Utente:Wla/Sandbox

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La 5ª edizione del Nebula Award Weekend per l'assegnazione dei premi Nebula si è tenuta il 14 marzo 1970 in due eventi differenti organizzati dalla Science Fiction and Fantasy Writers of America (SFWA), rispettivamente sulla East Coast, presso Les Champs di New York e sulla West Coast presso l’Hotel Claremont a Berkeley in California.[1] l'organizzazione di tre eventi distinti venne pensata per far fronte all'impossibilita da parte di alcuni autori di spostarsi per grosse distanze, cerimoniere per l'occasione è stato Isaac Asimov

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sin dalla sua costituzione i premi Nebula sono rimasti pressoché invariati, la categorizzazione originale prevedeva il miglior romanzo, miglior romanzo breve, miglior racconto e miglior racconto breve.

Al tempo non erano ancora state istituite regole vincolanti sulla nomination per le opere, ne tantomeno vi era una struttura organizzata come oggi, infatti se ad oggi nelle categorie vi è un numero limitato di possibili candidati (6 per categoria), nell'edizione per il miglior romanzo avrebbe visto cinque candidati.[1]

Con 125 persone presenti e Isaac Asimov in qualità di cerimoniere, la serata del 1970 si è aperta con un intervento di Judy-Lynn Benjamin, moglie di Lester del Rey nel quale ha esposto le sue esperienze in merito alla difficoltà di lavorare con Harlan Ellison mentre un discorso chiave è stato tenuto da Carl Sagan, concentrando la sua attenzione su Marte.[1]

L'evento si è limitato al banchetto e alla cerimonia di premiazione, dove Gordon Dickson, presidente della SFWA (1969-1971)[2] ha presentato i quattro vincitori con i rispettivi premi, oltre a delle targhe consegnate agli editori delle opere premiate. Come era tipico dell'epoca, la stessa sera sulla costa occidentale si tenne un banchetto separato per gli autori che non potevano partecipare al banchetto di New York.[1]

Per la categoria miglior romanzo, il verdetto vedrà imporsi Ursula K. Le Guin con la sua opera La mano sinistra delle tenebre (The Left Hand of Darkness), romanzo del 1969 pubblicato dalla casa editrice Ace Books, sin dalla sua pubblicazione il romanzo divenne immensamente popolare e stabilì lo status di Le Guin come uno dei principali autori di fantascienza.[3][4] Oltre al premio Nebula, l’opera ha ottenuto il Premio Hugo lo stesso anno.[5]

Per la categoria miglior romanzo breve il verdetto vedrà imporsi Harlan Ellison con l’opera Un ragazzo e il suo cane (A Boy and His Dog), breve romanzo del 1969 pubblicato originariamente nella rivista New Worlds nel 1969 in forma di racconto e in seguito espanso come romanzo breve e raccolto nell'antologia The Beast that Shouted Love at the Heart of the World dello stesso anno.Dall'introduzione di Harlan Ellison alla graphic novel di [6] è stato tratto il film Un ragazzo, un cane, due inseparabili amici del 1975 per la regia di L.Q. Jones[6][7] e la graphic novel intitolata Vic & Blood disegnata da Richard Corben e pubblicata nel 1989.[6][8][9][10]

Il racconto è stato pubblicato in italiano nell'antologia Storie del pianeta azzurro edita nel 1987 dall'Editrice Nord.[11]

Categorie[modifica | modifica wikitesto]

Le categorie ammesse per l'edizione 1967 sono state:

Regolamemto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Premio Nebula § Regolamento prima del 2010.

La classifica avviene tramite votazione di una giuria di esperti nel settore per opere pubblicate l'anno precedente l'edizione[12]. Pur non avendo collegamenti con essi il premio Nebula viene influenzato dal premio Locus e a sua volta influenza sin dalla sua prima edizione la giuria del premio Hugo dando indicazioni circa le opere maggiormente meritorie da premiare.[12] le opere ammesse al ballottaggio per le nomination sono frutto di segnalazioni dei membri della SFWA nel corso di un intero anno, senza limite per il numero di opere raccomandabili, e raggiunto un numero di raccomandazioni sufficiente (10) vengono sottoposte a una votazione preliminare.[13]

Vincitori e candidati[modifica | modifica wikitesto]

Vengono di seguito indicati in grassetto i vincitori.
Dove ricorrente e disponibile, viene indicato il titolo in lingua italiana e quello in lingua originale tra parentesi.

