Verucchio
Verucchio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Rimini |
Amministrazione | |
Sindaco | Giorgio Pruccoli (lista civica) dal 14-6-2004 |
Territorio | |
Coordinate | 43°59′00″N 12°26′00″E / 43.983333°N 12.433333°E |
Altitudine | 330 m s.l.m. |
Superficie | 27,07 km² |
Abitanti | 10 079[1] (31-12-2010) |
Densità | 372,33 ab./km² |
Frazioni | Brocchi, Cantelli, Case Montirone, Case Pellicioni, Pieve Corena, Ponte Verucchio, Villa Verucchio |
Comuni confinanti | Acquaviva (RSM), Borgo Maggiore (RSM), Chiesanuova (RSM), Poggio Berni, Rimini, San Leo, Santarcangelo di Romagna, Sassofeltrio (PU), Serravalle (RSM), Torriana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 47826 |
Prefisso | 0541 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 099020 |
Cod. catastale | L797 |
Targa | RN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | verucchiesi |
Patrono | san Martino |
Giorno festivo | 11 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Verucchio all'interno della provincia di Rimini | |
Sito istituzionale | |
Verucchio (Vróč in dialetto romagnolo[3]) è un comune di 10.026 abitanti della provincia di Rimini.
Geografia
Posto in posizione strategica fra il mare e la collina (alta circa 300 m.s.l.m.) a 18 km da Rimini, Verucchio sorge nella vallata del Marecchia che domina da posizione rialzata. Il territorio comunale comprende anche un'exclave: la frazione di Pieve Corena, separata dal resto del comune dallo stato di San Marino e distante 12 km da Verucchio.
Storia
Origini e antichità
L'origine di Verucchio risale a tempi molto antichi. Nelle campagne di scavi effettuate fra il 1893 e il 1894, poi negli anni '70 del Novecento, e infine riprese nel 2005, hanno restituito oltre 600 sepolture databili tra il X e il VII secolo a.C. I ricchi corredi funerari, (costituiti da monili, fibule, vestiario, vasellame, armi, finimenti per cavalli) e le complesse attività rituali consentono di riconoscere nelle tombe una manifestazione della Civiltà Villanoviana, (da alcuni studiosi attribuita agli Etruschi, da altri considerata una realtà talvolta distinta e legata a situazioni locali diverse e specifiche). Tramite i corredi funebri è stato possibile riconoscere alcuni tratti che caratterizzavano la vita dei gruppi aristocratici. Verucchio rappresentava durante l'età del ferro e fino all'orientalizzante un punto centrale nel controllo delle rotte adriatiche che collegavano la Grecia, l'Oriente e l'Europa Centrale). Inoltre il letto ampio del Marecchia offriva un attracco sicuro e adatto alle navi che risalivano il fiume, tanto che questo tratto venne chiamato il "piccolo mare".
Verucchio conobbe il tramonto della società Etrusca e fu presto influenzato da quella romana godendo della vicinanza con Rimini (Arimmna per gli Etruschi) che proprio sotto i romani (che la ribattezzarono Ariminum) godette di un notevole sviluppo.
Il nome del sito deriva dal latino "verrucula-verruculus" "piccola verruca" che ne indica la capacità di godere di una vista privilegiata sulla campagna circostante, su Rimini, data la posizione rialzata (330 s.l.m.).
Nel periodo delle Invasioni barbariche, quando tutta la Pianura Padana venne occupata dai Longobardi, Verucchio rimase a lungo sotto il controllo dell'Impero Romano, assieme alle altre città che costituirono il primo nucleo della Romania (o terra di Roma) divenuta poi Romagna.
Col tramonto dell'Impero Romano vi fu l'inizio di un periodo di decadenza che durò fino al 1200 circa. Il buio venne rischiarato dall'avvento della Signoria dei Malatesta, che seppe dare nuovo impulso, vigore e ricchezza alle terre di Romagna e quindi anche a Verucchio.
Medioevo ed Età Moderna
Con la dominazione della potente signoria, Verucchio diventa strategicamente interessante potendo da essa dominare e controllare la vallata del Marecchia e le pianure circostanti e quindi essere allo stesso tempo avamposto per l'avvistamento degli eserciti nemici e baluardo in caso di attacco. I Malatesta, in lotta con il Ducato di Urbino, ne fortificarono la rocca facendo divenire Verucchio un baluardo della potente famiglia riminese.
Nuovamente Verucchio conobbe periodi di fame e stenti quando, decaduti i Malatesta, passò di mano in mano dalla famiglia De Medici a feudatari e reggenti dello Stato pontificio, che ne mortificarono le attività commerciali ed artigianali. Fu per un breve periodo sotto il dominio di Venezia per poi tornare sotto il possesso Pontificio e quindi, nel 1860 al Regno d'Italia.
