Wikipedia:Oracolo/Archivio/Giugno 2011 (2/2)

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Legami tra distribuzioni di probabilità[modifica wikitesto]

Ciao grande Oracolo, sto studiando statistica all'università, e spesso mi trovo ad avere a che fare con distribuzioni di probabilità ricavate in qualche modo da altre distribuzioni. Per esempio la Chi Quadrato che è derivata dalla normale, la Gamma legata ancora alla Chi Quadrato o la Poissoniana che approssima la Binomiale. Visto che c'è molta confusione in me, ti chiedo: esistono una pagina o una tabella che riassumono tutti i legami tra le varie distribuzioni di probabilità? Il massimo che ho trovato finora è Relationships among probability distributions che è uno stub...--Sumail (msg) 14:55, 16 giu 2011 (CEST)[rispondi]

mai riuscito a trovarle, mi spiace. -- .mau. ✉ 10:41, 17 giu 2011 (CEST)[rispondi]
;_; --Sumail (msg) 11:07, 21 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Fucili d'assalto[modifica wikitesto]

Nella pagina dell'FN Scar si parlava di un test americano consistente nello sparare 6000 colpi in territorio sabbioso. Dove posso trovare altre informazioni a riguardo? --93.38.223.80 (msg) 10:39, 17 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Se sai l'inglese, ecco QUI--Keltorrics 10:48, 17 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Cerco il nome di una fontana in Vaticano[modifica wikitesto]

fountain next to the Pinacoteca vaticana

Ciao a tutti. At the German "Oracolo" we are searching for the name of one fountain located in the Giardino Quadrato (Giardini Vaticani). It's the fountain next to the Pinacoteca vaticana (see picture) and is located at 41°54′19.32″N 12°27′10.23″E / 41.905367°N 12.452843°E41.905367; 12.452843. Does this fountain have a name? Grazie mille e tanti saluti di Germania. --Thgoiter (msg) 15:11, 17 giu 2011 (CEST)[rispondi]

According to this [1] (p. 343) the only "name" of ths fountain is "L. 190", i.e. the catalogue number... But if you wish you can call it "Anneliese" ("Fontana" is feminine in Italian) or as you like best ;-) --149.132.190.119 (msg) 11:55, 20 giu 2011 (CEST)[rispondi]
In attesa dell'uscita di tutti e tre i volumi sulle cento fontane vaticane e ammesso che abbia un nome, provvisoriamente si potrebbe chiamarla la Fontana dell'Oracolo :). --Paola Michelangeli (msg) 12:13, 20 giu 2011 (CEST)[rispondi]
@Thgoiter: please notice that Fontana dell'Oracolo (Wikipedia Oracle's Fountain) is just a joke between us, and that it's NOT the official name of the fountain. :P --151.75.12.210 (msg) 13:11, 23 giu 2011 (CEST)[rispondi]
I believe he already got it... Anyway, good idea specifying ;-) --Dry Martini confidati col barista 13:54, 23 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Grazie, thanks a lot! --Thgoiter (msg) 21:33, 23 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Componente elettronico, definizione[modifica wikitesto]

Sulle voci di wikipeida "Die (elettronica)" e "Circuito integrato" ci sono due definizioni in disaccordo su "Componente elettronico".

Più precisamente in "circuito integrato" si dice in prima riga (riassumo la parte di interesse): In elettronica un circuito integrato è un circuito elettronico miniaturizzato in modo tale da presentarsi come singolo componente elettronico. Ovvero il circuito integrato sarebbe il chip.

Invece in "Die (elettronica)" si legge sempre in prima riga: Il die sigillato nel suo contenitore forma un componente elettronico.

Si giunge quindi a una contraddizione infatti da una parte si legge che il chip è il circuito integrato e dall'altra parte si afferma che il die (cioè il chip) + il package formano il componente elettronico (non solo il chip). Quale delle due "dice" il vero??.

Grazie--80.104.0.141 (msg) 17:57, 17 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Direi che sono entrambe vere. Qualsiasi superficie chiusa e orientabile con dei cavi che la attraversano può essere visto come un componente elettronico. Per esempio il transistor è un componente elettronico, ma anche l'OpAmp, che internamente è composto da transistor, è un componente elettronico. Allo stesso modo, un chip contenente numerosi transistor è, da fuori, un componente elettronico, così come l'insieme die + package.--Sumail (msg) 18:08, 18 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Ok grazie quindi il die è un componente elettronico ma anche lo stesso die + il package è un componente elettronico. Credevo che il componente elettronico fosse il solo die dato che è lui a funzionare attivamente, il package è solo il contenitore. Grazie ancora --80.104.0.120 (msg)

