Paul Kammerer: differenze tra le versioni

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Fu probabilmente lo sperimentatore neolamarckiano più noto del primo [[Novecento]]. Ottenne infatti diversi risultati che sembravano contraddire i dogmi della biologia del periodo. Ciò diede adito a polemiche feroci e ad accuse di frode. Kammerer stesso ammise che uno dei suoi esperimenti più famosi, sui [[Alytes obstetricans|rospi ostetrici]], sembrava essere stato manipolato, forse da un assistente. Si suicidò nemmeno due mesi dopo che su [[Nature]] era stata pubblicata la lettera di [[Gladwyn Kingsley Noble|Noble]] che lo accusava esplicitamente.<ref name=Peaker>{{cita web|url = https://zoologyweblog.blogspot.com/2020/06/edward-bles-part-4-cambridge-olms-and.html|titolo = Edward Bles. Part 4. Cambridge: Olms and Paul Kammerer|data = 26 giugno 2020|autore = Malcolm Peaker}}</ref>
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Le polemiche sui risultati di Kammerer continuarono anche dopo la sua morte. Solo recentemente le sue posizioni sono state oggetto di revisione in diversi articoli. Alcuni dei suoi risultati sembrano infatti ottenuti in buona fede ma in realtà non sono così eclatanti quanto sembrava ai suoi contemporanei e almeno in parte spiegabili con meccanismi [[epigenetica|epigenetici]], all'epoca sconosciuti.
Le polemiche sui risultati di Kammerer continuarono anche dopo la sua morte, ad esempio con la sua difesa da parte del giornalista [[Arthur Koestler]] negli anni settanta. A partire dagli anni Duemila c'è stata una certa revisitazione della sua figura. Alcuni dei suoi risultati sembrano infatti ottenuti in buona fede ma in realtà non sono così eclatanti quanto appariva ai suoi contemporanei e almeno in parte spiegabili con meccanismi [[epigenetica|epigenetici]], all'epoca sconosciuti.<ref>{{cita pubblicazione|titolo = An Epigenetic Perspective on the Midwife Toad Experiments of Paul Kammerer (1880-1926)|autore = Alexander O.Vargas|coautori=Quirin Krabichler, Carlos Guerrero-Bosagna|doi = 10.1002/jez.b.22708|anno = 2017}}</ref>


== Biografia ==
== Biografia ==

Versione delle 11:25, 23 apr 2021

Paul Kammerer

Paul Kammerer (Vienna, 17 agosto 1880Puchberg am Schneeberg, 23 settembre 1926) è stato un biologo austriaco.

Fu un sostenitore del lamarckismo, teoria evoluzionistica secondo la quale gli organismi possono trasmettere alla progenie caratteristiche acquisite o perse durante la loro esistenza tramite l'uso o il disuso di una funzione.

Fu probabilmente lo sperimentatore neolamarckiano più noto del primo Novecento. Ottenne infatti diversi risultati che sembravano contraddire i dogmi della biologia del periodo. Ciò diede adito a polemiche feroci e ad accuse di frode. Kammerer stesso ammise che uno dei suoi esperimenti più famosi, sui rospi ostetrici, sembrava essere stato manipolato, forse da un assistente. Si suicidò nemmeno due mesi dopo che su Nature era stata pubblicata la lettera di Noble che lo accusava esplicitamente.[1]

Le polemiche sui risultati di Kammerer continuarono anche dopo la sua morte, ad esempio con la sua difesa da parte del giornalista Arthur Koestler negli anni settanta. A partire dagli anni Duemila c'è stata una certa revisitazione della sua figura. Alcuni dei suoi risultati sembrano infatti ottenuti in buona fede ma in realtà non sono così eclatanti quanto appariva ai suoi contemporanei e almeno in parte spiegabili con meccanismi epigenetici, all'epoca sconosciuti.[2]

Biografia

Studiò musica presso Accademia di belle arti di Vienna prima di laurearsi in biologia.

Ricerche in biologia

Kammerer divenne noto per le capacità di manipolare la riproduzione e lo sviluppo di anfibi.

