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Le riviste accademiche sono classificate per prestigio, competenza e affidabilità di revisione secondo l'indice di [[impact factor]].
Le riviste accademiche sono classificate per prestigio, competenza e affidabilità di revisione secondo l'indice di [[impact factor]].
Nella terminologia anglofona, le pubblicazioni accademiche che non sono soggette a revisione paritaria prendono il nome di "'''''magazine'''''". Le più famose riviste accademiche, note anche al grande pubblico, sono [[Nature]] e [[Science]].
Nella terminologia anglofona, le pubblicazioni accademiche che non sono soggette a revisione paritaria prendono il nome di "'''''magazine'''''". Le più famose riviste accademiche, note anche al grande pubblico, sono [[Nature]] e [[Science]].

== ''Mega-journal'' ==
Il mega-journal è una rivista accademica sottoposta a [[revisione paritaria]] e accessibile in modalità [[open access]], caratterizzata dal un minore grado di selettività delle pubblicazioni e da un più vasto insieme di soggetti tematici coperti.<ref name=Beall>{{cite web|author=Jeffrey Beall|author-link=Jeffrey Beall|title=New Term: MOAMJ = Multidisciplinary Open Access Mega Journal |website=Scholarly Open Access |date=3 March 2013 |url=http://scholarlyoa.com/2013/03/05/new-term-moamj-multidisciplinary-open-access-mega-journal |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20140716114239/http://scholarlyoa.com/2013/03/05/new-term-moamj-multidisciplinary-open-access-mega-journal/ |archivedate=16 July 2014 |df= }}</ref><ref name=Bjork>{{cite book|author=Bo-Christer Björk|author2=David Solomon|last-author-amp=yes |title=Developing an Effective Market for Open Access Article Processing Charges |date=March 2014 |pages=69 pages. |publisher=[[Wellcome Trust]] |url=http://www.wellcome.ac.uk/stellent/groups/corporatesite/@policy_communications/documents/web_document/wtp055910.pdf |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20140602195247/http://www.wellcome.ac.uk/stellent/groups/corporatesite/%40policy_communications/documents/web_document/wtp055910.pdf |archivedate=2014-06-02 |df= }}</ref><ref name=Wiley>{{cite web|url=http://exchanges.wiley.com/blog/2012/02/14/wiley-open-access-update-january-2012/|title=Wiley}}</ref><ref name=Lboro>{{cite web|author=Claire Creaser|title= The rise of the mega-journal|date= 5 May 2014|website= School of Business and Economics Research Blog|publisher= Loughborough University|url=http://blog.lboro.ac.uk/sbe/centre-for-information-management/the-rise-of-the-mega-journal/}}</ref><ref name=BinfieldJapan>Peter Binfield, "PLoS ONE and the Rise of the Open Access MegaJournal", The 5th SPARC Japan Seminar 2011, National Institute of Informatics, The 5th SPARC Japan Seminar 2011 February 29, 2012 [http://www.nii.ac.jp/sparc/en/event/2011/pdf/20120229_doc3_binfield.pdf] [http://www.slideshare.net/PBinfield/ssp-presentation4]</ref><ref name=Norman>{{cite web|url=http://occamstypewriter.org/trading-knowledge/2012/07/09/megajournals/|author= Frank Norman|title= Megajournals|date= 9 July 2012|website= Trading Knowledge|publisher=Frank Norman}}</ref> [[Plos One]] è stato il pioniere di questo genere, che si caratterizza storicamente per un [[modello di business]] particolarmente lucrativo, presto emulato da altri editori.