Built-in, usb e line in[modifica wikitesto]

C'è un programma che prevede l'utilizzo di una cuffia con microfono che mi chiede ste 3 cose: io sospetto che buit-in sia il microfono del pc, usb sia quello esterno (anche se tecnicamente si collega con i 2 spinotti non con l'adfattatore usb, chiedo conferma) e line-in n'altra roba non identificata. Qualcuno potrebbe confermare grazie?--Seics (non sarebbe il caso di ...?) 19:08, 18 giu 2011 (CEST)[rispondi]

In effetti, built-in sembrerebbe indicare un microfono integrato nel computer... mentre "line in" dovrebbe essere uno spinotto jack (solitamente blu, credo), alternativo allo spinotto solitamente dedicato al microfono (solitamente rosa, mi pare), teoricamente pensato per collegare fonti esterne tipo impianti stereo, ma al quale puoi collegare anche un microfono senza problemi. Comunque, oltre alle impostazioni del programma, controlla anche le opzioni di registrazione di Windows... Ciao! --Gig (Interfacciami) 19:27, 18 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Grazie inossidabile Gig.--Seics (non sarebbe il caso di ...?) 15:01, 20 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Se il programma rileva una fonte audio USB, potrebbe essere quella proveniente da una webcam connessa al computer (alcune webcam hanno anche un piccolo microfono). La principale differenza tra ingresso line-in (presa azzurra) e ingresso mic (presa rosa) è che quest'ultimo è amplificato (generalmente un microfono non è preamilificato di suo e ha bisogno di una piccola "spinta"). Collegando un microfono nell'ingresso line-in si otterrà quindi un volume troppo basso, viceversa collegare un impianto hi-fi all'ingresso mic comporterà un segnale distorto e in casi estremi anche un danneggiamento della circuiteria associata all'ingresso stesso. -- Lepido (msg) 08:40, 21 giu 2011 (CEST)[rispondi]
In estrema linea di massima, "Line-In" dovrebbe essere un ingresso a bassa impedenza compatibile con sorgenti capaci di generare segnali dell'ordine di 1 Vpp. L'ingresso "Mic", invece, alta impedenza e segnali di basso livello, quali sono i microfoni a condensatore. Il condizionale è però d'obbligo. --CavalloRazzo (talk) 10:20, 23 giu 2011 (CEST)[rispondi]
A grandi linee lo rispettano, dai, comunque bisognerebbe capire con cosa si ha a che fare, ad esempio i portatili hanno molto spesso un microfono integrato ed un semplice line-in, us potrebbe riferirsi a tutta una gamma di periferiche che a vario titolo hanno un'interfaccia audio. --Vito (msg) 14:45, 26 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Caro oracolo,volevo sapere se conosci un sito per allennarsi sulle prove invalsi 2011. Spero tu possa rispondermi il prima possibile ti ringrazio.

Lo trovi già nella prima pagina dei risultati della ricerca. --Pracchia 78 (scrivi qui) 17:14, 20 giu 2011 (CEST)[rispondi]

impianti fotovoltaici[modifica wikitesto]

c'è una corrispondenza tra kw e kwp? se utilizzo una generatore termico avente un assorbimento di 5,57 kw, volendolo alimentare con impianto fotovoltaico, 5,57 kw a quanti kwp corrispondono? GRazie

--151.45.62.151 (msg) 08:05, 21 giu 2011 (CEST)[rispondi]

