Weeksite

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Weeksite
Classificazione Strunz09.AK.30[1][2]
Formula chimicaK2(UO2)2Si6O15·4(H2O)[1] o K2(UO2)2(Si2O5)3·4(H2O)[2][3]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico[1][2]
Classe di simmetriadipiramidale[1]
Parametri di cellaa = 14,209, b = 14,248, c = 35,869, Z = 16; V = 7261,67 Den(Calc)= 3,76[1]
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m[1]
Gruppo spazialeC mmb[1]
Proprietà fisiche
Densità4,1[1] g/cm³
Durezza (Mohs)1-2[1][2]
Sfaldaturadistinta {hk0}[1]
Coloregiallo[1][2]
Lucentezzacerosa[1][2], sericea[1]
Opacitàda trasparente a traslucido[1]
Strisciogiallo[1][2]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La weeksite è un minerale.

Il minerale prende il nome da Mary Dowse Weeks, mineralogista statunitense.[1][2]

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Aciculare, a placche ed a pale.[1]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Nelle vene di opale negli agglomerati di rioliti, come pure in arenarie e calcari.[1]

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

In aghi, in incrostazioni a placche ed a pale.[1]

Caratteristiche chimico-fisiche[1][modifica | modifica wikitesto]

Il peso molecolare è 1028 grammomolecole.

La composizione chimica è:

  • potassio: 4,18%
  • bario: 4,00%
  • calcio: 0,39%
  • uranio: 48,58%
  • silicio: 13,65%
  • idrogeno: 0,27%
  • ossigeno: 28,92%

Inoltre il minerale è composto per il 96,81% di composti dell'ossigeno tra cui:

Indice fermioni: 0,01

Indice bosoni: 0,99

Indici di fotoelettricità:

  • PE: 1266,86 barn/elettroni
  • ρ: densità elettroni = 4588,88 barn/cc

Indici di radioattività:

  • GRapi: 3658435,27
  • Concentrazione di weeksite per unità GRapi: 273,34 (PPB)
  • Il minerale ha una radioattività, come definito nel 49 CFR 173.403, maggiore di 70 Bq/gr

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Tra le varie località in cui è stata trovata la weeksite sono da citare la miniera di Thomas Range nello Utah e la miniera di Yavapaii Co. nell'Arizona (USA) nelle quali è stata ritrovata sotto forma di rosette di cristalli aciculari.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t (EN) Dati Webmin
  2. ^ a b c d e f g h (EN) Dati Mindat
  3. ^ a b Francesco Demartin e Matteo Boscardin, weeksite nel paragrafo kasolite in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. III, 678, Peruzzo Editore (1988), Milano

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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