genere. Le donne inoltre - le cui madri sono rimaste esposte al dietilstilbestrolo (DES) nel corso della [[gravidanza]] hanno mostrato tassi più elevati di [[bisessualità]] e omosessualità<ref name="number11">{{cite journal |author=Swaab DF |title=Sexual differentiation of the human brain: relevance for gender identity, transsexualism and sexual orientation |journal=Gynecological Endocrinology |volume=19 |issue=6 |pages=301–12 |date=December 2004 |pmid=15724806 |doi=10.1080/09513590400018231}}</ref>.
=== 2D:4D digit ratio ===

== 2D:4D digit ratio ==
Il miglior indicatore non invasivo dell'esposizione agli ormoni prenatali è il rapporto delle cifre tra il secondo e il quarto dito della mano (perciò detto per l'appunto rapporto 2D: 4D)<ref>[http://msu.edu/~breedsm/pdf/CAHFingersFinal.pdf Brown et al. 2002]</ref><ref>Okten et al. 2002</ref>, una misura nota di dimorfismo sessuale: i maschi mostrano rapporti decisamente inferiori rispetto alle femmine. I pazienti con sovraesposizione agli androgeni (come ad esempio nell'[[iperplasia surrenale congenita]]) mostrano rapporti inferiori 2D:4D, il che fornisce l'evidenza la quale ricollega l'esposizione agli androgeni prenatali nella loro qualità di fattore chiave di questa caratteristica.
Il miglior indicatore non invasivo dell'esposizione agli ormoni prenatali è il rapporto delle cifre tra il secondo e il quarto dito della mano (perciò detto per l'appunto rapporto 2D: 4D)<ref>[http://msu.edu/~breedsm/pdf/CAHFingersFinal.pdf Brown et al. 2002]</ref><ref>Okten et al. 2002</ref>, una misura nota di dimorfismo sessuale: i maschi mostrano rapporti decisamente inferiori rispetto alle femmine. I pazienti con sovraesposizione agli androgeni (come ad esempio nell'[[iperplasia surrenale congenita]]) mostrano rapporti inferiori 2D:4D, il che fornisce l'evidenza la quale ricollega l'esposizione agli androgeni prenatali nella loro qualità di fattore chiave di questa caratteristica.


Riga 27: Riga 26:


