Barings Bank: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
creato tmp azienda
aggiornamento con fonti
Riga 12: Riga 12:
}}
}}


'''Barings Bank''' era una banca d'affari [[Regno Unito|britannica]], una delle più antiche [[merchant bank]] di [[Londra]] dopo Berenberg Bank. Fu fondata nel [[1762]] da Francis Baring, un membro di origine britannica della famiglia di mercanti e banchieri tedesco-britannici Baring,.<ref name="JamesReasonpg29">{{cita libro|cognome=Reason|nome=James|anno=1997|titolo=Managing the Risks of Organizational Accidents|editore=Ashgate Publishing Limited|p=29 |lingua=en}}</ref> e fallì nel [[1995]] dopo aver subito perdite per 827 milioni di sterline (2 miliardi di sterline nel 2023) derivanti da investimenti fraudolenti, principalmente in contratti futures, condotti dal suo dipendente Nick Leeson,<ref>{{Cita web |titolo=The Barings Bank Case |url=https://www.fraud-magazine.com/article.aspx?id=4294968220 |accesso=26 ottobre 2022 |sito=fraud-magazine.com |lingua=en}}</ref> che lavorava nell'ufficio di [[Singapore]].
'''Barings Bank''' era una banca [[Regno Unito|britannica]], la più antica [[merchant bank]] di [[Londra]], fondata nel [[1762]] e fallita nel [[1995]].

== Storia ==
La Barings Bank venne fondata nel 1762 come John and Francis Baring Company da Sir Francis Baring, 1° Baronetto, con suo fratello maggiore John Baring come socio.<ref name="Philip Ziegler 1988">{{cita libro |autore=Ziegler, Philip |titolo=The Sixth Great Power: Barings 1762–1929 |editore=Collins |città=Londra |anno=1988 |isbn=0-00-217508-8 |lingua=en}}</ref> Erano figli di John (originariamente Johann) Baring, commerciante di lana di [[Exeter]], nato a [[Brema]], in [[Germania]]. L'azienda iniziò l'attività negli uffici vicino a Cheapside a Londra e nel giro di pochi anni si trasferì in quartieri più grandi a Mincing Lane.<ref name="ReferenceA">D. Kinaston. The [[City of London]], Volume I. London: Pimlico, 1994</ref> Barings si diversificò gradualmente dalla lana a molti altri prodotti, fornendo servizi finanziari per la rapida crescita del commercio internazionale, inclusa la lucrosa [[tratta degli schiavi]] che arricchì considerevolmente la famiglia e gli affari e permise una significativa espansione delle attività e del prestigio della banca.<ref>{{cita web|url=https://www.saylor.org/site/wp-content/uploads/2011/04/United-Kingdom.pdf|titolo=Slave Routes, Breaking the Silence|accesso=11 dicembre 2022 |sito=saylor.org |lingua=en}}</ref>
[[File:BaringBaringWall.jpg|thumb|sinistra|Sir Francis Baring (sinistra), con il fratelloo John Baring e il genero Charles Wall, in un dipinto di Thomas Lawrence]]

Il successo di Barings fu fortemente influenzato dalla creazione di una rete di case corrispondenti. Uno dei collegamenti più preziosi era Hope & Co., la più potente banca d'affari di [[Amsterdam]], a quel tempo il principale centro finanziario europeo.<ref>Barings archives, DEP249.</ref> Hope & Co giocò un ruolo importante nelle finanze della [[Compagnia olandese delle Indie Orientali]] (VOC) e durante la [[Guerra dei Sette Anni]] (1756–1763) Thomas Hope e suo fratello Adria approfittarono della posizione neutrale dei Paesi Bassi.<ref>{{Cita libro |anno=2012 |editore= Springer |url=https://books.google.com/books?id=zbIjCQAAQBAJ&dq=Hope+&pg=PA688|titolo=At Spes non Fracta: Hope & Co. 1770–1815|nome=Marten Gerbertus|cognome=Buist|isbn=9789401188586 |lingua=}}</ref>

