Wikipedia:Bar/Discussioni/Immagini di opere d'arte a Firenze

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Immagini di opere d'arte a Firenze NAVIGAZIONE


Con riferimento a questa discussione, mi chiedo: è lecito inserire immagini di opere PD-Art (caricate su Commons) conservate nei musei fiorentini? NB: fate finta che io abbia tre anni... ;P --AnnaLety 10:34, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

Fate finta che io abbia tre mesi: dopo la famosa lettera i musei fiorentini o chi per loro si sono rifatti vivi con noi?--Bramfab Discorriamo 10:58, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]
Non mi pare che l'emendamento in questione sia ancora diventato legge. --Brownout(msg) 11:05, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

Lo stato attuale è che la camera ha già approvato. In senato tutte le commissioni hanno dato parere favorevole. La Commissione Cultura ha chiesto l'assegnazione in sede deliberante. Se viene concessa si risparmia il passaggio in aula e i tempi diventano brevi, anche perchè i partiti hanno annunciato la rinuncia a presentare emendamenti. Ovviamente bisogna aspettare che l'iter si completi. --Mizar (ζ Ursae Maioris) 11:41, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

Riassumendo: posso inserire questa immagine in questa voce? Basta un sì o un no, grazie. --AnnaLety 11:52, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]
sulla base di ciò che ha scritto mizar, mi sa che devi aver ancora un po' di pazienza...--torsolo 11:57, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

(Conflittato) Ha ragione Torsolo. Sulla base della situazione attuale per l'immagine a bassa risoluzione la risposta è :Aspetta. Per quella ad alta risoluzione la risposta è :no. Ovviamente le cose si possono ancora evolvere, in un senso o nell'altro. Non a tutte le cose la risposta è si oppure no, almeno se si vuole dare un approccio completo ai problemi.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 12:02, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

Lasciando perdere l'emendamento citato che non è legge dello stato e (visto lo stato comatoso del governo Prodi 2) non è un'idea assurda che non lo diventi...
ammesso che all'interno dei musei fiorentini sia concesso fare fotografie, la legge normale concederebbe di licenziarle come nel pubblico dominio (sempre che si parli di un pittore non moderno), ma Firenze gode di uno status speciale, per cui ogni opera d'arte è divenuta improvvisamente, opera dell'estro della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico dell'area fiorentina, che in quanto autrice di cotanta bellezza gode dell'esclusiva fruibilità dei diritti di copyright...
A quanto pare, per motivi a me incomprensibili, tutto ciò è a norma di legge, se non sbaglio era stata inviata una lettera (non so da chi) per ottenere minimo dei chiarimenti, oppure anche qualche autorizzazione...
La domanda è se sia arrivata qualche risposta... io immagino di no, la massimo avranno risposto chge ci dobbiamo attaccare...
In definitiva ad AnnaLety, spiegandolo come se lei avesse 3 anni (cit?): bimba cara non si possono caricare immagini del patrimonio artistico fiorentino come PD-Arte, perché poi arriva l'uomo nero e fa causa... :-P
Ed ahimé qui la risposta è proprio no, alta o bassa risoluzione che sia. -- ELBorgo (sms) 12:11, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]
Grazie a tutti per le risposte.
@ELBorgo: sapevo che stavo citando qualcuno, ma non chi... :P --AnnaLety 12:17, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]
Fra parentesi: io carico scorci di Firenze su commons (foto in media risoluzione di edifici visibili dalla pubblica via...) temo che a rigore di legge non stia facendo una cosa tanto corretta, quindi se passa l'uomo nero ci rapisce in due, AnnaLety... :-) -- ELBorgo (sms) 12:19, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]
Se quest' ultimo aspetto non saprei. Non e' passato il divieto di mettere le antenne paraboliche sul tetto (che 'infrangerebbero' la bellezza del paesaggio urbano) per il diritto alla liberta' di pensiero (o di espressione) e nello stesso diritto metterei quello di fare fotografie di scorci. --Bramfab Discorriamo 12:33, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

