Via Quattro Novembre
Via Quattro Novembre | |
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Tempio Valdese e, sullo sfondo, il palazzo INAIL | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Circoscrizione | Municipio Roma I |
Quartiere | R. I Monti R. II Trevi |
Codice postale | 00187 |
Informazioni generali | |
Tipo | Strada carrabile |
Lunghezza | 405 m circa |
Pavimentazione | Sampietrino |
Intitolazione | Ricorda la data del proclama della vittoria dettato dal generalissimo Diaz alle Nazioni 1918 |
Collegamenti | |
Inizio | Piazza dei SS. Apostoli |
Fine | Via Nazionale |
Intersezioni | via della Pilotta |
Luoghi d'interesse | Palazzo Valentini Museo delle cere Palazzo Colonna Chiesa evangelica valdese in Trevi Palazzo INAIL Torre dei Colonna Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali Torre delle Milizie Chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli |
Mappa | |
Via Quattro Novembre (o IV Novembre) è una strada di Roma che da piazza dei SS. Apostoli conduce verso via Nazionale, fermandosi a largo Magnanapoli. Nel suo percorso attraversa i rioni di Monti e Trevi.
Storia
La storia è collegata a quella di via Nazionale perché questa, fin dalla progettazione iniziale, fu pensata come un'arteria molto ampia, necessaria per creare un collegamento veloce e il più possibile rettilineo tra la stazione centrale della capitale e il Tevere, oltre il quale si prevedeva, già dal 1873, l'urbanizzazione intensiva dei "Prati di Castello". Questa intenzione fu messa in pratica nel 1886, con la deliberazione di un secondo ampio tracciato tra piazza Venezia e il fiume, che divenne il corso Vittorio Emanuele II.
La strada, istituita il 27 novembre 1918[1], ventitré giorni dopo l'annuncio della vittoria attribuito al generale Armando Diaz, Lungo la nuova strada furono edificati, negli ultimi tre decenni dell'Ottocento, alcuni edifici, tra i quali il Teatro Drammatico Nazionale (Francesco Azzurri, 1886), poi demolito e sostituito dal palazzo INAIL (Armando Brasini, 1934), e la casa Rubboli (Pietro Carnevale, 1886)[2] a ridosso della medievale torre Colonna (già "Torre Carbonis", in quanto fu costruita da Gildo Carboni nel XII secolo[3]).
Il palazzo Pignatelli del Seicento, al civico 152, di fronte casa Rubboli e la torre Colonna. Costruito come dimora del cardinale Antonio Pignatelli, divenuto poi papa Innocenzo XII, venne ricostruito dall'architetto Paolo Zampi nel 1880, in seguito all'apertura di via Nazionale, avvenuta nel 1871. Presenta decorazioni effettuate nel 1906 dal pittore romano Giovanni Capranesi.
Note
- ^ Delibera del Consiglio Comunale del 23 novembre 1928.
- ^ ArchiDiAP, Noudles, Casa Rubboli.
- ^ Roma Segreta, Via Quattro Novembre.
Collegamenti esterni
- Via Quattro Novembre, su Roma Segreta.
- Via IV Novembre, su Roma Sparita - Foto storiche.
- Torri medioevali entro le mura di roma - Torre Colonna (Via IV Novembre), su medioevo.roma.
- Noudles, Casa Rubboli, su ArchiDiAP, 19 ottobre 2014.