Miglior romanzo[modifica | modifica wikitesto]

Miglior romanzo breve[modifica | modifica wikitesto]

Miglior racconto[modifica | modifica wikitesto]

  • [[]] - [[]]
    • [[]] - [[]]

Miglior racconto breve[modifica | modifica wikitesto]

  • [[]] - [[]]
    • [[]] - [[]]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pubblicato a puntate nella rivista di fantascienza New Wave New Worlds durante la direzione editoriale di Michael Moorcock. Il suo linguaggio esplicito e l'atteggiamento cinico verso i politici, così come il fatto che la rivista era parzialmente finanziata dal British Arts Council, irritò alcuni membri del Parlamento britannico.[14] Jennie Lee, baronessa Lee di Asheridge, allora capo dell'Arts Council, difese con successo il libro, che in seguito venne bandito da W. H. Smith, una grande catena britannica di librerie.[15] Alcune femministe respinsero la storia come sessista.[16]
  2. ^ Pubblicato nel 1969 con copertina di Leo e Diane Dillon] l’opera ha vinto il Premio francese Apollo nel 1972.[17] Il titolo fa riferimento ai numerosi dipinti del pittore svizzero-tedesco Arnold Böcklin. Nel romanzo, Francis Sandow si riferisce a "quel folle dipinto di Boecklin, L'isola dei morti". Böcklin ha creato almeno cinque dipinti con quel titolo, ciascuno raffigurante un rematore e una figura in piedi su una piccola barca, che attraversano acque scure verso un'isola ostile. Una successiva edizione di Ace Books presentava un dipinto di copertina di Dean Ellis che ricordava deliberatamente il lavoro di Böcklin. [18]
  3. ^ È simile al suo precedente romanzo Tutti a Zanzibar come stile narrativo e nella sua visione distopica. Ha esattamente 100 capitoli titolati, che variano da diverse pagine a parte di una parola. Fu pubblicato per la prima volta nel 1969 con la copertina di Leo e Diane Dillon, nella collana Ace Science Fiction Specials di Ace Books.[19] L'orbita spezzata ha vinto inoltre il BSFA Award per il miglior romanzo di fantascienza nel 1970.
  4. ^ Conosciuto anche con il titolo La Crociata dei Bambini (Slaughterhouse-Five; or, The Children's Crusade: A Duty-Dance With Death) è una testimonianza dell'autore sulla sua prigionia in Germania durante la seconda guerra mondiale e sul bombardamento di Dresda, considerato un'opera-chiave del pacifismo moderno e un racconto sul valore effimero dell'esistenza. Il sottotitolo (La crociata dei bambini) non si riferisce solo alla Crociata dei fanciulli del 1212, ma alla guerra stessa, in cui uomini maturi decidono di far la guerra mandando dei "bambini" a morire al posto loro.
    Il libro è stato candidato oltre che ai Nebula, anche al maggior riconoscimenti della letteratura fantascientifica, il Premio Hugo[20] nel 1970.
  5. ^ Romanzo basato sui viaggi nel tempo, la trama ruota principalmente attorno ai paradossi provocati dai viaggi nel tempo ed è considerata un esempio dell'era più sessualmente permissiva della fantascienza americana della fine degli anni '60, un riflesso della controcultura del suo tempo.[21] È stato nominato oltre che per il premio Nebula per il miglior romanzo anche per il premio Hugo per il miglior romanzo nel 1970, perdendo in entrambe le occasioni contro La mano sinistra delle tenebre di Ursula K. Le Guin.[20][22] Il romanzo è stato originariamente pubblicato a puntate su Amazing Stories nel 1969[23] e poi pubblicato come originale in brossura da Ballantine Books nel mese di agosto dello stesso anno.[24]Il romanzo ha ricevuto critiche negative da Algis Budrys, il quale afferma che se non fosse stato per "la quantità e il tipo di sesso introdotto" e per i "lunghi passaggi descrittivi su Costantinopoli", "sarebbe da considerare come un breve racconto". La sua recensione ha anche discusso, a lungo, dei vari elementi illogici presenti nello sviluppo della trama del romanzo[25]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) 1970 Nebula Awards, su nebulas.sfwa.org. URL consultato il 15 maggio 2020.