@Elborgo. (Garbatamente ironico) I Greci avevano una bella espressione: in qualsiasi dibattito per prima cosa si accusavano a vicenda di aver ricevuto l'oro del re di Persia. Io pertanto debbo pensare che di notte, almeno in sogno, hai ricevuto dall'uomo nero sonanti darici aurei per dipingerlo più brutto di quello che è. Spaventare l'avvesario è una delle tattiche di guerra. Mi aspetto, peraltro, secondo un copione che ha almeno 2.300 anni, che tu dica che i darici in sogno li abbia ricevuti io per illudere il popolo greco con promesse fallaci e menzognere. Non saresti il primo qui in WP. Resto nonostante tutto più ottimista di te. Non nego che il quadro sia fosco ma non è vero, ad esempio che tutte le forze dello stato si siano schierate con la sovraintendente. La commissione Cultura della camera è stata una attenta ascoltatrice delle nostre istanze e lo stesso devo obiettivamente dire delle varie autorità statali e regionali incontrate nei vari dibattiti. Scelta la strada legislativa, poi, non è stata più perseguita quella amministrativa che resta di scorta nel caso malaugurato di un incidente di percorso della prima via.

@Annalety Se Annalety, bambina di tre anni, fosse la mia nipotina, la prenderei sulle ginocchia, le racconterei ancora una volta che la gatta frettolosa fece i bambini ciechi e che quindi oltre alle risposte si o no c'è anche la risposta che le ha dato Torsolo: aspetta. Se poi anzichè tre anni, ne avesse abbastanza per capire, io proporrei di occupare il tempo dell'attesa in occupazioni veramente complesse. Anche dopo l'eventuale approvazione della legge, le difficoltà non saranno esaurite perchè si scatenerà una bagarre per la definizione di bassa risoluzione e di immagine degradata con pressioni dall'una e dall'altra parte lì veramente con il sospetto che circoleranno darici d'oro per strigerla o coartarla. Arrivare già pronti per sostenere il dibattito sarebbe veramente indispensabile. Ma noi non riusciamo a liberarci dei noctium phantasmata dell'uomo nero.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 13:07, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

Sarò stata drastica, nel chiedere un sì o un no, ma non lo intendevo certo in modo assoluto: è chiaro anche l'"aspetta" :) --LaBambina di tre anni13:51, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

Mi sarebbe poaciuto riprendere questa discussione prima o poi, anche se adesso non ho molto tempo. Il fatto è che Firenze non è l'isola dei cattivoni della soprintendenza, la legge che ci citarono nella famosa letterina è la legge quadro che è valida per qualsiasi opera di qualsiasi museo nazionale italiano. Quindi l'obbedienza che diamo a quel richiamo è imho molto ipocrita e contraddittoria: non accettiamo foto di opere della soprintendenza fiorentina perché è l'unica che ci abbia fatto notare che il PD-Art non esiste, però teniano, che so, img delle opere del Museo di Capodimonte, dell'Accademia di Brera, della Galleria Borghese o delle Gallerie dell'Accademia, che sono tutelate dalle stesse identiche leggi dei musei di Firenze. E' come se io fossi un ladro e andassi a rubare solo nelle case dove non c'è un cartello con scritto "vietato rubare".Ma inserire opere di autori morti da secoli è rubare? Secondo wikimedia no, tanto che commons ne è piena, in base alle leggi USA. Per questo secondo me gli scrupoli o ci si fanno fino in fondo o tanto vale non farseli per niente. --SailKoFECIT 20:45, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

Aehm... {{Soprintendenza}}. Esempio d'uso.--Trixt 01:24, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]

Rifacciamo il punto della situazione. La sovraintendente fiorentina non si è appellata alla legge sul diritto d'autore (stiamo parlando di artisti morti da ben più di 70 anni )ma al Codice dei beni culturali e del paesaggio Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 che ha preso il posto della legge Ronchey e che molti chiamano ancora con quel nome. Noi abbiamo protestato: la nostra protesta ha avuto un buon riscontro sui media. La commissione cultura della camera (alcuni dei suoi membri ci hanno dato un particolare ascolto9, ha infilato un emendamento nel primo disegno di legge utile quello della riforma Siae e che sembra vicino alla dirittura d'arrivo. La soluzione trovata frutto di compromessi, basata sulla libertà delle immagini a bassa risoluzione o degradate per i siti con finalità didattiche o scientifiche, può accontenare o scontentare, può applicarsi oppure non applicarsi a WP, ancora non lo sappiamo, anche perchè c'è un rifiuto, proprio qui al bar, di un sereno dibattito. In diversi hanno detto che non ne vogliono parlare prima che il ddl compia tutti i suoi passi e la legge è stampata sulla Gazzetta Ufficiale. Comunque anche dopo l'uscita della legge e risolti gli altri dubbi sopra espressi, ci troveremmo di fronte al problema di spiegare ai commons questa anomalia italianadi non considerare i quadri PD, ma una sorta di fair use all'amatriciana. Quanto al paragone con il furto, almeno per quello che riguarda il diritto italiano, è una battuta come dicevano i framcesi pour étonner les bourgeoises, ma di scarsa valenza giuridica. In diritto italiano l'articolo 624 così recita Furto Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sè o per altri... --Mizar (ζ Ursae Maioris) 23:01, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]

