Vincenzo Linares

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Vincenzo Linares (Licata, 6 aprile 1804Palermo, 18 gennaio 1847) è stato un giornalista e scrittore italiano.

Fondò nel 1834 il settimanale Il Vapore, cui collaborarono alcuni tra i maggiori intellettuali palermitani dell'epoca.[1] Il periodico cessò le pubblicazioni nel 1837[1] in concomitanza con lo scoppio a Palermo dell'epidemia di colera che diede a Linares l'ispirazione per il romanzo Maria e Giorgio, ossia Il cholera a Palermo, con evidente richiamo alla peste manzoniana[1]: apparso nel 1838 presso lo Stab. di F. Lao, il romanzo è stato ripubblicato nel 2020 da I Buoni Cugini Editori, nella collana «Gli Introvabili», a cura di Rosario Marco Atria e Ivo Tiberio Ginevra.

Linares fu, inoltre, biografo di illustri personaggi siciliani[1] tra i quali il botanico Antonino Bivona Bernardi e il fisico Domenico Scinà, entrambi deceduti durante l'epidemia. Si interessò anche di costumi e tradizioni popolari[1] come testimoniano le sue Novelle popolari di argomento siciliano e soprattutto L'avvelenatrice, che riscosse notevole successo.

Il botanico Filippo Parlatore, suo intimo amico, gli dedicò la Romulea linaresii. Al suo nome è intestato il Liceo Classico della città natale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Fonte: A. Di Stefano, Dizionario Biografico degli Italiani, riferimenti in Bibliografia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alice Di Stefano, «LINARES, Vincenzo» in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 65, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.
  • Rosario Marco Atria, Amore e morte nella Sicilia primo-ottocentesca funestata dal colera: “Maria e Giorgio” di Vincenzo Linares, postfazione a Vincenzo Linares, Maria e Giorgio o Il Cholera in Palermo [riproduzione dell'opera pubblicata in Palermo, presso la Tipografia di F. Lao, 1838], a cura di Rosario Marco Atria e Ivo Tiberio Ginevra, collana «Gli Introvabili», Palermo, I Buoni Cugini, 2020, pp. 147-159 [ISBN 978-8899102807].

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