Nel 1774 Barings iniziò l'attività in Nord America.<ref name="BVAguilera"/> Nel 1790, Barings aveva notevolmente ampliato le proprie risorse, sia attraverso gli sforzi di Francis a Londra che attraverso l'associazione con Hope & Co. Nel 1796, la banca contribuì a finanziare l'acquisto di circa 4000 km 2 di terra remota che divenne parte dello stato americano del [[Maine]].<ref name="BVAguilera">{{cita web |cognome1=Aguilera|nome1=Kristin|titolo=The British Bank That Forever Altered the U.S. Economy |data=22 gennaio 2013 |lingua=en |url=https://www.bloomberg.com/view/articles/2013-01-22/the-british-bank-that-forever-altered-the-u-s-economy|pubblicazione=Bloomberg View|accesso=26 marzo 2017}}</ref>


== Il fallimento ==
== Il fallimento ==
Riga 19: Riga 27:
Con il [[terremoto di Kobe]] che sconvolse il [[Giappone]] il 17 gennaio [[1995]] e il repentino crollo del mercato azionario, in poco più di un mese Leeson realizzò 500 milioni di sterline di perdite che si sommarono a quelle degli anni precedenti per un totale di 1,3 miliardi di sterline, oramai impossibili da nascondere sul "account error 88888" (8 è considerato uno dei numeri fortunati dai cinesi).
Con il [[terremoto di Kobe]] che sconvolse il [[Giappone]] il 17 gennaio [[1995]] e il repentino crollo del mercato azionario, in poco più di un mese Leeson realizzò 500 milioni di sterline di perdite che si sommarono a quelle degli anni precedenti per un totale di 1,3 miliardi di sterline, oramai impossibili da nascondere sul "account error 88888" (8 è considerato uno dei numeri fortunati dai cinesi).


Di conseguenza non si poté fare altro che dichiarare il [[fallimento (diritto)|fallimento]], il cui maggiore responsabile fu appunto [[Nick Leeson]] e la mancanza totale di controlli sulle operazioni. Scappato, fu arrestato e riportato a [[Singapore]] il 2 marzo 1995, per poi essere processato e condannato a sei anni e mezzo di prigione.
Di conseguenza non si poté fare altro che dichiarare il [[fallimento (diritto)|fallimento]], il cui maggiore responsabile fu appunto [[Nick Leeson]] e la mancanza totale di controlli sulle operazioni. Scappato, fu arrestato e riportato a [[Singapore]] il 2 marzo 1995, per poi essere processato e condannato a sei anni e mezzo di carcere da scontare nella [[prigione Changi]] di Singapore.<ref>{{Cita web|titolo=Guilty As Charged: Rogue trader Nick Leeson brought down Britain's oldest merchant bank Barings|url=https://www.straitstimes.com/singapore/courts-crime/guilty-as-charged-rogue-trader-nick-leeson-brought-down-britains-oldest|data=15 maggio 2016|accesso=30 ottobre 2021|pubblicazione=The Straits Times|lingua=en}}</ref>

Il fallimento fu uno degli eventi che spinsero la regolamentazione del rischio operativo nel settore finanziario.


== Note ==
Il fallimento fu uno degli eventi che spinse la regolamentazione del rischio operativo nel settore finanziario.
<references />


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 18:06, 14 mag 2024

Barings Bank
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Fondazione1762
Fondata daSir Francis Baring
Chiusura25 febbraio 1995 fallimento (acquisita per 1 sterlina da ING)
Sede principaleLondra
GruppoING Group
Settoremerchant bank

Barings Bank era una banca d'affari britannica, una delle più antiche merchant bank di Londra dopo Berenberg Bank. Fu fondata nel 1762 da Francis Baring, un membro di origine britannica della famiglia di mercanti e banchieri tedesco-britannici Baring,.[1] e fallì nel 1995 dopo aver subito perdite per 827 milioni di sterline (2 miliardi di sterline nel 2023) derivanti da investimenti fraudolenti, principalmente in contratti futures, condotti dal suo dipendente Nick Leeson,[2] che lavorava nell'ufficio di Singapore.

