Vidua raricola

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Combassù di Jambandú
Immagine di Vidua raricola mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Passeroidea
Famiglia Viduidae
Genere Vidua
Specie V. raricola
Nomenclatura binomiale
Vidua raricola
Payne, 1960

Il combassù o combassou di Jambandú, noto anche come vedova di Jambandú (Vidua raricola Payne, 1960), è un uccello passeriforme della famiglia Viduidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, raricola, è frutto di un equivoco di classificazione: quando questi uccelli vennero classificati si credeva infatti che parassitassero l'amaranto becconero (il cui nome scientifico è Lagonosticta rara, da cui raricola, derivato dall'unione delle parole latine rara + colere, "abitare"), mentre col tempo si è appurato che tale comportamento è una prerogativa dell'affine combassù del Camerun.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 10 cm di lunghezza, per 10,5-15 g di peso[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dall'aspetto slanciato, muniti di testa arrotondata, becco forte e conico, ali appuntite e coda dalla punta squadrata: nel complesso, il combassù purpureo è molto simile al combassù del Senegal, dal quale differisce per le tonalità metalliche di diverso colore dei maschi.

Il dimorfismo sessuale è ben evidente, in particolar modo durante il periodo degli amori: i maschi, infatti, sono di colore nero lucido su tutto il corpo, più opaco su remiganti e coda (dove si presenta di colore bruno-cannella) e con presenza di riflessi metallici verdastri particolarmente evidenti su dorso e area ventrale, mentre sui fianchi è presente una macchia bianca visibile solo quando l'animale spiega le ali.
Le femmine, invece, mancano completamente del nero nella livrea, con piumaggio tendente al bruno dorsalmente (con ali e coda più scure) e al grigio-biancastro ventralmente, con testa munita di fronte, vertice, nuca e di una banda che va dalla tempia al lato del collo di colore bruno scuro e di sopracciglio bianco-grigiastro.
In ambedue i sessi il becco è di colore bianco perlaceo, gli occhi sono di color bruno scuro e le zampe sono carnicino-rosate.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli diurni che si aggregano in stormi misti con varie specie di estrildidi e ploceidi, coprendo anche buone distanze alla ricerca di acqua e cibo e ritirandosi all'imbrunire in posatoi ben nascosti fra il fogliame per passare la notte.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

I combassù di Jambandù sono uccelli granivori, la cui dieta è composta in massima parte da semi di piante erbacee che vengono rinvenuti principalmente al suolo, ma comprende anche in misura assai minore piccole bacche e frutti, germogli e foglioline tenere, insetti ed altri piccoli invertebrati.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione riproduttiva coincide con la fase finale della stagione delle piogge e con quella delle specie bersaglio, estendendosi da settembre a gennaio: questi combassù mostrano infatti parassitismo di cova nei confronti del bengalino ventrearancio.

I maschi corteggiano le femmine con parate anche elaborate, che comprendono richiami squittenti ed arruffamento delle penne: dopo l'accoppiamento depongono di nascosto all'interno dei nidi delle specie parassitate 2-4 uova, per poi allontanarsi.
I pulli schiudono dopo circa due settimane dalla deposizione: essi nascono ciechi ed implumi, e presentano caruncole ai lati della bocca e disegno golare identici a quelli dei nidiacei di bengalino, risultando quindi da essi indistinguibili. I pulli coabitano coi loro fratellastri, seguendo il loro ciclo di crescita (involo a tre settimane dalla schiusa, indipendenza a un mese e mezzo di vita) e spesso condividendo con la propria famiglia adottiva anche lo stormo di appartenenza.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Con areale piuttosto frammentato, il combassù di Jambandù abita la Sierra Leone, Ghana e Togo centro-settentrionali, la Nigeria ed il Camerun centrali e meridionali, il Darfur sud-occidentale, l'area di confine fra Sudan del Sud, Uganda e Repubblica Democratica del Congo e l'area di Gimma in Etiopia occidentale[4].

L'habitat di questi uccelli è legato alla presenza di abbondante acqua dolce: essi popolano infatti le piane alluvionali e le zone erbose umide, colonizzando anche i pascoli, le risaie e le piantagioni di manioca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Vidua raricola, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Viduidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 novembre 2017.
  3. ^ (EN) Jambandu Indigobird (Vidua raricola), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 7 novembre 2017.
  4. ^ Demey, R., Recent reports, in Bull. Afr. Bird Club, vol. 23, n. 1, 2016, p. 104–123.

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