Alcuni commenti sparsi: innanzitutto PD-Art è un template quasi sempre sbagliato per i quadri che si trovano in Italia, perché se fotografo un quadro in Italia ho il copyright sulla fotografia per almeno 20 anni. Il PD-Art si basa su una sentenza USA, vale in Germania e in altri paesi, ma l'Italia non è uno di questi. Per quanto riguarda l'articolo della Legge Urbani in questione, purtroppo si applica anche a foto fatte 100 anni fa, magari in un altro museo, e lo ritengo iniquo nei confronti dei musei privati e degli autori; purtroppo ce lo dobbiamo tenere (a meno che qualcuno abbia voglia di intentare una causa alla Corte Europea o come cavolo si chiama). Per quanto riguarda le immagini su commons, queste vanno cancellate perché non sono libere, anche se quando sono state caricate erano libere. Contrariamente a quanto molti pensano, un'opera può uscire dal pubblico dominio, a differenza di un'opera rilasciata con licenza libera. Cruccone (msg) 12:56, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]

Rivolgiamoci ai "falsari"?

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avendo letto fino a dove sono riuscita a articolare un pensiero decente, cioè alla citazione di philadelfia, ho prodotto un pensiero che dice: ci sono dei siti che vendono delle copie di opere d'arte, dichiarando che sono copie, principalmente parlo di quadri. possiamo inserire immagini, avendole, di copie di quadri? o di statue? grazie --jo 23:46, 13 dic 2007 (CET)[rispondi]
Se per "copia" intendiamo una tela dipinta a mano da un artista sulla base dell'originale di un artista morto da oltre 70 anni, direi di si (a patto di avere l'autorizzazione di chi ha realizzato la copia e/o ne detiene i diritti); dovrebbe comunque esserci scritto chi ha realizzato la copia, quando e il ticket OTRS; se invece per copia intendiamo una riproduzione con un qualsiasi mezzo automatico, allora ovviamente no. Ma non sono un azzecc esperto di diritto, conviene sentire anche altri pareri. --MarcoK (msg) 01:00, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]
Sarebbe troppo facile, mica sono stupidi: È di regola vietata la riproduzione di beni culturali che consista nel trarre calchi dagli originali di sculture e di opere a rilievo in genere, di qualunque materiale tali beni siano fatti.[1] Credo che con questo siano stroncabili anche i tentativi di riprodurre esattamente l'opera a mano (sarebbe una sorta di "calco" dell'originale).--Trixt 01:40, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]
Il passo citato vuole dire un'altra cosa: E' vietato fare calchi (prima si facevano solo in gesso, ora anche in materie plastiche) di opere di scultura, anche perchè si rischia di danneggiare la statua.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 09:49, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]
Sui calchi condivido l'interpretazione di Mizar; il divieto di utilizzare il flash presente in alcuni musei ha lo stesso scopo, e penso sia condivisibile. --Cruccone (msg) 12:43, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]
Grazie per la precisazione, rileggendo mi sono accorto della cosa. Però mi sorge un dubbio: nella legge, dov'è che è indicato il divieto alla riproduzione dell'opera? Dovrebbe essere pur scritto da qualche parte, no?--Trixt 00:58, 15 dic 2007 (CET)[rispondi]
Sempre che io abbia capito la domanda. La strada scelta non era quella di mettere un divieto ma quella di imporre un canone di concessione: 22i corrispettivi connessi alle riproduzioni di beni culturali sono determinati dall'autorità che ha in consegna i beni tenendo anche conto ecc. In pratica tranne l'uso strettamente privato, ogni altro uso restava strangolato. Stabilire un regime speciale per le foto in internet a bassa risoluzione costituisce un salto di qualità notevole--Mizar (ζ Ursae Maioris) 01:36, 15 dic 2007 (CET)[rispondi]

