Villa Granito di Belmonte

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Villa Granito di Belmonte
Villa Granito di Belmonte a Ercolano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàErcolano
IndirizzoCorso Resina, 11
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Realizzazione
Appaltatorefamiglia Granito
Committentefamiglia Granito, principi di Belmonte

La Villa Granito di Belmonte è una villa storica di Ercolano, in Campania. Risale alla prima metà del Settecento ed è rilevata sulla mappa del Duca di Noja.

Fu realizzata per i principi Granito di Belmonte all'incrocio tra la Via Regia delle Calabrie (oggi Corso Resina) e la via Cecere (oggi Via Roma) e appartiene al gruppo di ville nobiliari del Settecento nel territorio di Ercolano comprese tra la Reggia di Portici e il centro di Resìna.

Benché separata fisicamente dalle ville del Miglio d'Oro le avvicina per eleganza e originalità.

La facciata è irregolare, con un corpo di fabbrica sporgente sul lato sinistro. Il bel portale è in piperno, decorato con volute in stucco, presenti anche sui timpani delle finestre del piano nobile. L'androne a volta, affrescata con lo stemma nobiliare dei Granito, introduce al cortile chiuso verso il mare da una elegante scala che costituisce l'elemento più caratterizzante dell'edificio: due rampe simmetriche, coperte da volte ribassate, si raccordano sul retro dell'ampia loggia belvedere. Lo stile e le decorazioni ricordano altri esempi realizzati dal Vaccaro.

Nell'Ottocento, oltre alla soprelevazione di un secondo piano come avvenuto per quasi tutte le ville del Settecento, è stata ampliata l'ala su via Roma fino a coprire un lato della scala monumentale.

Gli ambienti del piano nobile conservano tracce delle decorazioni originali.

Nel 1911 la villa fu venduta da Gioacchino di Belmonte a Paolo Signorini, proprietario della Cirio, che la acquistò insieme ad un'altra villa poco distante su via Roma che ancora oggi porta il suo nome. Per questo è anche nota come Villa Signorini II o di Sopra.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Carotenuto, "Ercolano attraverso i secoli", Napoli 1980
  • Comune di Ercolano, "RiscoprirErcolano", Ercolano 2000

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]