Studi indipendenti indicano che le donne [[lesbiche]] hanno rapporti mascolinizzati inferiori<ref name = "Williams, T.J. et al. (2000)">{{cite journal| last1 = Williams|first1= T. J.|date=March 2000 |journal=Nature |volume=404|pages= 455–456| title = Finger-length ratios and sexual orientation| url = http://msu.edu/~breedsm/pdf/breedlove2000.pdf| doi = 10.1038/35006555| pmid = 10761903| last2 = Pepitone| first2 = ME| last3 = Christensen| first3 = SE| last4 = Cooke| first4 = BM| last5 = Huberman| first5 = AD| last6 = Breedlove| first6 = NJ| last7 = Breedlove| first7 = TJ| last8 = Jordan| first8 = CL| last9 = Breedlove| first9 = SM| issue = 6777}}</ref><ref name = "Tortorice, J.L. (2002)">{{cite journal| author = Tortorice, J.L.| year = 2002| journal = Rutgers Ph.D. Dissertation| title = Written on the body: butch/femme lesbian gender identity and biological correlates}}</ref><ref name = "McFadden and Shubel (2002)">{{cite journal |vauthors=McFadden D, Shubel E |title=Relative lengths of fingers and toes in human males and females |journal=Hormones and Behavior |volume=42 |issue=4 |pages=492–500 |date=December 2002 |pmid=12488115 |doi=10.1006/hbeh.2002.1833}}</ref><ref name = "Hall and Love (2003)">{{cite journal |vauthors=Hall LS, Love CT |title=Finger-length ratios in female monozygotic twins discordant for sexual orientation |journal=Archives of Sexual Behavior |volume=32 |issue=1 |pages=23–8 |date=February 2003 |pmid=12597269 |doi=10.1023/A:1021837211630}}</ref><ref name="RahmanWilson2003a">{{cite journal|author1=Rahman Q|author2=Wilson GD|title=Sexual orientation and the 2nd to 4th finger length ratio: evidence for organising effects of sex hormones or developmental instability?|journal=Psychoneuroendocrinology.|date=Apr 2003|volume=28|issue=3|pages=288–303|doi=10.1016/S0306-4530(02)00022-7|pmid=12573297|publisher=Elsevier Inc.}}</ref><ref name = "Csatho et al. (2003)">{{cite journal |vauthors=Csathó A, Osváth A, Bicsák E, Karádi K, Manning J, Kállai J |title=Sex role identity related to the ratio of second to fourth digit length in women |journal=Biological Psychology |volume=62 |issue=2 |pages=147–56 |date=February 2003 |pmid=12581689 |doi=10.1016/S0301-0511(02)00127-8}}</ref><ref name="Putz, D.A. et al. (2004)">{{cite journal |doi=10.1016/j.evolhumbehav.2004.03.005 |url=http://www.anth.ucsb.edu/faculty/gaulin/page1/Puts_et_al_2004.pdf |title=Sex hormones and finger lengthWhat does 2D:4D indicate? |year=2004 |last1=Putz |first1=D |journal=Evolution and Human Behavior |volume=25 |issue=3 |pages=182–199 |last2=Gaulin |first2=Steven J.C. |last3=Sporter |first3=Robert J. |last4=McBurney |first4=Donald H. |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20100107082947/http://www.anth.ucsb.edu/faculty/gaulin/page1/Puts_et_al_2004.pdf |archivedate=2010-01-07 |df= }}</ref><ref name = "Rahman, Q. (2005)">{{cite journal |author=Rahman Q |title=Fluctuating asymmetry, second to fourth finger length ratios and human sexual orientation |journal=Psychoneuroendocrinology |volume=30 |issue=4 |pages=382–91 |date=May 2005 |pmid=15694118 |doi=10.1016/j.psyneuen.2004.10.006}}</ref><ref name = "Kraemer et al. (2006)">{{cite journal |vauthors=Kraemer B, Noll T, Delsignore A, Milos G, Schnyder U, Hepp U |title=Finger length ratio (2D:4D) and dimensions of sexual orientation |journal=Neuropsychobiology |volume=53 |issue=4 |pages=210–4 |year=2006 |pmid=16874008 |doi=10.1159/000094730}}</ref><ref name = "Wallien et al. (2008)">{{cite journal |vauthors=Wallien MS, Zucker KJ, Steensma TD, Cohen-Kettenis PT |title=2D:4D finger-length ratios in children and adults with gender identity disorder |journal=Hormones and Behavior |volume=54 |issue=3 |pages=450–4 |date=August 2008 |pmid=18585715 |doi=10.1016/j.yhbeh.2008.05.002}}</ref> e che gli omosessuali nella generalità dei casi rivelano un rapporto iper mascolinizzato e feminilizzato. Tali risultati paiono rafforzare il modello androgeno prenatale: che cioè l'esposizione non tipica dell'ormone è correlato al successivo sviluppo dell'omosessualità umana<ref name=number6 />.
Studi indipendenti indicano che le donne [[lesbiche]] hanno rapporti mascolinizzati inferiori<ref name = "Williams, T.J. et al. (2000)">{{cite journal| last1 = Williams|first1= T. J.|date=March 2000 |journal=Nature |volume=404|pages= 455–456| title = Finger-length ratios and sexual orientation| url = http://msu.edu/~breedsm/pdf/breedlove2000.pdf| doi = 10.1038/35006555| pmid = 10761903| last2 = Pepitone| first2 = ME| last3 = Christensen| first3 = SE| last4 = Cooke| first4 = BM| last5 = Huberman| first5 = AD| last6 = Breedlove| first6 = NJ| last7 = Breedlove| first7 = TJ| last8 = Jordan| first8 = CL| last9 = Breedlove| first9 = SM| issue = 6777}}</ref><ref name = "Tortorice, J.L. (2002)">{{cite journal| author = Tortorice, J.L.| year = 2002| journal = Rutgers Ph.D. Dissertation| title = Written on the body: butch/femme lesbian gender identity and biological correlates}}</ref><ref name = "McFadden and Shubel (2002)">{{cite journal |vauthors=McFadden D, Shubel E |title=Relative lengths of fingers and toes in human males and females |journal=Hormones and Behavior |volume=42 |issue=4 |pages=492–500 |date=December 2002 |pmid=12488115 |doi=10.1006/hbeh.2002.1833}}</ref><ref name = "Hall and Love (2003)">{{cite journal |vauthors=Hall LS, Love CT |title=Finger-length ratios in female monozygotic twins discordant for sexual orientation |journal=Archives of Sexual Behavior |volume=32 |issue=1 |pages=23–8 |date=February 2003 |pmid=12597269 |doi=10.1023/A:1021837211630}}</ref><ref name="RahmanWilson2003a">{{cite journal|author1=Rahman Q|author2=Wilson GD|title=Sexual orientation and the 2nd to 4th finger length ratio: evidence for organising effects of sex hormones or developmental instability?|journal=Psychoneuroendocrinology.|date=Apr 2003|volume=28|issue=3|pages=288–303|doi=10.1016/S0306-4530(02)00022-7|pmid=12573297|publisher=Elsevier Inc.}}</ref><ref name = "Csatho et al. (2003)">{{cite journal |vauthors=Csathó A, Osváth A, Bicsák E, Karádi K, Manning J, Kállai J |title=Sex role identity related to the ratio of second to fourth digit length in women |journal=Biological Psychology |volume=62 |issue=2 |pages=147–56 |date=February 2003 |pmid=12581689 |doi=10.1016/S0301-0511(02)00127-8}}</ref><ref name="Putz, D.A. et al. (2004)">{{cite journal |doi=10.1016/j.evolhumbehav.2004.03.005 |url=http://www.anth.ucsb.edu/faculty/gaulin/page1/Puts_et_al_2004.pdf |title=Sex hormones and finger lengthWhat does 2D:4D indicate? |year=2004 |last1=Putz |first1=D |journal=Evolution and Human Behavior |volume=25 |issue=3 |pages=182–199 |last2=Gaulin |first2=Steven J.C. |last3=Sporter |first3=Robert J. |last4=McBurney |first4=Donald H. |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20100107082947/http://www.anth.ucsb.edu/faculty/gaulin/page1/Puts_et_al_2004.pdf |archivedate=2010-01-07 |df= }}</ref><ref name = "Rahman, Q. (2005)">{{cite journal |author=Rahman Q |title=Fluctuating asymmetry, second to fourth finger length ratios and human sexual orientation |journal=Psychoneuroendocrinology |volume=30 |issue=4 |pages=382–91 |date=May 2005 |pmid=15694118 |doi=10.1016/j.psyneuen.2004.10.006}}</ref><ref name = "Kraemer et al. (2006)">{{cite journal |vauthors=Kraemer B, Noll T, Delsignore A, Milos G, Schnyder U, Hepp U |title=Finger length ratio (2D:4D) and dimensions of sexual orientation |journal=Neuropsychobiology |volume=53 |issue=4 |pages=210–4 |year=2006 |pmid=16874008 |doi=10.1159/000094730}}</ref><ref name = "Wallien et al. (2008)">{{cite journal |vauthors=Wallien MS, Zucker KJ, Steensma TD, Cohen-Kettenis PT |title=2D:4D finger-length ratios in children and adults with gender identity disorder |journal=Hormones and Behavior |volume=54 |issue=3 |pages=450–4 |date=August 2008 |pmid=18585715 |doi=10.1016/j.yhbeh.2008.05.002}}</ref> e che gli omosessuali nella generalità dei casi rivelano un rapporto iper mascolinizzato e feminilizzato. Tali risultati paiono rafforzare il modello androgeno prenatale: che cioè l'esposizione non tipica dell'ormone è correlato al successivo sviluppo dell'omosessualità umana<ref name=number6 />.
=== Potenziali evocativi uditivi ===

