Wedding planner

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Wedding planner in Cile

L'organizzatore di matrimoni, anche denominato con l'espressione inglese wedding planner, è una figura professionale che presta alle coppie in procinto di sposarsi qualche genere di consulenza rispetto all'organizzazione del giorno delle nozze. Questo genere di attività si è stabilmente affermata negli Stati Uniti d'America e in altre nazioni occidentali.

La figura professionale[modifica | modifica wikitesto]

Dalle parole inglesi wedding, ossia «matrimonio», e planner ossia «pianificatore», si definisce già, almeno in parte, la figura professionale dell'organizzatore di matrimoni: una persona che si occupa di pianificare, personalizzare e amministrare il matrimonio di una coppia, in base alle loro richieste.[1]

Preparazione della tavola a un ricevimento. In foto, Giorgia Fantin Borghi.[2]

L'attività di wedding planner è progressivamente sempre meno legata al sesso dei festeggiati: nei paesi dove è possibile anche solo un'unione civile infatti queste cerimonie possono essere pianificate come quelle dei matrimoni.[3]

Il ruolo dell'organizzatore di matrimoni è principalmente quello di sollevare la coppia dalle preoccupazioni dovute alla complessità dei problemi organizzativi o, talvolta, all'inesperienza dei futuri sposi, riducendo allo stesso tempo i rischi di vere e proprie situazioni di stress.[1]

Nella cultura internazionale l'organizzatore di matrimoni si occupa potenzialmente di tutti gli aspetti relativi all'organizzazione del matrimonio. Il wedding planner segue la coppia (o le famiglie degli sposi) dal principio fino al termine, e a volte anche oltre, la cerimonia e il ricevimento del matrimonio. Il livello di coinvolgimento può variare a livello logistico dagli aspetti chiave fino a quello di «direttore artistico» della cerimonia e del ricevimento[4] (incluso lo stile dello staff[5]).

Grazie alla sua migliore conoscenza del mercato, incluse le fasce di prezzo, il wedding planner offre, fra gli aspetti chiave, consulenza e coordinamento per l'individuazione, la scelta e la formalizzazione dei contratti con i fornitori di servizi, fra cui ad esempio ambientazione, addobbi floreali, noleggio di autovetture di rappresentanza, servizi fotografici, catering e cake design.[6][7][8]

In alcuni mercati esiste nello staff la figura specifica di wedding designer, cioè una persona che si occupa degli aspetti grafici, artistici e estetici più che di quelli logistici generali.[9][10]

Nel caso specifico del destination wedding planner, ossia di colui che si occupa di gestire l'evento in una località o nazione diversa e lontana da quella di residenza delle coppie, il lavoro include anche ulteriori aspetti logisitici e burocratici[11] e l'attività professionale incaricata può avere sede sia nel paese di origine che in quello scelto per l'evento.[12]

I wedding planner di alta gamma gestiscono eventi il cui budget supera i milioni di dollari, e non infrequentemente di rilievo mediatico o mondano. In queste situazioni, la fiducia reciproca e la reputazione di entrambe le parti sono ritenuti fondamentali.[12]

Il mercato[modifica | modifica wikitesto]

Negli Stati Uniti il Bureau of Labor Statistics ha indicato il settore dell'organizzazione di eventi in netta crescita nel periodo precedente alla pandemia di COVID-19.[13][14]

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia il fenomeno dei matrimoni di stranieri si è sviluppato a partire dalla fine degli anni '80. La prima società di wedding planning è stata Regency che dalla sua sede di Tokyo nel 1987 per prima ha iniziato a portare in Italia coppie di sposi da tutto il mondo.[senza fonte][6]. Il 18 Aprile 1992 ebbe luogo il primo matrimonio giapponese in Italia, a Firenze, progettato ed organizzato da Eiji Horiuchi, un evento che fu inquadrato come un volano interessante di promozione turistica in una città in cui il 20% dei matrimoni all'epoca vedeva protagonisti cittadini stranieri.[15]

Il mercato da allora si è sviluppato enormemente e oggi l'Italia è una delle mete più ambite nel mondo per i matrimoni di cittadini stranieri (destination wedding), soprattutto da paesi anglofoni.[16] Di particolare impatto nel pubblico statunitense è stato il matrimonio a Firenze di Kim Kardashian e Kanye West nel 2014.[17]

Il mercato interno si è invece sviluppato più tardi rispetto ad altri paesi, partendo da grandi città come la zona di Milano che già ha inizio degli anni 2000 mostravano su questo tema un interesse dei consumatori più solido e radicato rispetto al resto del paese[18]

Il settore dell'organizzazione dei matrimoni e delle imprese collegate (aziende di sartoria, ristorazione, florovivaismo, noleggio, video e foto) aveva raggiunto nel 2019 un giro di affari in Italia di circa 15 miliardi di euro.[11] Il mercato italiano include anche San Marino.[6]

La crisi con la pandemia di COVID-19[modifica | modifica wikitesto]

Con l'emergenza pandemica del COVID-19 la figura del wedding planner ha subito una crisi, e le cerimonie che si sono svolte nel 2020 si sono dovute adattare in vari paesi anche alle norme igieniche più severe.[19][20][21]