In attesa dell'arrivo di qualcuno bravo, accontentati di una risposta "a spanne" derivata dalla semplice lettura delle voci Chilowatt e Chilowatt picco. I kWp sono la potenza teorica massima generata/richiesta in situazioni estreme, di picco, mentre i kW potrebbero essere considerati come potenza "a regime". Questo significa che per alimentare il tuo generatore termico che richiede 5,57 kW per il suo funzionamento, 5,57 kWp non sono sufficienti. -- Lepido (msg) 08:28, 21 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Diciamo che i kWp si riferiscono ad una condizione abbastanza fortunata (temperatura non alta, buon sole e allo zenit rispetto al pannello etc), in ogni caso tu sarai ovviamente allacciato alla rete elettrica perciò quello che ti interessa, piuttosto che il poter soddisfare il picco massimo di consumo, è produrre abbastanza energia da avere un vantaggio economico, in tal caso dovrai considerare quindi quanto il tuo generatore rimane acceso (è piccino, quindi rischia di rimanere acceso a lungo), per fare un esempio pratico, supponiamo che il generatore rimanga acceso per 12 ore al giorno, dovrai produrre almeno 66kWh, supponendo (ad esempio) 8 ore al giorno di produzione da fotovoltaico avrai bisogno di 8,25 kW di potenza media, che potrebbero corrispondere, ad esempio, a 12kWp (e qui ci vogliono bei soldini), a quel punto potresti aver un maggior ritorno salendo pure un po' di più come potenza ma questo è un altro discorso, tutto questo per dirti che non esiste una corrispondenza "costante" fra kW e kWp, dipende da un gran numero di fattori quali irraggiamento medio, fattore di potenza degli inverter, etc. Piuttosto, se la tua esigenza principale è il riscaldamento, hai preso in considerazione l'idea di dotarti di qualche pannello termico? Specie se il tuo generatore accetta in ingresso acqua pre-riscaldata (cioè i pannelli termici forniranno il possibile, al resto ci penserà il generatore). --Vito (msg) 14:59, 26 giu 2011 (CEST)[rispondi]
La risposta non è così semplice e immediata. Sono un consulente tecnico fotovoltaico, per cui se vuoi posso svolgerti una consulenza gratuita approfondita, basta che mi invii la tua email o il tuo numero di telefono a questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:InviaEMail/Aushulz. A presto. --Aushulz (msg) 15:34, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Cosa vuol dire sinopolmonare?[modifica wikitesto]

Cosa si intende per infezione sinopolmonare (sinopulmonary in inglese) ? L'argomento è infezioni batteriche delle via aeree. Grazie mille


--164.132.70.211 (msg) 09:33, 23 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Boh? Prova a fare una ricerca così, così o così... --Gig (Interfacciami) 09:55, 23 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Che riguarda i seni paranasali e i polmoni. --LuigiPetrella (msg) 19:01, 24 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Entrare in un'università se cacciato dalla Normale[modifica wikitesto]

Se uno studente riesce ad entrare alla Normale di Pisa ma poi viene cacciato (per esempio per non essere riuscito a mantenere la media del 27) può subito iscriversi ad un'altra università o deve aspettare l'anno scolastico seguente? Scusate ma non sono molto informato sull'argomento e su internet non ho trovato niente a riguardo.

--82.55.195.225 (msg) 02:36, 24 giu 2011 (CEST)[rispondi]

