Zamia

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Zamia
Zamia furfuracea
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Cycadophyta
Classe Cycadopsida
Ordine Cycadales
Famiglia Zamiaceae
Genere Zamia
Miq.

Zamia Miq. è un genere di cicadi della famiglia delle Zamiaceae, comprendendente circa 70 specie native di America del nord, America Centrale e America del Sud.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Foglie di Z. furfuracea

Le specie di Zamia si presentano come cespugli con caratteristiche intermedie tra le palme e le felci.

Hanno fusti tozzi, in talune specie sotterranei. Esiste anche una specie epifita, la Z. pseudoparasitica, che cresce sui rami degli alberi.

Le foglie sono coriacee, dall'aspetto lucido e ceroso, pennate e disposte a spirale. Mancano di una venatura centrale ma presentano venature multiple e ramificate. Si pensa che si tratti di un tipo di venatura primitivo, comune ad alcune specie di felci, nonché al Ginkgo biloba. A differenza di altre cicadi manca la differenziazione delle foglie basali in spine. La Z. variegata è l'unica cicade con foglie multicolori (verdi con screziature gialle).

Sono piante dioiche con coni maschili oblunghi e coni femminili ovoidali, dotati di stelo o sessili.

I semi oblunghi o ellissoidali, possono essere rossi, gialli, arancio o raramente bianchi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è tipico nel Nuovo Mondo con una distribuzione che va dalla Georgia sino alla Bolivia.

Vivono in una vasta gamma di habitat, dalla savana alla prateria, dalle macchie arbustive al sottobosco delle foreste tropicali. La maggior parte delle specie predilige zone calde e umide, ma nonostante ciò molte specie si adattano anche alle zone temperate preferendo sempre esposizioni parzialmente ombreggiate e terreni ben drenati. Tollerano comunque male il freddo.

Oltre la metà delle specie di Zamia è classificata come specie in pericolo, per lo più per la distruzione degli habitat originari.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Comprende le seguenti specie:[1][2]

Le due specie attribuite in passato al genere Chigua (C. restrepoi e C. bernalii), entrambe endemiche della Colombia, sono oggi considerate come un'unica entità, attribuita al genere Zamia (Z.restrepoi).[3]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

  • Le diverse specie del genere Zamia sono spesso coltivate per scopo ornamentale e paesaggistico.
  • Nell'Ottocento l'amido di molte specie di Zamia era estratto a livello industriale per essere utilizzato come appretto da bucato.
  • Le popolazioni Seminole della Florida utilizzavano l'amido della Z. integrifolia come alimento.
  • La Z. lacandona rappresenta tuttora l'elemento principale della dieta degli indigeni della omonima foresta messicana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Haynes, J.L. 2012. World List of Cycads: A Historical Review Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.. IUCN/SSC Cycad Specialist Group.
  2. ^ (EN) Zamia, in The Plant List. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  3. ^ Lindstrom A.J, Typification of some species names in Zamia L. (Zamiaceae), with an assessment of the status of Chigua D. Stev., in Taxon 2009; 58(1): 265-270. URL consultato il 4 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • The Cycad Pages: Genus Zamia, su plantnet.rbgsyd.nsw.gov.au. URL consultato il 9 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2015).
  • Zamia, by Ada Welsch, su lsvl.la.asu.edu. URL consultato il 12 febbraio 2006 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2005).
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