Viadotto Gorsexio
Viadotto Gorsexio | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Genova Mele |
Coordinate | 44°27′04.81″N 8°44′30.91″E |
Dati tecnici | |
Tipo | ponte a sbalzo |
Materiale | calcestruzzo armato precompresso |
Campate | 6 |
Lunghezza | 672 m |
Luce max. | 144 m |
Altezza | 172 m |
Carreggiate | 2 |
Corsie | 6 |
Realizzazione | |
Progettisti | Silvano Zorzi Giorgio Grasselli Enrico Faro |
Costruzione | 1972-1978 |
Inaugurazione | 11 agosto 1977 |
Mappa di localizzazione | |
Il viadotto Gorsexio (AFI: /ɡorˈsɛzjo/)[1] è un viadotto autostradale italiano, posto lungo l'autostrada A26 (in questo tratto parte della strada europea E25) al confine fra i comuni di Genova e di Mele.
Esso valica a grande altezza la valle del torrente Gorsexio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il viadotto, commissionato dalla Società Autostrade, fu progettato dagli ingegneri Silvano Zorzi, Giorgio Grasselli ed Enrico Faro della società IN.CO., e costruito dal 1972 al 1978 dalla CMC di Ravenna.[2]
L'autostrada venne aperta al traffico l'11 agosto 1977; in tale data il viadotto Gorsexio era percorribile solo sulla carreggiata sud.[3] La carreggiata nord venne completata e aperta al traffico nel giugno del 1978.[4]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di un viadotto di 672 m di lunghezza, in calcestruzzo armato, a 6 campate di luce variabile (le 3 maggiori di 144 m).[2]
Le pile, che nella parte bassa hanno struttura unica, per i 40 m superiori sono costituite da due lamelle abbinate per ognuna delle due carreggiate; in tal modo, la loro flessibilità consente di ammortizzare le deformazioni dell'impalcato. La pila centrale ha un'altezza di 172 m.[2]
L'impalcato è doppio, uno per ogni carreggiata, e ognuno di essi ha una larghezza di 13,05 m; negli ultimi 207,60 m all'estremità lato Alessandria, essa che si allarga fino a 16,55 m, per accogliere le corsie di accelerazione e decelerazione verso la vicina area di servizio.[2]
La struttura, interamente in calcestruzzo armato, venne gettata interamente in opera; le pile furono erette tramite casseri rampanti, mentre l'impalcato fu costruito a sbalzo. Le parti superiori delle pile e l'impalcato sono in calcestruzzo armato precompresso.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Gorsexio", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ a b c d e Viadotto sul torrente Gorsexio... (1978), p. 214.
- ^ La rete della società Autostrade - Dati e notizie, in Autostrade, anno XIX, n. 11-12, Roma, novembre-dicembre 1977, p. 53, ISSN 0005-1756 .
- ^ La rete della società Autostrade - Dati e notizie, in Autostrade, anno XX, n. 9, Roma, settembre 1978, p. 52, ISSN 0005-1756 .
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Viadotto sul torrente Gorsexio per l'autostrada Voltri-Alessandria, in L'Industria Italiana del Cemento, anno XLVIII, n. 4, Roma, AITEC, aprile 1978, pp. 214-219, ISSN 0019-7637 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul viadotto Gorsexio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Viadotto Gorsexio, su Structurae.