I mega-journal presentano un processo di revisione più celere e snello, a fronte di una compartecipazione degli autori agli oneri di tale revisione mediante le cosidette ''article processing charges'' (APC). Tale aspetto monetario, non necessariamente limitato alal cipertura dei costi, condiziona l'indipendenza e l'autorevolezza scientifica del processo di revisione paritaria. Le case editrici:
* selezionano i testi in base alla loro apparente correttezza formale e validità tecnica piuttosto che alla loro importanza scientifica<ref name=Binfield>{{cite book|author=Peter Binfield|title= Novel Scholarly Journal Concepts|date= 19 January 2014| doi=10.1007/978-3-319-00026-8_10|journal=Opening Science|pages= 155–163|editor=Sönke Bartling|editor2=Sascha Friesike|url= http://book.openingscience.org/tools/novel_scholarly_journal_concepts.html|isbn= 978-3-319-00025-1}}</ref><ref name=Norman>{{cite web|url=http://occamstypewriter.org/trading-knowledge/2012/07/09/megajournals/|author= Frank Norman|title= Megajournals|date= 9 July 2012|website= Trading Knowledge|publisher=Frank Norman}}</ref>;
* sono genericamente composte da editori accademici piuttosto che da un comitato scientifico editoriale di professionisti del mondo accademico;
* spesso ricorrono a soluzioni grafiche a valore aggiunto e ad immagine rilasciate con licenza [[Creative Commons]].<ref name=":0">{{Cite journal|last=Björk|first=Bo-Christer|title=Have the "mega-journals" reached the limits to growth?|journal=PeerJ|volume=3|doi=10.7717/peerj.981|pmc=4451030|pmid=26038735|page=e981|date=2015-05-26}}</ref>

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Non sono più utili come strumenti di scambio fra colleghi in un particolare campo (o sottocampo) della ricerca, come invece accadeva con le riviste accademiche tradizionali.<ref>{{cite journal|last=Beall|first=Jeffrey |year=2013|title= The Open-Access Movement is Not Really about Open Access|journal= TripleC|volume=11|number=2|pages=589–597|url=http://www.triple-c.at/index.php/tripleC/article/view/525|doi=10.31269/triplec.v11i2.525 }}</ref> Per il futuro, è stato previsto una concentrazione del numero di titoli pubblicati in un numero via via più ristretto di macroriviste accademiche<ref>Hayahiko Ozono, Okayama University, Participants' Report on The 5th SPARC Japan Seminar 2011. “Burgeoning Open Access MegaJournals”. National Institute of Informatics. [http://www.nii.ac.jp/sparc/en/publications/newsletter/13/topics2.html]</ref>{{cn|data=1 settmebre 2019}}<!---Dato di interesse, ma una riusorsa è una insufficiente.--->, intensificando la tendenza alla concentrazione dei centri di produzione, diffusione e fruizione della conoscenza umanistica e scientifica.

== Note ==
<references />


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 23:36, 1 set 2019

Riviste accademiche soggette a revisione paritaria

Nell'editoria accademica, una rivista accademica è un periodico in cui vengono pubblicati contributi tecnico-scientifici di scienziati ed esperti di una disciplina accademica previa revisione paritaria (in inglese, peer review). Assieme ai testi dedicati alla divulgazione scientifica fanno parte della cosiddetta comunicazione scientifica da parte della comunità scientifica.

Le riviste accademiche servono come forum per l'introduzione e la presentazione di nuove ricerche, così come per la critica di ricerche esistenti. Il contenuto delle riviste prende tipicamente la forma di articoli che presentano ricerche originali, rassegne o recensioni di libri.

Le riviste accademiche sono classificate per prestigio, competenza e affidabilità di revisione secondo l'indice di impact factor. Nella terminologia anglofona, le pubblicazioni accademiche che non sono soggette a revisione paritaria prendono il nome di "magazine". Le più famose riviste accademiche, note anche al grande pubblico, sono Nature e Science.

Mega-journal

Il mega-journal è una rivista accademica sottoposta a revisione paritaria e accessibile in modalità open access, caratterizzata dal un minore grado di selettività delle pubblicazioni e da un più vasto insieme di soggetti tematici coperti.[1][2][3][4][5][6] Plos One è stato il pioniere di questo genere, che si caratterizza storicamente per un modello di business particolarmente lucrativo, presto emulato da altri editori.