== Potenziali evocativi uditivi ==
Gli studi condotti sull'elaborazione del [[sistema nervoso centrale]] della sensazione uditiva, ed i cui aspetti principali sono stati ricollegati all'esposizione degli androgeni prenatali, alla prova degli stimoli hanno dimostrato che le donne omosessuali hanno per lo più risposte mascolinizzate, mentre d'altra parte gli uomini gay hanno risposte iper-mascolinizzate<ref name=number6 />.
Gli studi condotti sull'elaborazione del [[sistema nervoso centrale]] della sensazione uditiva, ed i cui aspetti principali sono stati ricollegati all'esposizione degli androgeni prenatali, alla prova degli stimoli hanno dimostrato che le donne omosessuali hanno per lo più risposte mascolinizzate, mentre d'altra parte gli uomini gay hanno risposte iper-mascolinizzate<ref name=number6 />.
== Effetto sull'ordine di nascita fraterno ==
Gli studi finora condotti dimostrano che gli uomini gay hanno un numero percentuale più alto di fratelli maggiori se raffrontati con gli eterosessuali<ref name = Bogaert2006>{{cite journal |author=Bogaert AF |title=Biological versus nonbiological older brothers and men's sexual orientation |journal=Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America |volume=103 |issue=28 |pages=10771–4 |date=July 2006 |pmid=16807297 |pmc=1502306 |doi=10.1073/pnas.0511152103}}</ref>. Questa considerazione ha portato alla scoperta dell'effetto dell'ordine di nascita fraterno, secondo il quale più si hanno fratelli maggiori (dalla stessa madre) e più alta è la possibilità di esternare un cosciente orientamento omosessuale divenuti adulti.