L'anno seguente in paesi come Italia o Francia la crisi del settore si è protratta nei mesi primaverili a causa dell'incertezza delle misure e della lentezza delle riaperture.[22][23]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

I migliori organizzatori di matrimoni mondiali vengono premiati ogni anno in una categoria apposita all'interno degli International Bridal Awards organizzati dalla rivista Elle, giunta nel 2020 alla quarta edizione.[24]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Frank Matthée, uno dei wedding planner più famosi in Germania

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Malcovati, p. 20.
  2. ^ Giovanni Battista Sparacio, Wedding planner: intervista esclusiva alle cinque top organizzatrici di matrimoni interpreti di spettacolari e speciali set nuziali, in Elle, 2 febbraio 2015. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  3. ^ a b (DE) Katrin Derler, "Wie ein zweites Coming-out", in Süddeutsche Zeitung, 13 maggio 2013.
  4. ^ (EN) Meg Keene, WHO IS GOING TO PLAN AND RUN THIS THING?, in A Practical Wedding Planner: A Step-by-Step Guide to Creating the Wedding You Want with the Budget You've Got (without Losing Your Mind in the Process, Hachette UK, ISBN 9780738218434.
  5. ^ Fabiola Ballarini, Come si vestono le wedding planner il giorno del matrimonio?, in Elle, 2 novembre 2022. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  6. ^ a b c San Marino capitale dei matrimoni con “Master Wedding Planner” di San Marino, in San Marino RTV, 9 ottobre 2019. URL consultato il 6 maggio 2021..
  7. ^ Malcovati, pp. 93-94.
  8. ^ Barretta, 4. Come crearsi il proprio patrimonio professionale.
  9. ^ Elisa Mocci, WEDDING STAFF - la guida alla nuova figura professionale dietro le quinte dei matrimoni d'eccellenza, 2016, pp. 12-13. URL consultato il 30 gennaio 2024..
  10. ^ Barretta, Wedding Designer.
  11. ^ a b Simone Fanti, Professione Wedding planner, arriva “la certificazione” e il master. Ecco i più cercati dalle star, in Io Donna, 7 agosto 2020. URL consultato il 22 gennaio 2021.
  12. ^ a b (EN) Francesca Street, They plan destination weddings for the rich and famous. Here are their secrets, CNN, 9 agosto 2023. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  13. ^ Thinking of Starting a Wedding Planning Business? 6 Things to Keep in Mind, su bls.gov, Bureau of Labor Statistics. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  14. ^ Charles Tran, Meeting, Convention, and Event Planners, Huffington Post, 16 febbraio. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  15. ^ Antonio Madia, COPPIE GIAPPONESI IN FILA PER SPOSARSI A FIRENZE, La Repubblica, 18 aprile 1992.
  16. ^ Barretta, p. 139.
  17. ^ a b (EN) Sara Kitnick e Lindsey Sirera, 5 Things You Need to Know When Planning an Italian Wedding, E!, 10 giugno 2014. URL consultato il 6 maggio 2021.
  18. ^ Malcovati, p. 19.
  19. ^ L’industria del Wedding insieme per ripartire in sicurezza, ANSA, 11 gennaio 2021. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  20. ^ Giovanni Battista Sparacio, Matrimoni da ri-fare o di come post coronavirus anche sposarsi non sia più lo stesso (eppure bellissimo), in Elle, 29 giugno 2020. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  21. ^ (EN) The Brides Best Wedding Planners in America, Brides, 21 dicembre 2020. URL consultato l'8 maggio 2021.
  22. ^ a b Giovanni Battista Sparacio, Matrimoni cancellati o ancora rimandati. Enzo Miccio denuncia questa insostenibile incertezza per il settore wedding, in Elle, 20 aprile 2021. URL consultato il 21 aprile 2021..
  23. ^ (FR) Agnès Leclair, Les mariages de nouveau menacés par la crise sanitaire, Le Figaro, 24 marzo 2021. URL consultato il 10 maggio 2021.
  24. ^ Giovanni Battista Sparacio, I vincitori della quarta edizione degli Elle International Bridal Awards sono qui, in Elle, 21 settembre 2020. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  25. ^ (EN) Paula Marantz Cohen, What Have Clothes Got to Do with It? Romantic Comedy and the Female Gaze, in Southwest Review, vol. 95, n. 1/2, Southern Methodist University, 2010, pp. 78-88.
  26. ^ Francis X. Rocca, In Search of Happily Ever After, su wsj.com, 20 maggio 2011.
  27. ^ Marnie Hunter, Hit the road to cut wedding stress, su edition.cnn.com, 5 maggio 2006.
  28. ^ (EN) The Wedding Planner, in Poetry, vol. 209, n. 5, febbraio 2017, p. 463.
  29. ^ Roberta Cecchi, Enzo Miccio, chi è il wedding planner super agguerrito di Pechino Express che punta alla vittoria insieme a Caro, in Cosmopolitan, 31 marzo 2020. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  30. ^ Corinna Siebert, Mit Tempo in die modernen Zeite, in Unheilig: Der Graf - Geboren um zu singen. Die inoffizielle Biografie, HEEL Verlag, 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]