  2. ^ (EN) SFE - Science Fiction and Fantasy Writers of America, su sf-encyclopedia.com, 29 maggio 2019. URL consultato il 18 maggio 2020.
  3. ^ (EN) Charlotte Spivack, Ursula K. Le Guin, 1ª ed., Twayne Publishers, 1984, pp. 44–50, ISBN 978-0-8057-7393-4.
  4. ^ Reccom - È morta la scrittrice Ursula K. Le Guin, regina del fantasy e della fantascienza, su reccom.org, 28 gennaio 2018. URL consultato il 7 giugno 2020.
    «Il critico Harold Bloom ha lodato la Le Guin come “una creatrice superbamente fantasiosa dallo stile personale ed importante” che “ha innalzato il fantasy a livello della migliore letteratura moderna“»
  5. ^ (EN) 1970 Hugo Awards, su sito ufficiale del premio. URL consultato l'8 giugno 2020.
  6. ^ a b c Richard Corben Harlan Ellison, Vic & Blood, La nuova mongolfiera, Editori del Grifo, 1991, ISBN 88-7773-142-7.
  7. ^ (EN) Wla/Sandbox, su IMDb, IMDb.com.
  8. ^ (EN) John DeNardo, REVIEW: Vic and Blood: The Continuing Adventures of a Boy and His Dog by Harlan Ellison Url consultato il 20.1.2014
  9. ^ (EN) Richard Corben e Harlan Ellison, Vic and Blood: The Chronicles of a Boy and His Dog, St. Martin's Press / NBM, 1989, ISBN 0-312-03471-7.
  10. ^ Richard Corben e Harlan Ellison, Vic & Blood, La nuova mongolfiera, Editori del Grifo, 1991, ISBN 88-7773-142-7.
  11. ^ Sandro Pergameno, Catalogo Vegetti della letteratura fantastica - Storie del Pianeta azzurro, su fantascienza.com. URL consultato il 15 agosto 2023.
  12. ^ a b (EN) Nebula Award, Overview thread, su Science Fiction Awards Database. URL consultato il 5 aprile 2019.
  13. ^ (EN) Michael A. Burstein, An Introductory Guide to the Nebula Awards by Michael A. Burstein on Apr 18, 2011 in Nonfiction, su apex-magazine.com. URL consultato il 7 aprile 2019.
  14. ^ Michael Ashley, History of the Science Fiction Magazine, 1950–1970, Volume 2: Transformations.
  15. ^ John J. Pierce, Odd Genre: A Study in Imagination and Evolution (Westport, CT: Greenwood Press, 1994) 159, Questia, Web, 6 August 2010.
  16. ^ Michael Moorcock (a cura di), New Worlds, An Anthology. ( London: Fontana, 1983), p. 505.
  17. ^ (EN) sfadb.com, https://www.sfadb.com/Prix_Apollo_1972. URL consultato il 30 maggio 2022.
  18. ^ (EN) Christopher S. Kovacs, "...And Call Me Roger"": The Literary Life of Roger Zelazny, Part 2, Volume 2: Power & Light, NESFA Press, 2009.
  19. ^ (EN) Fantasy Literature - The Jagged Orbit: A Dark, Unsettling Read, su fantasyliterature.com. URL consultato il 30 maggio 2020.
  20. ^ a b 1970 Hugo Awards, su thehugoawards.org. URL consultato il 21 febbraio 2015.
  21. ^ (EN) Mark R. Kelly, Blackgate - UP AND DOWN AGAIN: ROBERT SILVERBERG’S UP THE LINE, su blackgate.com, 25 febbraio 2021. URL consultato il 14 agosto 2023.
  22. ^ (EN) World’s With Out end - SCIENCE FICTION, FANTASY & HORROR BOOKS BY AWARD - 1970 Award Winners & Nominees, su worldswithoutend.com. URL consultato il 14 agosto 2023.
  23. ^ (EN) Isfdb - Publication: Amazing Stories, September 1969, su isfdb.org. URL consultato il 14 agosto 2023.
  24. ^ (EN) Isfdb - Publication: Up the Line, su isfdb.org. URL consultato il 14 agosto 2023.
  25. ^ (EN) "Galaxy Bookshelf", Galaxy Science Fiction, maggio 1970, pp. 106-108, 134.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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