Le stime indicano che esiste un aumento di circa il 33% nella probabilità di omosessualità in un bambino maschio con un fratello maggiore<ref name=number6 />. Tale effetto risulta essere vero solamente per i fratelli biologici; mentre le probabilità di omosessualità maschile non sono aumentate dal numero di fratellastri più anziani o di fratelli adottati<ref name=BogaertSkorskaReview11/>. Si stima che 1/7 di tutti i maschi omosessuali deve il proprio orientamento sessuale all'effetto dell'ordine di nascita fraterno<ref>{{cite journal |vauthors=Cantor JM, Blanchard R, Paterson AD, Bogaert AF |title=How many gay men owe their sexual orientation to fraternal birth order? |journal=Arch Sex Behav |volume=31 |issue=1 |pages=63–71 |date=February 2002 |pmid=11910793 |doi=10.1023/A:1014031201935}}</ref><ref>{{cite journal |vauthors=Blanchard R, Bogaert AF |title=Homosexuality in men and number of older brothers |journal=Am J Psychiatry |volume=153 |issue=1 |pages=27–31 |date=January 1996 |pmid=8540587 |doi=10.1176/ajp.153.1.27}}</ref><ref>{{cite journal|author1=Blanchard R|author2=Bogaert AF|title=Proportion of homosexual men who owe their sexual orientation to fraternal birth order: An estimate based on two national probability samples.|journal=Am J Hum Biol.|date=2004|volume=16|issue=2|pages=151–7|pmid=14994314|doi=10.1002/ajhb.20006}}</ref>.

L'effetto si applica solamente ai maschi omosessuali destrimani; non aumenta invece la probabilità di omosessualità nei maschi mancini o ambidestri<ref name="number2">{{cite journal |vauthors=Blanchard R, Lippa RA |title=Birth order, sibling sex ratio, handedness, and sexual orientation of male and female participants in a BBC internet research project |journal=Archives of Sexual Behavior |volume=36 |issue=2 |pages=163–76 |date=April 2007 |pmid=17345165 |doi=10.1007/s10508-006-9159-7}}</ref>. Dato che l'effetto ha una risultanza contingente sulla manualità e che questa corrisponde ad un tratto prenatale determinato, l'effetto dell'ordine di nascita è inteso per essere di natura biologica piuttosto che psicosociale; esistente quindi in natura e noto per operare nel periodo prenatale<ref name=BogaertSkorskaReview11>{{cite journal|author1=Bogaert AF|author2=Skorska M|title=Sexual orientation, fraternal birth order, and the maternal immune hypothesis: a review|journal=Front Neuroendocrinol|date=2011|volume=32|issue=2|pages=247–54|doi=10.1016/j.yfrne.2011.02.004|pmid=21315103}}</ref>.

L'esatto meccanismo biologico con cui l'effetto opera nel corso della vita fetale non è in ogni caso confermato con una certezza al di sopra di ogni dubbio. Il meccanismo proposto mediante il quale si ritiene che l'effetto funzioni afferma che una madre sviluppa una risposta immunitaria contro una sostanza importante nello sviluppo fetale maschile durante la [[gravidanza]] e che un tal effetto immunitario diviene sempre più probabile con ogni feto maschile successivo<ref name=BogaertSkorskaReview11/>.