Ad esempio riuscì ad ottenere esemplari vivipari di salamandra pezzata, normalmente ovovivipara, e fece l'inverso con la salamandra nera.

In uno degli esperimenti più noti tra quelli ispirati al lamarckismo utilizzò dei protei, piccoli urodeli adattatisi alla vita nelle caverne, privi di occhi e depigmentati. Ipotizzando che la loro cecità era stata appunto indotta dalla vita nelle caverne, Kammerer pensava che essa poteva essere invertita. Riuscì in effetti ad ottenere protei di colore scuro dotati di vista completa.

Kammerer è riuscito a riprodurre i rospi in acqua aumentando la temperatura dei loro contenitori, costringendoli a ritirarsi verso l'acqua per rinfrescarsi. I rospi di sesso maschile non sono stati geneticamente programmati per l'accoppiamento sottomarino ma Kammerer, seguendoli nell'arco di due generazioni, ha riferito che i suoi rospi mostravano arti nuziali neri nei piedi per avere loro più forza in questo processo di accoppiamento subacqueo. Mentre gli antenati preistorici dei rospi avevano delle pastiglie, Kammerer considerò questa una caratteristica acquisita causata dall'adattamento all'ambiente[3]. Claims dimostrò invece che il risultato dell'esperimento era stato falsificato. La più notevole di queste affermazioni è stata fatta dal Dr. G. K. Noble, curatore dei rettili presso il Museo Americano di Storia Naturale, sulla rivista scientifica Nature. Noble, dopo un esame microscopico, ha sostenuto che le pastiglie nere in realtà avevano una spiegazione molto più banale: erano state semplicemente iniettate con inchiostro di china.[4]

In una lettera Kammerer ha dichiarato che dopo aver letto l'articolo di Noble ha riesaminato il suo campione e ha confermato che l'inchiostro di china era stato iniettato nelle pastiglie.[5] Kammerer suggerì che il suo esperimento venne alterato da un assistente di laboratorio.[6] Il criminologo Edward Sagarin ha scritto che "Kammerer ha mantenuto la sua totale innocenza e ha dichiarato la sua ignoranza sull'identità del falsario. C'è ancora il dubbio se un compiacente (o ostile) assistente sia stato il responsabile della falsificazione, ma la credibilità scientifica di Kammerer era tuttavia irrimediabilmente danneggiata."[7] Lo storico della scienza Peter J. Bowler ha scritto che molti biologi credono che Kammerer abbia falsificato, ma c'è anche chi crede che egli sia stato onesto e i risultati dei suoi esperimenti siano stati mal interpretati.[8]

Sei settimane dopo l'accusa di Noble, Kammerer si suicidò con una pistola nella foresta di Schneeberg,[3]. L'evento venne approfondito dal giornalista Arthur Koestler.[9]

Conseguenze

Il biologo lamarckiano Ernest MacBride sostenne gli esperimenti di Kammerer, ma ha commentato che avrebbero dovuto essere ripetuti se fossero stati accettati da altri scienziati.[10] Lo zoologo britannico Harold Munro Fox aveva tentato di replicare alcuni degli esperimenti di Kammerer, ma con risultati negativi.[11] Il professore di biologia Harry Gershenowitz ha anch'egli tentato di duplicare l'esperimento di Kammerer con una specie simile la Bombina orientalis, ma a causa della mancanza di fondi ha dovuto interrompere l'esperimento.[12]

L'interesse per Kammerer riprese nel 1971 con la pubblicazione del libro di Arthur Koestler, Il caso del rospo ostetrico. Koestler ipotizzò che gli esperimenti di Kammerer sul rospo potrebbero essere stati manomessi da un simpatizzante nazista, presso l'Università di Vienna. Certo, come scrive Koestler, la Hakenkreuzler, i portatori della svastica, come i nazisti austriaci dei primi giorni erano sempre più al potere. Un centro di fermento è stata l'Università di Vienna[13] dove, sulle tradizionali sfilate degli studenti del sabato mattina, sanguinose battaglie sono state combattute. Kammerer era conosciuto dai suoi attraverso le conferenze pubbliche e gli articoli di giornale come un pacifista ardente e socialista; si sapeva anche che stava andando a costruire un istituto nella Russia sovietica. "Un atto di sabotaggio in laboratorio sarebbe stato in linea con il clima di quei giorni."