Storia

La Barings Bank venne fondata nel 1762 come John and Francis Baring Company da Sir Francis Baring, 1° Baronetto, con suo fratello maggiore John Baring come socio.[3] Erano figli di John (originariamente Johann) Baring, commerciante di lana di Exeter, nato a Brema, in Germania. L'azienda iniziò l'attività negli uffici vicino a Cheapside a Londra e nel giro di pochi anni si trasferì in quartieri più grandi a Mincing Lane.[4] Barings si diversificò gradualmente dalla lana a molti altri prodotti, fornendo servizi finanziari per la rapida crescita del commercio internazionale, inclusa la lucrosa tratta degli schiavi che arricchì considerevolmente la famiglia e gli affari e permise una significativa espansione delle attività e del prestigio della banca.[5]

Sir Francis Baring (sinistra), con il fratelloo John Baring e il genero Charles Wall, in un dipinto di Thomas Lawrence

Il successo di Barings fu fortemente influenzato dalla creazione di una rete di case corrispondenti. Uno dei collegamenti più preziosi era Hope & Co., la più potente banca d'affari di Amsterdam, a quel tempo il principale centro finanziario europeo.[6] Hope & Co giocò un ruolo importante nelle finanze della Compagnia olandese delle Indie Orientali (VOC) e durante la Guerra dei Sette Anni (1756–1763) Thomas Hope e suo fratello Adria approfittarono della posizione neutrale dei Paesi Bassi.[7]

Nel 1774 Barings iniziò l'attività in Nord America.[8] Nel 1790, Barings aveva notevolmente ampliato le proprie risorse, sia attraverso gli sforzi di Francis a Londra che attraverso l'associazione con Hope & Co. Nel 1796, la banca contribuì a finanziare l'acquisto di circa 4000 km 2 di terra remota che divenne parte dello stato americano del Maine.[8]

Il fallimento

Il funzionario Nick Leeson, responsabile della filiale di Singapore della Barings Bank, a causa della mancanza di controlli da parte dei vertici della sede britannica della banca realizzò operazioni sull'indice Nikkei provocando enormi perdite in trading che riuscì ad occultare dal 1992 al 1995.

Con il terremoto di Kobe che sconvolse il Giappone il 17 gennaio 1995 e il repentino crollo del mercato azionario, in poco più di un mese Leeson realizzò 500 milioni di sterline di perdite che si sommarono a quelle degli anni precedenti per un totale di 1,3 miliardi di sterline, oramai impossibili da nascondere sul "account error 88888" (8 è considerato uno dei numeri fortunati dai cinesi).

Di conseguenza non si poté fare altro che dichiarare il fallimento, il cui maggiore responsabile fu appunto Nick Leeson e la mancanza totale di controlli sulle operazioni. Scappato, fu arrestato e riportato a Singapore il 2 marzo 1995, per poi essere processato e condannato a sei anni e mezzo di carcere da scontare nella prigione Changi di Singapore.[9]

Il fallimento fu uno degli eventi che spinsero la regolamentazione del rischio operativo nel settore finanziario.

Note

  1. ^ (EN) James Reason, Managing the Risks of Organizational Accidents, Ashgate Publishing Limited, 1997, p. 29.
  2. ^ (EN) The Barings Bank Case, su fraud-magazine.com. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  3. ^ (EN) Ziegler, Philip, The Sixth Great Power: Barings 1762–1929, Londra, Collins, 1988, ISBN 0-00-217508-8.
  4. ^ D. Kinaston. The City of London, Volume I. London: Pimlico, 1994
  5. ^ (EN) Slave Routes, Breaking the Silence (PDF), su saylor.org. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  6. ^ Barings archives, DEP249.
  7. ^ Marten Gerbertus Buist, At Spes non Fracta: Hope & Co. 1770–1815, Springer, 2012, ISBN 9789401188586.
  8. ^ a b (EN) Kristin Aguilera, The British Bank That Forever Altered the U.S. Economy, in Bloomberg View, 22 gennaio 2013. URL consultato il 26 marzo 2017.
  9. ^ (EN) Guilty As Charged: Rogue trader Nick Leeson brought down Britain's oldest merchant bank Barings, in The Straits Times, 15 maggio 2016. URL consultato il 30 ottobre 2021.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN268845014 · LCCN (ENn95048855 · GND (DE5324333-X · J9U (ENHE987007605180805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n95048855