Si ritiene pertanto che l'effetto immunitario provochi un'alterazione nello sviluppo del cervello prenatale dei maschi, con una diretta crescita statistica per ogni gestazione di un figlio maschio. L'obiettivo della risposta immunitaria può essere molecolare (cioè [[proteine]] collegate al [[cromosoma Y]]) a livello della superficie delle cellule cerebrali fetali maschili, compresi i siti ove si localizzano l'[[ipotalamo]] anteriore il quale è stato ricollegato all'orientamento sessuale in altre ricerche<ref name=BogaertSkorskaReview11/>.

Si tende a pensare che gli [[anticorpi]] prodotti durante la risposta immunitaria attraversino la barriera rappresentata dalla [[placenta]] ed entrino nel compartimento fetale là ove si legano alle molecole Y, venendo ad alterare quindi il loro ruolo nella differenziazione sessuale e portando alcuni maschi nati più tardi a provare una più forte attrazione nei confronti degli uomini rispetto che alle donne<ref name=BogaertSkorskaReview11/>.

Il meccanismo proposto continua a possedere solamente delle prove indirette a proprio sostegno; si tratta anche dell'unico meccanismo plausibile finora proposto dalla comunità scientifica per spiegare come e in che modo l'effetto dell'ordine di nascita fraterno possa operare in [[utero]]<ref name=BogaertSkorskaReview11/>. L'effetto non si applica allo sviluppo dell'omosessualità femminile<ref name=BogaertSkorskaReview11/>.

== Instabilità evolutiva e prontezza ==
== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>

Versione delle 08:53, 13 ago 2018

Il rapporto tra le neuroscienze e l'orientamento sessuale è divenuto oggetto di studio tra i ricercatori a partire da un periodo relativamente recente.

L'orientamento sessuale è un modello duraturo di identità rivolto all'attrazione romantica o sessuale (o una loro combinazione) verso persone dello stesso sesso o genere, di sesso opposto o infine verso entrambi i sessi o più di un genere[1][2]. Le cause e i meccanismi ultimi del suo sviluppo nella specie umana continuano ad essere in gran parte poco chiari e molti degli approcci teorici avanzati rimangono allo stadio meramente speculativo e non mancano di divenire oggetto di controversie tra gli esperti.

I passi avanti e i notevoli progressi compiuti dalle neuroscienze tuttavia cercano di spiegare ed illustrare anche le caratteristiche correlate all'orientamento sessuale individuale; gli studi e ricerche finora condotti hanno esplorato le variegate connessioni neurali strutturali, le relazioni funzionali e/o cognitive ed infine le teorie evolutive in relazione all'orientamento sessuale umano.

Neurobiologia dello sviluppo

Molti degli approcci teorici riguardanti lo sviluppo dell'orientamento sessuale coinvolgono l'iniziale sviluppo neurale del feto, con i modelli proposti che illustrano l'esposizione agli ormoni prenatali, l'immunità materna e l'instabilità dello sviluppo psico-organico stesso. Altri dei fattori proposti includono il controllo dell'orientamento da parte dei geni. Non sono venute alla luce o dimostrate proposte conclusive sul fatto che gli effetti esterni ambientali o comunque appresi siano gli esclusivi responsabili dell'orientamento non eterosessuale[3].

Modello androgeno prenatale

Il dismorfismo sessuale nel cervello e il comportamento tra i vertebrati sono spiegati dall'influenza degli androgeni steroidi emessi dalle gonadi, così come è stato dimostrato per diversi modelli animali negli ultimi decenni. Il modello prenatale degli "androgeni dell'omosessualità" vuole descrivere gli effetti neuro-evolutivi dell'esposizione fetale a questa classe di ormoni[3].

Già nel 1985 i ricercatori Geschwind e Galaburda proposero l'ipotesi che gli uomini gay fossero stati esposti ad alte concentrazioni di androgeni nelle primissime fasi dello sviluppo, spiegando inoltre la loro tendenza ad essere più facilmente propensi al mancinismo e per estensione tutti quei tratti di iper-mascolinità osservati all'interno di questo gruppo di popolazione[3].