La Normale di Pisa è una scuola di perfezionamento che prevede dei corsi all'interno della sua struttura; tuttavia quelli che sono riusciti ad entrarvi devono comunque seguire i corsi e dare gli esami dell'università di Pisa. Se non riesci a mantenere la media del 27 o prendi un voto sotto il 24 (questa è l'unica altra regola, credo), non puoi più frequentare la Normale ma puoi benissimo laurearti nel corso dell'ateneo pisano che hai scelto; penso poi che tu debba fare poi una tesina all'anno (per il Sant'Anna è così, credo anche per la Normale). Al termine degli studi, la Normale, così come il Sant'Anna, rilascia solo un diploma che attesta la esperienza in quella scuola di perfezionamento. Narayan89 (universitario pisano e con esperienze sant'annine in famiglia ^^) 02:48, 24 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Confermo: gli studenti di Normale e Sant'Anna sono contemporaneamente immatricolati anche presso l'Università degli Studi di Pisa, nei confronti della quale l'appartenenza alla Scuola non fa differenza alcuna. Conclusosi il rapporto con la Scuola, pertanto, lo studente può proseguire i propri studi presso l'Università di Pisa o decidere eventualmente di chiedere il trasferimento ad altra sede universitaria secondo i tempi e le modalità validi per qualsiasi altro studente (per Pisa dovrebbe valere quanto si trova in http://www.unipi.it/studenti/segreterie/iscrizioni/trasferime/trasferimenti.htm_cvt.htm per l'a.a. 2010/11). -- Rojelio (dimmi tutto) 18:07, 24 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Ultimo dubbio: il corso alla Normale è "gratuito" (dicono così ma chiedono comunque 250 euro all'anno allo studente, che non è tantissimo effettivamente), ma se accettati lì si deve comunque pagare la retta universitaria all'Unipi, giusto?--82.51.143.117 (msg) 13:23, 26 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Non credo, almeno per quanto riguarda il Sant'Anna i benefici sono appunto il vitto, l'alloggio e l'esclusione dal pagamento delle tasse universitarie (che appunto le paga il Sant'Anna). Credo, considerate le numerose analogie tra i due enti, che anche frequentando la Normale lo studente sia esente dalla retta universitaria. Narayan89 14:30, 26 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Fuori crono. Occhio che ti sbagli con la Normale: i santannini le tasse universitarie le pagano personalmente (ferme restando ovviamente le eventuali riduzioni per reddito/merito previste dal DSU per tutti gli studenti della unipi). -- Rojelio (dimmi tutto) 18:51, 27 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Però sembrerebbe strano e "ingiusto" cheuno studente che viene cacciato dalla Normale dopo - per esempio - un mese per aver preso un voto minore al minimo consentito non debba comunque pagare le rette universitarie dell'Università di Pisa. Altrimenti basterebbe passare il test d'ammissione (cosa però non semplice) ed almeno per un anno si potrebbe frequentare l'Unipi a sbafo!--82.55.192.110 (msg) 00:58, 27 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Non parlo per esperienza personale, ma considerando appunto la selezione per essere ammessi alla SNS mi sembra un evento piuttosto improbabile che dopo un mese uno studente venga "cacciato" per aver preso un voto troppo basso in un esame. Tra l'altro, negli esami universitari uno può ritirarsi senza che il voto sia segnato sul libretto, se ha motivo di prevedere che il voto sarà basso, e poi ripetere l'esame in una sessione successiva. Non ho mai sentito, però, che gli studenti interessati a entrare alla Normale (e con chances ragionevoli di riuscirci) si pongano questo genere di domande prima di sostenere la prova. --Guido (msg) 10:29, 27 giu 2011 (CEST)[rispondi]
(f.c.) Le condizioni delle borse INDAM sono praticamente le stesse, e conosco una ragazza che nel primo appello del primo esame del primo anno ha registrato un 23... Ha usufruto della borsa per tutto il primo anno e la borsa ovviamente non le è stata rinnovata per l'anno successivo.--Sandro_bt (scrivimi) 18:14, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Mah, casi eccezionali sono sempre possibili, ma credo che ci siano - su scala nazionale - più borse INdAM che posti nella classe di scienze alla Normale (specie tenendo conto che le borse INdAM sono solo per studenti di matematica), e se questo è vero allora la selezione risulta meno stringente. Inoltre le borse INdAM (se parliamo di quelle per la laurea triennale) sono erogate in ciascuna sede, ossia non costringono a trasferirsi a Pisa: insomma, lo studente quadratico medio che vince una borsa INdAM è uno studente bravo, ma non altrettanto motivato e determinato di uno che entra alla Normale. Per non dire del fatto che uno può prendere un 23 in un esame anche per un infortunio (o un errore di valutazione da parte del docente)... --Guido (msg) 19:05, 29 giu 2011 (CEST) PS Ma perché la studentessa in questione si è presa il 23 invece di rifiutarlo? Ha litigato col professore? O è andata avanti così anche negli altri esami?[rispondi]
Sì, le borse INDAM dovrebbero essere 40 a livello nazionale ed effettivamente è più facile prondere quelle che vincere un psoto alla Normale (anche se c'è da dire che ultimamente tra Galileiana, Sant'Anna e Normale e forse qualche altra i posti inziano ad aumentare). In ogni caso anche gli studenti superbravi qualche volta prendono qualche sbandata (ma solitamente rifanno l'esame), la cosa che mi pareva curiosa era appunto che questa studentessa avesse registrato subito l'esame e andando a memoria mi pare prorpio che alla fine dell'anno gli altri voti fossero alti (ma magari mi sbaglio, studiava in un'altra facoltà e l'ho vista solo un paio di volte). Il motivo? Chissà... magari da buona matematica aveva semplicemente la testa per aria! :)--Sandro_bt (scrivimi) 19:22, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Intanto è impossibile, fidati, che uno studente venga cacciato dopo un mese, o anche sei mesi, dalla sua entrata alla Normale, anche perché gli esami dei primi anni, se uno entra in quelle scuole, dovrebbero a dir poco essere per lui una passeggiata. Credo inoltre che, qualora uscissi da queste, dato che le tasse universitarie si estendono nel tempo (non vi è un unico maxi bollettino da 1800 e rotti euro ma 5 o 6), tu debba ricominciare da subito a ripagare le tasse. Comunque mi sembrano problemi in questo momento inutili; entrare in una delle due scuole è veramente difficile, con studenti ammessi per facoltà che si contano sulle punta delle dita e con standard altissimi che fanno sì che i casi in cui un allievo venga espulso per "negligenza" siano veramente pochi. Intanto, se la tua intenzione è entrare alla Normale, comincia a prepararti seriamente, poi a seconda dei risultati deciderai cosa fare ;). Ah, ti segnalo Kaho Mitsuki, un utente che frequenta la Normale; magari ti può essere d'aiuto. Buono studio e buona fortuna. --Narayan89 19:01, 27 giu 2011 (CEST)[rispondi]
Domanda tecnica a chi parla dei voti rifiutati e della ragazza del 23: Sì, è la prassi. Ma riuscite a nominarmi almeno una facoltà universitaria / almeno un corso di laurea in Italia che prevede veramente questa procedura? Infatti occasionalmente qualche prof infatti Non lascia questa possibilità e spiega che sarebbe suo dovere registrare il voto ottenuto, in teoria anche se inferiore al 18. E temo proprio che abbiano ragione quelli che agiscono così - oppure è diverso tra le università, le facoltà o i corsi. BerlinerSchule (msg) 20:57, 3 lug 2011 (CEST)[rispondi]
Ufficialmente, credo in tutte le università, non si può impedire allo studente di ritirarsi dall'esame prima che sia stato comunicato il voto. Per contro, ufficialmente il voto non si può "rifiutare". L'ambiguità sta nel fatto che nessuna norma impedisce al presidente della commissione di comunicare "informalmente" il voto al candidato, che a quel punto può scegliere di ritirarsi prima che il voto sia ufficialmente "proclamato". È ovvio che docenti con centinaia di studenti all'anno, molti dei quali abbiano la tendenza a ripresentarsi a tutti gli appelli senza preoccuparsi di riaprire almeno qualche libro fra un appello e l'altro, faranno il possibile per scoraggiare questa tendenza. Ma è altamente improbabile che nei regolamenti siano state inserite norme più tassative, che "obblighino" il docente in un senso o nell'altro. --Guido (msg) 14:19, 15 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Dati su Roma e Napoli[modifica wikitesto]