Sede deliberante

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(ironico, ma sconsolato) Mi sembra, però che siamo tutti noi un po' dissociati o almeno lo sono io ed in modo molto grave. Abbiamo con la formula alcuni wikipediani rivolto un appello collettivo alle autorità per sollevare il problema che evidentemente non riguarda solo la sovraintendenza fiorentina. Abbiamo trovato ampio riscontro, la commissione cultura della camera ci confezione un emendamento ad hoc in cui in una prima redazione parla di scopo enciclopedico, poi mutato in scopo scientifico. La Camera approva il testo, La commissione istruzione pubblica beni culturali del senato si esprime favorevolmente, i gruppi parlamentari annunciano la rinunzia a presentare ulteriori emendamenti. Il senato assegna il provvedimento in sede deliberante a detta commissione (la notizia è di ieri pomeriggio ma sul web è comparsa solo oggi). Con un briciolo di pazienza discuteremmo di una legge e non di un progetto. Noi invece di occupare il tempo di attesa per esaminare se il testo dell'emananda legge sarà o meno una soluzione adeguata ai nostri problemi, e se, una volta uscita la legge, dovremo rivedere alcune opinioni consolidate, pensiamo di rivolgersi a dei falsari e consideriamo non pertinente l'informativa sull'iter parlamentare della legge. Personalmente mi sento dissociato ed ho un urgente bisogno dell'attività professionale di Xaura. Qui a Milano al Grossoni ho provato a farmi ricoverare ma mi hanno detto che i letti sono tutti occupati. --Mizar (ζ Ursae Maioris) 10:09, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]

template sovraintendenza

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{{Soprintendenza}}. Esempio d'uso

L' uso di questa template nell' uso deve essere spiegato poiche' l'immagine in questione proviene da un DVD: Fonte:The Yorck Project: 10.000 Meisterwerke der Malerei. DVD-ROM, 2002. ISBN 3936122202. Distributed by DIRECTMEDIA Publishing GmbH. Autorizzazione: http://mail.wikipedia.org/pipermail/wikide-l/2005-April/012195.html, sicuramente commercializzato con tutto il rispetto per le leggi vigenti. Caso mai l' uso della immagine grafica stessa sara' regolato dalle norme di uso delle immagini contemplate nel DVD (che non possono a loro volta contrastare con le leggi dello stato). Nello specifico si deve presumere o che la sovraintendenza abbia dato il permesso di fare e di inserire le immagini nel DVD e che sovraintendenza e DIRECTMEDIA Publishing GmbH abbiamo concordato le norme di uso di queste immagine nel DVD, oppure nel caso estremo opposto essendo immagine di opere il cui copyright e' decisamente scaduto la DIRECTMEDIA Publishing GmbH abbia agito nei suoi diritti e senza necessita' di sentire la sovraintendenza. In entrambi i casi non capisco perche' prelevando il file grafico da questo DVD ci si debba preoccupare della sovraintendenza, eventualmente si dovrebbe assicurarmi che la DIRECTMEDIA Publishing GmbH abbia agito secondo legge. Incidentalmente non e' che si rischia involontariamente di suggerire che la Directmedia abbia fatto una distribuzione incauta di materiale e rischiare quindi una denuncia in tal senso? --Bramfab Discorriamo 11:45, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]

Accantoniamo, per ora il problema del DVD e dei suoi editori. Sostanzialmente sono problemi loro.

Esaminiamo la questione in senso obiettivo. Non sono riuscito a rintracciarla, ma mi ricordo un accenno qui al bar di una sovraintendenza che si era espressa nel senso di autorizzazione a riprodurre via internet foto a bassa risoluzione.

La fonte di ciò la troviamo nella risposta data dal sottosegretario, "alla cultura" che è il superiore gerarchico delle sovraintendenze e che è stata data nella risposta scritta ad una interrogazione scritta presentata dopo la nostra lettera ai media. La risposta è pubblicata qui--Mizar (ζ Ursae Maioris) 14:11, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]

Esaminiamo la questione in senso obiettivo, prendendo il testo indicato da Mizar e tagliandolo per motivi di brevità e di sintesi ... :

«Per la riproduzione di opere custodite dal Ministero e dagli altri enti pubblici territoriali è quindi necessario il rilascio dell'autorizzazione da parte del Capo dell'Istituto che ha in consegna l'opera stessa. [...] motivazioni dell'istanza che possono anche comprendere forme di utilizzazione a carattere commerciale e, in tal caso, la concessione dell'autorizzazione è a titolo oneroso.»

«Ciò nondimeno sarebbe sufficiente che la diffusione delle immagini avvenisse con una risoluzione tale da permettere sì una agevole e godibile consultazione per il pubblico ma non così alta da consentire anche un uso dell'immagini per pubblicazioni o altri usi commerciali.»