Più di recente è stato invece sostenuto che soprattutto le variazioni temporali e locali nell'esposizione degli androgeni al cervello ancora in via di formazione di un feto sarebbe un fattore decisivo nei percorsi che in una fase più avanzata determinano o meno l'identità di genere nel suo complesso e l'omosessualità in particolare. Si è quindi passati alla ricerca dei "marcatori somatici" decisivi per l'esposizione ormonale prenatale la quale può venire esplorata facilmente e in una maniera del tutto non-invasiva in popolazioni altrimenti nella norma per quel che concerne l'endocrinologia[3].

Poiché tali marcatori sono noti per essere fortemente influenzati dagli ormoni sessuali prenatali, il dimostrare delle effettive variazioni in queste caratteristiche tra omosessuali ed eterosessuali può fornire una "finestra" nel neuro-sviluppo precoce dell'orientamento sotto l'influenza ormonale. Vari indicatori somatici (inclusi "2D:4D finger ratios", potenziali evocati uditivi, modello d'impronta digitale e schemi di battito di ciglia) sono stati rinvenuti a dimostrazione delle variazioni intercorrenti basati sull'orientamento in individui adulti sani[3][4].

Altre evidenze a sostegno del ruolo assunto dal testosterone e dagli ormoni prenatali comprendono osservazioni di soggetti maschi con estrofia cloacale i quali al momento della nascita sono stati assegnati al sesso femminile, ma che solo in seguito sono invece stati dichiarati essere dei maschi. Questo fatto supporta la teoria che l'aumentato dosaggio di testosterone prenatale risulta cruciale per lo sviluppo dell'identità di genere. Le donne inoltre - le cui madri sono rimaste esposte al dietilstilbestrolo (DES) nel corso della gravidanza hanno mostrato tassi più elevati di bisessualità e omosessualità[5].

2D:4D digit ratio

Il miglior indicatore non invasivo dell'esposizione agli ormoni prenatali è il rapporto delle cifre tra il secondo e il quarto dito della mano (perciò detto per l'appunto rapporto 2D: 4D)[6][7], una misura nota di dimorfismo sessuale: i maschi mostrano rapporti decisamente inferiori rispetto alle femmine. I pazienti con sovraesposizione agli androgeni (come ad esempio nell'iperplasia surrenale congenita) mostrano rapporti inferiori 2D:4D, il che fornisce l'evidenza la quale ricollega l'esposizione agli androgeni prenatali nella loro qualità di fattore chiave di questa caratteristica.

Individui XY con sindrome da insensibilità agli androgeni a causa di un gene disfunzionale del recettore degli androgeni - presente nelle identità di genere femminili e con un rapporto numerico femminile - esiste esattamente così come si potrebbe prevedere se gli ormoni androgeni influenzino nei fatti i rapporti numerici. Questa scoperta dimostra anche che il rapporto di differenziazione sessuale "in digit ratio" non è in realtà strettamente correlato al cromosoma Y di per sé[8].

E' stato inoltre dimostrato che il rapporto "2D: 4D" viene influenzato dalla variazione del gene del recettore degli androgeni negli uomini[9]. Il rapporto quindi tra testosterone ed estrogeno nel liquido amniotico è stato anch'esso trovato per essere correlato negativamente con il rapporto "2D: 4D"[3].

Studi indipendenti indicano che le donne lesbiche hanno rapporti mascolinizzati inferiori[10][11][12][13][14][15][16][17][18][19] e che gli omosessuali nella generalità dei casi rivelano un rapporto iper mascolinizzato e feminilizzato. Tali risultati paiono rafforzare il modello androgeno prenatale: che cioè l'esposizione non tipica dell'ormone è correlato al successivo sviluppo dell'omosessualità umana[3].

Potenziali evocativi uditivi

Gli studi condotti sull'elaborazione del sistema nervoso centrale della sensazione uditiva, ed i cui aspetti principali sono stati ricollegati all'esposizione degli androgeni prenatali, alla prova degli stimoli hanno dimostrato che le donne omosessuali hanno per lo più risposte mascolinizzate, mentre d'altra parte gli uomini gay hanno risposte iper-mascolinizzate[3].

Effetto sull'ordine di nascita fraterno

Gli studi finora condotti dimostrano che gli uomini gay hanno un numero percentuale più alto di fratelli maggiori se raffrontati con gli eterosessuali[20]. Questa considerazione ha portato alla scoperta dell'effetto dell'ordine di nascita fraterno, secondo il quale più si hanno fratelli maggiori (dalla stessa madre) e più alta è la possibilità di esternare un cosciente orientamento omosessuale divenuti adulti.