Le affermazioni di Koestler sono state criticate dalla comunità scientifica.[14] Gordon Stein fa notare:

«Il libro di Koestler favorisce la prova che scagiona Kammerer, mentre minimizza o ignora le prove contro di lui. La sua agenda nascosta può dire se Kammerer aveva ragione, allora l'idea di Lamarck sull'acquisizione di caratteristiche ereditate è rafforzata. L'idea di Lamarck supporta molte idee che favoriscono la parapsicologia come base teorica. Kammerer era piuttosto interessato allo studio delle coincidenze, come lo era Koestler.[5]»

Come conseguenza la confutazione di Noble (vedi sopra), sull'interesse per l'eredità lamarckiana diminuì, tranne in Unione Sovietica dove è stato sostenuto da Lysenko.

Lo storico della biologia Sander Gliboff e professore presso il Dipartimento di Storia e Filosofia della Scienza, Indiana University, ha commentato che, anche se le conclusioni di Kammerer hanno dimostrato il falso, la sua prova era probabilmente genuina e che egli non ha semplicemente discusso in favore del lamarckismo e contro il darwinismo per come quelle teorie sono ormai state acquisite. Piuttosto, se guardiamo al di là dello scandalo, la storia ci mostra molto sulle teorie in competitive dell'evoluzione biologica e culturale e la gamma di nuove idee circa l'ereditarietà e la variazione nei primi mesi nella biologia del XX secolo e i cambi di approccio sperimentale che si sono verificati da allora.[15]

Nel 2009, il biologo evoluzionista Alexander Vargas, professore presso il Dipartimento di Biologia, Università del Cile, ha suggerito che l'eredità dei caratteri acquisiti (l'eredità lamarckiana) che Kammerer ha segnalato nei suoi esperimenti col rospo potrebbe essere autentica, e spiegabile con i risultati dell'emergente campo dell'epigenetica.[16][17] Nell'idea di Vargas, Kammerer potrebbe effettivamente essere considerato lo scopritore dell'ereditarietà epigenetica non-mendeliana attraverso modificazioni chimiche al DNA dei genitori (ad esempio, attraverso la metilazione del DNA) alle generazioni successive. Inoltre, Vargas aggiunge che l'effetto genitore era poco conosciuto al momento del lavoro di Kammerer e potrebbe essere spiegato in modo retrospettivo, in relazione agli effetti simili visti in altri organismi. Il professore Gliboff dell'Indiana University (vedi sopra) ha in seguito sostenuto che Vargas "costruì il suo modello senza leggere prima quello di Kammerer attraverso gli articoli originali", e che Vargas è "seriamente male informato su ciò che Kammerer ha fatto e quali sono stati i risultati", in modo tale che "il modello di Vargas non può spiegare i risultati originariamente riportati...". Gliboff continua a sfidare fortemente l'idea che Kammerer abbia dato credito alla scoperta degli effetti del genitore-di-origine e affermando in merito alle "inferenze storiche di Vargas sulla vicenda Kammerer... [e] le reazioni negative dei genetisti non sono supportate e non reggono al controllo."[18] Quindi, la rilettura del lavoro di Kammerer alla luce delle scoperte epigenetiche rimane controversa.

Teoria della serialità

Lo stesso argomento in dettaglio: Legge della serie.

Altra passione di Kammerer era quella di raccogliere coincidenze. Ha pubblicato un libro dal titolo Das Gesetz der Serie (La legge della serie, mai tradotto in inglese), in cui ha raccontato alcuni aneddoti su 100 coincidenze che lo aveva portato a formulare la sua teoria della serialità.

