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UNIONE DELLE VOCI EUNOMIA ED EUNOMICA[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Solone Legislatore e Poeta di Atene di Merry-Joseph Blondel

Il termine eunomia (dal greco antico εὐνομία[1]) indica l'idea di "buon governo". In generale tale concetto può essere riassunto come l'ideale sistema di governo in cui le leggi sono giuste e ben applicate, e in cui è mantenuto un buon ordine sociale.

Il concetto di eunomia è stato oggetto di discussione sin dall'antica Grecia sia in filosofia che in politica, divenendo successivamente anche un tema economico.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Origina da Eunomia, figura mitologica figlia di Zeus e Temi, che in armonia con le sue sorelle, le Ore, si occupava di garantire il corretto andamento dell'ordine naturale e delle stagioni sulla terra.[2]

Nell'antichità[modifica | modifica wikitesto]

Nell'opera soloniana[modifica | modifica wikitesto]

Il legislatore ateniese Solone utilizzò per la prima volta il termine nel suo Discorso sul buon governo, tenuto ad Atene nel 594 a.C. Nella politica soloniana, il termine indica il buon ordinamento che avrebbe consentito alla comunità della polis di vivere in pace e stabilità, evitando le guerre civili causate dall'ingiustizia e dall'abuso di potere, soprattutto da parte degli aristocratici.

Solone scrisse anche un'elegia intitolata Eunomia[3], in cui narrava gli esiti sulla popolazione del buongoverno e del malgoverno:

«Queste sono le cose che il cuore mi impone di insegnare agli Ateniesi: come il Malgoverno apporti a una città mali in gran numero; il Buongoverno, al contrario, rivela ogni cosa in buon ordine e ben fatta, e frequentemente riesce ad avvincere in ceppi gli ingiusti: liscia le asperità, pone fine alla dismisura, ottunde l’arroganza, secca sul nascere i fiori della tracotanza accecante, raddrizza le sentenze deviate, affievolisce le azioni superbe, pone fine agli effetti delle divisioni civili, pone fine alla rabbia della straziante contesa, e – insomma – in suo potere, tutto, tra gli uomini, è ben fatto e assennato»

A Sparta[modifica | modifica wikitesto]

Il valore giuridico del significato si collega anche a Licurgo, leggendario legislatore di Sparta, il cui padre è per tradizione chiamato Eunomo; tale ipostasi onomastica, di fatto, rende Licurgo figlio di colui che porta nel suo nome il significato stesso di “buon governo”.[4] La stabilità istituzionale e culturale di Sparta viene infatti spesso ricondotta alle riforme di Licurgo.[5]

Tucidide, in riferimento a Sparta, afferma come la stabilità e la durata del sistema politico spartano siano da ricondurre alla presenza di buone leggi che governano la città.[6]

Oggi[modifica | modifica wikitesto]

Nel contemporaneo il termine assume un'accezione più ampia che aggiunge come valore fondamentale per il buon governo anche l'economia sociale, riprendendo un concetto che si ritrova anche nella Politica di Aristotele: “… Ciò è chiaro in forza del principio fondamentale: la felicità deve esistere in unione con la virtù e felice si deve dire uno stato non guardando a una sua particolare sezione, ma a tutti i cittadini…[7], ossia un buon sistema politico deve disporre di una buona economia e di giuste leggi per il raggiungimento della felicità di tutto il complesso sistema sociale universale.

L'aggettivo eunomico si carica anche di una forte componente culturale che sottolinea un atto progettuale tendente all'equità sostenibile in materia economica, sociale e giuridica per un futuro sociale positivo.

Oggi termine eunomia è usato per indicare un sistema amministrativo, in cui gli enti pubblici sono rispettosi dei tempi di pubblicazione dei bilanci e consentono l'applicazione dei principi della trasparenza e del controllo da parte dei cittadini.[senza fonte]

Si può, quindi, affermare che nel contemporaneo il significato del termine eunomia si sia arricchito aggiungendo spessore al suo valore di benessere sociale, raggiunto attraverso un complesso sistema di eque norme.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A sua volta composto dal prefisso εὐ- ("buono", trasl. èu) e dal sostantivo νόμος ("legge", trasl. nòmos). Vedi eunomìa in Vocabolario - Treccani
  2. ^ Anna Ferrari, Dizionario di Mitologia Greca e Latina, UTET, 1º aprile 1999, pp. 309-522, ISBN 8802054142.
  3. ^ Solone, frammento 4 West, in Elegia (PDF), su unibo.it, Università di Bologna, pp. 6-9.
  4. ^ Licurgo in "Dizionario di Storia", su www.treccani.it. URL consultato il 17 settembre 2023.
    «Legislatore spartano. Secondo la tradizione sarebbe stato figlio di Eunomo, nel quale è probabilmente da riconoscere una ipostasi del buon governo (eunomia).»
  5. ^ Luana Quattrocelli, Poesia e convivialità a Sparta arcaica. Nuove prospettive di studio, in Cahiers du Centre Gustave Glotz, vol. 13, n. 1, 2002, pp. 7–32, DOI:10.3406/ccgg.2002.1556. URL consultato il 17 settembre 2023.
  6. ^ Tucidide, La Guerra del Peloponneso, I, 18, 1.
    «Ora Lacedemone, quantunque, da che fu fabbricata dai Dori che l'abitano adesso, sia stata più lungamente di quante altre sappiamo agitata da sedizioni. pure sino da remotissima età ebbe buone leggi, né mai fu soggetta a tiranni, essendo sino all'esito di questa guerra circa quattrocent'anni o poco più, che i Lacedemoni serbano il medesimo reggimento.»
  7. ^ Aristotele, Politica (PDF), libro VII, 9.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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