Le stime indicano che esiste un aumento di circa il 33% nella probabilità di omosessualità in un bambino maschio con un fratello maggiore[3]. Tale effetto risulta essere vero solamente per i fratelli biologici; mentre le probabilità di omosessualità maschile non sono aumentate dal numero di fratellastri più anziani o di fratelli adottati[21]. Si stima che 1/7 di tutti i maschi omosessuali deve il proprio orientamento sessuale all'effetto dell'ordine di nascita fraterno[22][23][24].

L'effetto si applica solamente ai maschi omosessuali destrimani; non aumenta invece la probabilità di omosessualità nei maschi mancini o ambidestri[25]. Dato che l'effetto ha una risultanza contingente sulla manualità e che questa corrisponde ad un tratto prenatale determinato, l'effetto dell'ordine di nascita è inteso per essere di natura biologica piuttosto che psicosociale; esistente quindi in natura e noto per operare nel periodo prenatale[21].

L'esatto meccanismo biologico con cui l'effetto opera nel corso della vita fetale non è in ogni caso confermato con una certezza al di sopra di ogni dubbio. Il meccanismo proposto mediante il quale si ritiene che l'effetto funzioni afferma che una madre sviluppa una risposta immunitaria contro una sostanza importante nello sviluppo fetale maschile durante la gravidanza e che un tal effetto immunitario diviene sempre più probabile con ogni feto maschile successivo[21].

Si ritiene pertanto che l'effetto immunitario provochi un'alterazione nello sviluppo del cervello prenatale dei maschi, con una diretta crescita statistica per ogni gestazione di un figlio maschio. L'obiettivo della risposta immunitaria può essere molecolare (cioè proteine collegate al cromosoma Y) a livello della superficie delle cellule cerebrali fetali maschili, compresi i siti ove si localizzano l'ipotalamo anteriore il quale è stato ricollegato all'orientamento sessuale in altre ricerche[21].

Si tende a pensare che gli anticorpi prodotti durante la risposta immunitaria attraversino la barriera rappresentata dalla placenta ed entrino nel compartimento fetale là ove si legano alle molecole Y, venendo ad alterare quindi il loro ruolo nella differenziazione sessuale e portando alcuni maschi nati più tardi a provare una più forte attrazione nei confronti degli uomini rispetto che alle donne[21].

Il meccanismo proposto continua a possedere solamente delle prove indirette a proprio sostegno; si tratta anche dell'unico meccanismo plausibile finora proposto dalla comunità scientifica per spiegare come e in che modo l'effetto dell'ordine di nascita fraterno possa operare in utero[21]. L'effetto non si applica allo sviluppo dell'omosessualità femminile[21].