Quindi se la Soprintendenza di Firenze non autorizza ci attacchiamo, sia che si tratti di alta che bassa risoluzione.
E poi appare palese il senso della norma: lo Stato che ha l'onere della tutela dell'opera, incapace di affrontare le spese (o forse solo avido), non si accontenta delle tasse, non dei biglietti di ingresso ai musei, ma vuole lucrare anche sulle pubblicazioni delle opere, opere che sarebbe il caso di cessare di chiamare patrimoni dell'umanità, ma, più realisticamente, chiamarle patrimonio di Stato. Ora quindi verosimilmente, fatta salva questa visione (che è la mia personale e può essere anche errata, chiaramente), potrebbe esser concesso (in futuro per legge, ma non oggi) di usare riproduzioni in bassa risoluzione anche del patrimonio museale fiorentino. Cosa poi si intenda per bassa risoluzione, non è certo facoltà degli wikipediani il deciderlo, sinceramente spero che il legislatore, prima di inserire una tale espressione in una legge, ci pensi due volte...
Infatti (non sono un tecnico, non un tipografo, non un fotografo), ma che vuol dire foto ad alta o bassa risoluzione? Nulla di per sé, senza fissare per lo meno l'uso che se ne vuole fare...
Di una foto digitalizzata voi sapete la risoluzione? Certo, ne conosciamo, la dimensione in termini di pixel (gli stessi pixel sui quali vi vendono le macchinette fotografiche digitali...). Quant'è la risoluzione di una foto sul vostro schermo? 72 ppi o 96 ppi (pixel per inch pixel al pollice)... Di conseguenza la dimensione delle foto sullo schermo sarà un certo valore...
Tanto per capirci se prendo in rete una foto di altezza 2486px e larghezza 3511px sullo schermo vi misurerà (presumibilmente) 92.89 cm (3511÷96×2.54) per 65.77 cm, quando il quadro originale di Jan Steen, La coppia danzante misura 102cm × 145cm... in pratica state vedendo il dipinto scalato ai due terzi dell'originale...
Praticamente se stampate avrete un quadro così grosso?? No. Non è così semplice. Se stampate dovrete decidere a che valore fissare i dpi (dots per inch, punti per pollice), tutte le stampanti recitano: 150 low, 300 medium, 600 high parlando di dpi... vabbè non ho idea di quale sia la risoluzione in termini di dpi per le stampe commerciali professionali, poniamo sia 300 dpi. Allora dai nostri 2486px × 3511px passiamo a (2486÷300×2.54) 21cm × 29.7cm (toh le dimensioni di un A4), se poi si usano i 600 dpi l'immagine diventerà un A5... ma noi eravamo partiti da un'immagine grande quasi un metro per mezzo metro...
Quindi la risoluzione in sé è il problema? No. Ho scoperto solo che per stampare una riproduzione di un quadro in formato A5 in alta qualità devo partire da una foto di 2486px × 3511px; quindi questa risoluzione è adeguata a quel tipo di stampa, mentre sarebbe inadeguata (a troppo bassa risoluzione) per una stampa di un formato A3...
Da cui si potrebbe dedurre per la gioia di Mizar, che tutte le foto che entrano in una schermata, sono inadeguate alla stampa su un A5 e sono quindi classificabili come a bassa risoluzione? Spero sinceramente che il legislatore non scriva bassa risoluzione perché secondo me in tal modo, dimostra soltanto di non aver studiato neppure per cinque minuti il problema... -- ELBorgo (sms) 17:42, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]
In origine il testo della proposta di legge era "Per bassa risoluzione delle immagini si intende la risoluzione standard dei monitor per elaboratori elettronici in commercio e dimensioni non superiori a 500 punti per ciascuna dimensione. Per bassa risoluzione delle musiche si intende una frequenza di campionamento non superiore a 8 kilohertz." [2] per cui si intendeva al massimo 500x500 (ovvero, stampata ad alta risoluzione, meno di un pollice x un pollice), ma poi e' stato lasciato generico in attesa del futuro regolamento. Immagino comuqnue che il regolamento in un certo senso cerchera' di adattarsi a quella che era l'indicazione del legislatore. Poi concordo sul fatto che anche avendo una simile legge c'e' l'elevato rischio che la legge sui beni culturali abbia comunque precedenza, per cui senza autorizzazione non si possano riprodurre neppure quelle a "bassa risoluzione". --Yoggysot 03:29, 15 dic 2007 (CET)[rispondi]