Egli postulò che tutti gli eventi sono collegati da ondate di serialità. Queste forze sconosciute provocherebbero quello che noi percepiremmo come picchi, o raggruppamenti di coincidenze. Kammerer era noto, ad esempio, per rendere noti nei parchi pubblici quante persone passavano, quanti ombrelli venivano portati, ecc. Albert Einstein chiamò l'idea della serialità "interessante, e in nessun modo assurda",[19] mentre Carl Jung ha considerato il lavoro Kammerer nel suo saggio sulla sincronicità. Koestler ha riferito che egli stesso venne sottoposto a "una pioggia di meteoriti di coincidenze" - come se fosse il fantasma di Kammerer a sogghignare verso di lui dicendo: «Te l'avevo detto!».[20]

Note

  1. ^ Malcolm Peaker, Edward Bles. Part 4. Cambridge: Olms and Paul Kammerer, su zoologyweblog.blogspot.com, 26 giugno 2020.
  2. ^ Alexander O.Vargas, Quirin Krabichler, Carlos Guerrero-Bosagna, An Epigenetic Perspective on the Midwife Toad Experiments of Paul Kammerer (1880-1926), 2017, DOI:10.1002/jez.b.22708.
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Schmuck
  4. ^ Noble, G. K. (1926).
  5. ^ a b Stein, Gordon. (1993).
  6. ^ Oldroyd, David Roger. (1980).
  7. ^ Sagarin, Edward. (1977).
  8. ^ Bowler, Peter J. (2003).
  9. ^ Koestler, Arthur. (1973).
  10. ^ MacBride, Ernest. (1929).
  11. ^ Fox, Harold Munro. (1923).
  12. ^ Gerschenowitz, Harry. (1983).
  13. ^ University 1938-1945
  14. ^ Aronson, Lester. (1975).
  15. ^ Gliboff, Sander (2005).
  16. ^ Pennisi, Elizabeth (4 September 2009).
  17. ^ Vargas, Alexander. (2009).
  18. ^ Gliboff, Sander AO (2009) "Did Paul Kammerer discover epigenetic inheritance?
  19. ^ Arthur Koestler, Le radici del caso, Roma, Astrolabio, 1972, p. 80.
  20. ^ Alister Hardy, Robert Harvie, Arthur Koestler. (1973).

Bibliografia

  • Aronson, Lester. (1975). The Case of The Case of the Midwife Toad. Behavior Genetics 5: 115-125.
  • Bateson, William. (1919). Dr. Kammerer's Testimony to the Inheritance of Acquired Characters. Nature 203: 344.
  • De Paoli, Marco, La tragica armonia. indagine filosofico-scientifica sulla genesi e l'evoluzione del vivente, Mimesis, 2014, pp. 447–468, ISBN 9788857522852
  • Gliboff, Sander. (2005). Paul Kammerer and the Art of Biological Transformation. Endeavour 29: 162–167.
  • Gliboff, Sander. (2006). The Case of Paul Kammerer: Evolution and Experimentation in the Early 20th Century. Journal of the History of Biology 39: 525-563.
  • Kammerer, Paul. (1926). Paul Kammerer's Letter to the Moscow Academy of Sciences. Science 64: 493-494.
  • Koestler, Arthur. (1971). The Case of the Midwife Toad. London: Hutchinson.
  • Lachman, E (March 1976). "Famous scientific hoaxes". The Journal of the Oklahoma State Medical Association 69 (3): 87–90. PMID 775032. 
  • Meinecke, G (September 1973). "[The Tragedy About Paul Kammerer. A Scientific Psychological Example]". Die Medizinische Welt 24 (38): 1462–6. PMID 4587964. 
  • Noble, G. K. (1926) Kammerer's Alytes. Nature 18: 209-210.
  • Sermonti, G (2000). "Epigenetic Heredity. In Praise of Paul Kammerer". Riv. Biol. 93 (1): 5–12. PMID 10901054. 
  • Svardal H. (2010). Can Epigenetics Solve the Case of the Midwife Toad?—A Comment on Vargas. Journal of Experimental Zoology 312: 667-678.
  • Wagner, G. P. (2009). Paul Kammerer's midwife toads: about the reliability of experiments and our ability to make sense of them. Journal of Experimental Zoology 312: 665-666.
  • Weissmann G. (2010). The Midwife Toad and Alma Mahler: Epigenetics or a Matter of Deception?. FASEB Journal 24: 2591-2595.
  • Zirkle, C. (1954). The Citation of Fraudulent Data. Science 120: 189-190.

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