Instabilità evolutiva e prontezza

Note

  1. ^ Sexual orientation, homosexuality and bisexuality, su apa.org, American Psychological Association. URL consultato il August 10, 2013 (archiviato dall'url originale il August 8, 2013).
  2. ^ Sexual Orientation, su healthyminds.org, American Psychiatric Association. URL consultato il January 1, 2013 (archiviato dall'url originale il July 22, 2011).
  3. ^ a b c d e f g h i The neurodevelopment of human sexual orientation, in Neuroscience & Biobehavioral Reviews, vol. 29, n. 7, 2005, pp. 1057–66, DOI:10.1016/j.neubiorev.2005.03.002.
  4. ^ Finger-length ratios and sexual orientation (PDF), in Nature, vol. 404, n. 6777, Mar 2000, pp. 455–6, DOI:10.1038/35006555. URL consultato il 17 August 2016.
  5. ^ Swaab DF, Sexual differentiation of the human brain: relevance for gender identity, transsexualism and sexual orientation, in Gynecological Endocrinology, vol. 19, n. 6, December 2004, pp. 301–12, DOI:10.1080/09513590400018231.
  6. ^ Brown et al. 2002
  7. ^ Okten et al. 2002
  8. ^ Berenbaum SA, Bryk KK, Nowak N, Quigley CA, Moffat S, Fingers as a marker of prenatal androgen exposure, in Endocrinology, vol. 150, n. 11, November 2009, pp. 5119–24, DOI:10.1210/en.2009-0774.
  9. ^ The second to fourth digit ratio and variation in the androgen receptor gene, in Evolution and Human Behavior, vol. 24, n. 6, 2003, pp. 399–405, DOI:10.1016/S1090-5138(03)00052-7.
  10. ^ Finger-length ratios and sexual orientation (PDF), in Nature, vol. 404, n. 6777, March 2000, pp. 455–456, DOI:10.1038/35006555.
  11. ^ Tortorice, J.L., Written on the body: butch/femme lesbian gender identity and biological correlates, in Rutgers Ph.D. Dissertation, 2002.
  12. ^ McFadden D, Shubel E, Relative lengths of fingers and toes in human males and females, in Hormones and Behavior, vol. 42, n. 4, December 2002, pp. 492–500, DOI:10.1006/hbeh.2002.1833.
  13. ^ Hall LS, Love CT, Finger-length ratios in female monozygotic twins discordant for sexual orientation, in Archives of Sexual Behavior, vol. 32, n. 1, February 2003, pp. 23–8, DOI:10.1023/A:1021837211630.
  14. ^ Sexual orientation and the 2nd to 4th finger length ratio: evidence for organising effects of sex hormones or developmental instability?, in Psychoneuroendocrinology., vol. 28, n. 3, Elsevier Inc., Apr 2003, pp. 288–303, DOI:10.1016/S0306-4530(02)00022-7.
  15. ^ Csathó A, Osváth A, Bicsák E, Karádi K, Manning J, Kállai J, Sex role identity related to the ratio of second to fourth digit length in women, in Biological Psychology, vol. 62, n. 2, February 2003, pp. 147–56, DOI:10.1016/S0301-0511(02)00127-8.
  16. ^ Sex hormones and finger lengthWhat does 2D:4D indicate? (PDF), in Evolution and Human Behavior, vol. 25, n. 3, 2004, pp. 182–199, DOI:10.1016/j.evolhumbehav.2004.03.005.
  17. ^ Rahman Q, Fluctuating asymmetry, second to fourth finger length ratios and human sexual orientation, in Psychoneuroendocrinology, vol. 30, n. 4, May 2005, pp. 382–91, DOI:10.1016/j.psyneuen.2004.10.006.
  18. ^ Kraemer B, Noll T, Delsignore A, Milos G, Schnyder U, Hepp U, Finger length ratio (2D:4D) and dimensions of sexual orientation, in Neuropsychobiology, vol. 53, n. 4, 2006, pp. 210–4, DOI:10.1159/000094730.
  19. ^ Wallien MS, Zucker KJ, Steensma TD, Cohen-Kettenis PT, 2D:4D finger-length ratios in children and adults with gender identity disorder, in Hormones and Behavior, vol. 54, n. 3, August 2008, pp. 450–4, DOI:10.1016/j.yhbeh.2008.05.002.
  20. ^ Bogaert AF, Biological versus nonbiological older brothers and men's sexual orientation, in Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 103, n. 28, July 2006, pp. 10771–4, DOI:10.1073/pnas.0511152103.
  21. ^ a b c d e f g Sexual orientation, fraternal birth order, and the maternal immune hypothesis: a review, in Front Neuroendocrinol, vol. 32, n. 2, 2011, pp. 247–54, DOI:10.1016/j.yfrne.2011.02.004.
  22. ^ Cantor JM, Blanchard R, Paterson AD, Bogaert AF, How many gay men owe their sexual orientation to fraternal birth order?, in Arch Sex Behav, vol. 31, n. 1, February 2002, pp. 63–71, DOI:10.1023/A:1014031201935.
  23. ^ Blanchard R, Bogaert AF, Homosexuality in men and number of older brothers, in Am J Psychiatry, vol. 153, n. 1, January 1996, pp. 27–31, DOI:10.1176/ajp.153.1.27.
  24. ^ Proportion of homosexual men who owe their sexual orientation to fraternal birth order: An estimate based on two national probability samples., in Am J Hum Biol., vol. 16, n. 2, 2004, pp. 151–7, DOI:10.1002/ajhb.20006.
  25. ^ Blanchard R, Lippa RA, Birth order, sibling sex ratio, handedness, and sexual orientation of male and female participants in a BBC internet research project, in Archives of Sexual Behavior, vol. 36, n. 2, April 2007, pp. 163–76, DOI:10.1007/s10508-006-9159-7.

Voci correlate