A margine segnalo che un utente anonimo ha appena tentato di cancellare tutte le immagini da tre voci fiorentine. --MarcoK (msg) 21:36, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]

Giusto per completezza, sono io che mi sto occupando dei rapporti con le soprintendenze. Il template {{soprintendenza}} è nato da un accordo con la soprintendenza museale romana, quella fiorentina, invece, non ha ancora risposto (dopo 2 mesi e dopo un ulteriore sollecito) alla medesima proposta che era stata fatta ai musei romani.--Ş€ņpãİ - せんぱい scrivimi 23:53, 14 dic 2007 (CET)[rispondi]

E' ovvio che chi prende la cantonata, come la sovraintendenza fiorentina, non si piega senza un ordine preciso, ma trovo veramente indicativo che la sovraintendenza romana si è incanalata in senso più morbido. @Elborgo il termine bassa risoluzione oppure quello degradate sicuramente non è il massimo, ma il legislatore non sono io e il testo che è all'esame della commissione del senato in sede deliberante è quasi blindato dal fatto che il termine per presentare nuovi emendamenti è scaduto. Salvo nuovi colpi di scena non dovrebbe subire altre modifiche. Che non sia il massimo, tutti concordano, ma è il frutto di compromessi. Quanto allo stato che specula sulle riproduzioni, è dai tempi della legge Ronchey che è così. Se non ricordo male tale legge passò per moralizzare la questione e dopo una celebre causa penale per gli interessi personali di qualche funzionario.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 00:51, 15 dic 2007 (CET)[rispondi]

Qualcuno sa quali sono le pene previste per la pubblicazione di riproduzioni di opere d'arte? Io (estate 2006) ho prestato servizio come custode nella Galleria Nazionale di Parma (Soprintendenza PSAD di Parma e Piacenza) e mi è stato detto che le sanzioni applicabili a quelli che scattano foto sono l'ammonizione verbale e, in caso di "recidiva" l'espulsione dal museo: il sequestro della pellicola (o simili) non era previsto. --Medan 23:00, 15 dic 2007 (CET)[rispondi]

Bassa risoluzione

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Un intervento di Yoggysot ci ha informato sul fatto che una prima stesura dell'emendamento fissava un criterio predeterminato per il concetto di bassa risoluzione (500 punti per ciascuna dimensione]. E' prevalsa poi l'idea di proporre l'emendamento in un testo che lasciava tale compito ad un futuro decreto ministeriale, in linea con la tendenza attuale del legislatore di non scendere in dettagli tecnici che sarebbero poi difficili da correggere (delegificazione). Quanto al dubbio per le opere d'arte contenute nei musei è molto probabile che si debba passare attraverso un ulteriore passaggio, ma che molto probabilmente sarà fissato a livello nazionale. Tuttavia mentre prima se la sovraintendenza fiorentina diceva no, e basta, era no e basta. Con la nuova legge il quadro d'insieme è capovolto. la sovraintendenza non ha comunque più un diritto potestativo, ma dovrebbe motivare le sue scelte.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 08:37, 15 dic 2007 (CET)[rispondi]

Suggerirei la lettura di questo commento a proposito della legge. Con l'articolo 70 la riproduzione per scopi di critica o discussione era libera, ora ci troviamo azzoppati dalla bassa qualità. E poi siamo tutti felici per l'accordo bi-partisan... A buon intenditor.--87.9.121.137 09:58, 15 dic 2007 (CET)[rispondi]

L'opinione dell'avvocato Guido Scorza sarà pure interessante, ma non mi sembra che sia suffragata dal concreto comportamento di Giudici, Siae, Sottosegretario, Sovraintendenze ecc. Meglio, secondo me a bassa risoluzione che togliere tutto. Persino in Francia che sulla legge delle citazioni sono più larghi di noi, escludono le immagini dalle citazioni. Sono invece d'accordo sul fatto che l'emendamento fatto pensando a noi oltre che al caso homolaicus (vedi come già detto il primo testo dove si parlava di enciclopedico sostituito da scientifico) doveva, nel limite del possibile e dei tempi, essere dibattuto qui in Wikipedia, per non lasciare l'amaro in bocca che il compromesso era un male e non un bene.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 11:32, 15 dic 2007 (CET)[rispondi]

L'ordine del giorno della commissione

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Oggi 18 dicembre è convocata la commissione con all'ordine del giorno tra molti altri temi l'esame in sede deliberante del disegno di legge sulla Siae, che contiene il nostro emendamento. Vedremo l'esito.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 08:34, 18 dic 2007 (CET)[rispondi]