I mega-journal presentano un processo di revisione più celere e snello, a fronte di una compartecipazione degli autori agli oneri di tale revisione mediante le cosidette article processing charges (APC). Tale aspetto monetario, non necessariamente limitato alal cipertura dei costi, condiziona l'indipendenza e l'autorevolezza scientifica del processo di revisione paritaria. Le case editrici:

  • selezionano i testi in base alla loro apparente correttezza formale e validità tecnica piuttosto che alla loro importanza scientifica[7][6];
  • sono genericamente composte da editori accademici piuttosto che da un comitato scientifico editoriale di professionisti del mondo accademico;
  • spesso ricorrono a soluzioni grafiche a valore aggiunto e ad immagine rilasciate con licenza Creative Commons.[8]

Queste "macroriviste accademiche" hanno iniziato a rivoluzionare il processo di revisione paritario[9], tuttavia demotivando i protaginisti che dovrebbero influenzare il loro ambito di ricerca ed esporsi sui più aggiornati sviluppi dello stato dell'arte, senza poter vantare in cambio nel propri Curriculum Vitae di aver dedicato tempo e impegno al servizio di un nome prestigioso dell'editoria accademica.[10]

Non sono più utili come strumenti di scambio fra colleghi in un particolare campo (o sottocampo) della ricerca, come invece accadeva con le riviste accademiche tradizionali.[11] Per il futuro, è stato previsto una concentrazione del numero di titoli pubblicati in un numero via via più ristretto di macroriviste accademiche[12][senza fonte], intensificando la tendenza alla concentrazione dei centri di produzione, diffusione e fruizione della conoscenza umanistica e scientifica.

Note

  1. ^ Jeffrey Beall, New Term: MOAMJ = Multidisciplinary Open Access Mega Journal, su scholarlyoa.com, 3 March 2013 (archiviato dall'url originale il 16 July 2014).
  2. ^ Bo-Christer Björk, Developing an Effective Market for Open Access Article Processing Charges (PDF), Wellcome Trust, March 2014, pp. 69 pages..
  3. ^ Wiley, su exchanges.wiley.com.
  4. ^ Claire Creaser, The rise of the mega-journal, su blog.lboro.ac.uk, Loughborough University, 5 May 2014.
  5. ^ Peter Binfield, "PLoS ONE and the Rise of the Open Access MegaJournal", The 5th SPARC Japan Seminar 2011, National Institute of Informatics, The 5th SPARC Japan Seminar 2011 February 29, 2012 [1] [2]
  6. ^ a b Frank Norman, Megajournals, su occamstypewriter.org, Frank Norman, 9 July 2012.
  7. ^ Peter Binfield, Novel Scholarly Journal Concepts, a cura di Sönke Bartling, 19 January 2014, pp. 155–163, DOI:10.1007/978-3-319-00026-8_10, ISBN 978-3-319-00025-1.
  8. ^ Bo-Christer Björk, Have the "mega-journals" reached the limits to growth?, in PeerJ, vol. 3, 26 maggio 2015, DOI:10.7717/peerj.981.
  9. ^ A survey of authors publishing in four megajournals, in PeerJ, vol. 2, 2014, pp. e365, DOI:10.7717/peerj.365.
  10. ^ Open Access, Megajournals, and MOOCs: On the Political Economy of Academic Unbundling, in SAGE Open, vol. 3, n. 4, 2013, p. 215824401350727, DOI:10.1177/2158244013507271.
  11. ^ Jeffrey Beall, The Open-Access Movement is Not Really about Open Access, in TripleC, vol. 11, 2013, pp. 589–597, DOI:10.31269/triplec.v11i2.525.
  12. ^ Hayahiko Ozono, Okayama University, Participants' Report on The 5th SPARC Japan Seminar 2011. “Burgeoning Open Access MegaJournals”. National Institute of Informatics. [3]

Voci correlate

Collegamenti esterni

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