Grosso Oracolo,

ho due domande per te.

1) In media, quante automobili vengono rubate a Roma ogni giorno?

2) A Napoli ci sono più chiese (incluse quelle sconsacrate), bar o pizzerie?

Scusa le domande apparentemente insulse, ma ho bisogno di questi dati e non so proprio dove cercare.

Grazie.

93.44.84.7 (msg) 14:12, 26 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Per la prima domanda: qui c'è scritto che nel 2010 a Roma vi sono stati 20.401 furti d'auto. Facendo una divisione, 20.401/365 = 55,8 (56 quindi). Ipotizzando che i ladri lavorino alacremente anche a Natale e in tutte le feste comandate. --Triple 8 (sic) 15:04, 26 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Ho trovato due loghi differenti che riportano la stessa dicitura "eSolar": [2] e [3]. Sapreste dirmi con certezza se si tratta della stessa azienda o se sono due aziende differenti ma che hanno lo stesso nome?

--Aushulz (msg) 02:47, 27 giu 2011 (CEST)[rispondi]

A quanto mi pare di capire, la prima è una azienda, la seconda è un prodotto di un'azienda diversa. --St. Alexdiscutiamo 02:57, 27 giu 2011 (CEST)[rispondi]
(conflittato alle 03:00 ;D) Sembrerebbe che la prima (Esolar.com) sia una vera e propria azienda di Burbank, USA, mentre il secondo link (Sinapsitech.it) si riferisca ad un apparecchio della ditta chiamata "Sinapsi", che lavora esclusivamente in Italia, che si chiama ESolar (E' il rivoluzionario sistema di monitoraggio e la gestione della manutenzione locale o remota di impianti fotovoltaici fissi o ad inseguimento). --Narayan89 03:00, 27 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Six pack rings[modifica wikitesto]

qualcuno sa quale sia la corretta traduzione di six pack rings (o six pack yokes)? l'espressione è presente in vari testi in lingua inglese. se qualcuno possiede o conosce versioni italiane dei libri in cui occorre una delle due stringhe, potrebbe riportare come è stata tradotta? --valepert 09:31, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Gentili wikipediani, qualcuno di voi è in grado (e ha voglia e tempo =P) di creare un logo col simbolo di wiki e la scritta "Think Wiki", che vorrei inserire nel mio babel?

--Melancholyblues (msg) 15:50, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Appena Wikimedia mi risponde per l'autorizzazione all'uso del logo ti metto in talk un paio di bozze. --Dry Martini confidati col barista 16:27, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Sei gentilissimo, grazie! --192.167.140.1 --Melancholyblues (msg) 18:11, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Presumendo che tu sia Melancholyblues, sappimi dire riguardo al messaggio che ti ho lasciato in talk . --Dry Martini confidati col barista 18:06, 29 giu 2011 (CEST) Si =)--Melancholyblues (msg) 18:11, 29 giu 2011 (CEST)[rispondi]