Dal Novecento a oggi
Nella Seconda guerra mondiale a Verucchio si assistette ad un durissimo scontro (durante il passaggio della Linea Gotica) fra le forze alleate e i tedeschi in ritirata.
Il paese attualmente è diviso in due parti, al centro storico di antica costituzione e di grande interesse storico culturale, si aggiunge l'abitato di Villa Verucchio, che oltre ad ospitare la maggior parte degli abitanti è centro dell'attività economico-industriale del paese.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]
Etnie e Minoranze Straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 871 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Albania 174 1,74%
Marocco 119 1,19%
Macedonia del Nord 114 1,14%
Luoghi di interesse
Architetture civili e militari
- La Rocca Malatestiana o "Rocca del Sasso" (data la sua posizione sullo sperone del monte che ospita l'abitato di Verucchio) è una delle più grandi e meglio conservate della Signoria. Costruita intorno al secolo XII, ha visto il sovrapporsi di successive e sempre più complesse opere di fortificazione ed ampliamento; è la parte più antica che desta maggior attenzione, il borgo medioevale ben conservato riporta all'atmosfera del tempo. La Rocca cade sotto il dominio dei Malatesta che la conservano per circa 300 anni e la fanno divenire il baluardo del loro regno ponendo a Verucchio un' attenzione degna di nota. Nel 1450 la Rocca subì un ulteriore ampliamento grazie a Sigismondo Malatesta. Di notevole interesse la visita alla Sala Grande, il maschio e le segrete.
- La Rocca del Passarello con l'annessa porta costituisce il secondo nucleo fortificato di Verucchio. Può ben considerarsi la seconda rocca dei Malatesta, sulla quale però nel 1600 è stata costruito il Monastero delle Monache di Santa Chiara. Splendida la ricostruzione dell'antica porta dalla quale si entra in Verucchio costeggiando le mura dette di San Giorgio.
- Rimasti intatti anche la Torre civica e gran parte delle mura con diversi bastioni difensivi.
- Sulla piazza Malatesta, la principale del paese, si affaccia l'assai ben proporzionato palazzo Giungi, risalente al XVII / XVIII secolo, con il portale e le finestre caratterizzati dai tipici elementi architettonici dell'epoca.
Edifici religiosi
- La Chiesa Collegiata di San Martino è una delle cattedrali della Valmarecchia costruita nel 1863 dal Tondini, architetto verucchiese di talento. Di pregio le opere all'interno, tra le quali due Crocifissi di legno del XIV, XV secolo, e una tela del pittore Francesco Nagli (1600 circa) raffigurante San Martino dona il mantello al povero.
- Il Monastero di Santa Chiara
- La Chiesa del Suffragio
- La Pieve Romanica di Sant'Antonio è una delle costruzioni più antiche di Verucchio. Si pensa sia databile al 990 e si raggiunge prendendo la strada che dal Paese di Verucchio scende a valle fino alla frazione di Villa Verucchio.
- Il Convento di San Francesco a Villa Verucchio, con al centro del chiostro un monumentale cipresso, la cui età è stimata attorno ai settecento anni, piantato secondo la tradizione da Francesco stesso.
Musei
Economia
Verucchio gode dell'indotto industriale ed artigianale della vicina città di Rimini, anche se Villa Verucchio è sede di numerosi laboratori d'artigianato locale e medio-piccole industrie.
Il territorio, molto fertile, dà vita alla cultura dell'olivo e della vite che originano prodotti unici per la qualità e il gusto.
Interessante anche il settore del Turismo. La recente riscoperta dell'entroterra associata ad una cultura culinaria rendono Verucchio attraente per i turisti che invadono la Riviera Romagnola durante il periodo estivo. Ma non solo. L' elevata qualità della cucina e la bellezza del territorio rendono questi posti appetibili anche nelle altre stagioni dell'anno.
Cultura, sagre ed eventi
Il periodo agosto/settembre è segnato dalle Feste dei Malatesta che trasformano il centro storico in un borgo medievale con parate, banchetti, cene di corte e giostre cavalleresche e d'armi.
Maggio vede l'allestimento di mostre, convegni, concorsi dedicati alla rosa. È la Rosa Fresca Aulentissima che trasforma gli angoli più caratteristici di Verucchio in splendidi giardini fiorati.
A luglio, prende l'avvio Verucchio Festival, qualificato appuntamento di musica etnica e nuove tendenze musicali giovanili.
A settembre, più precisamente la seconda domenica del mese, la fiera de quatorg
La Fira de Bagoin in gennaio è il culmine della tradizione enogastonomica romagnola dove il maiale la fa da padrone.
Amministrazione
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Collegamenti esterni
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 820.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Altri progetti
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