Utente:Una Scimmia/Altruismo efficace/Forgia del caos

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«As I and the Centre for Effective Altruism define it, effective altruism is the project of using evidence and reason to figure out how to benefit others as much as possible, and taking action on that basis.

On this definition, effective altruism is an intellectual and practical project rather than a normative claim, in the same way that science is an intellectual and practical project rather than a body of any particular normative and empirical claims. Its aims are welfarist, impartial, and maximising: effective altruists aim to maximise the wellbeing of all, where (on some interpretation) everyone counts for one, and no-one for more than one. But it is not a mere restatement of consequentialism: it does not claim that one is always obligated to maximise the good, impartially considered, with no room for one’s personal projects; and it does not claim that one is permitted to violate side-constraints for the greater good.

Effective altruism is an idea with a community built around it. That community champions certain values that aren’t part of the definition of effective altruism per se. These include serious commitment to benefiting others, with many members of the community pledging to donate at least 10% of their income to charity; scientific mindset, and willingness to change one’s mind in light of new evidence or argument; openness to many different cause-areas, such as extreme poverty, farm animal welfare, and risks of human extinction; integrity, with a strong commitment to honesty and transparency; and a collaborative spirit, with an unusual level of cooperation between people with different moral projects.»

Due parole prima del testo[modifica | modifica wikitesto]

Oggetto

1. Sto lavorando ad una nuova versione della voce ‘Altruismo efficace’ della Wikipedia italiana.

2. Finora ho completato la parte relativa ai principi dell'altruismo efficace; prendendo l'attuale versione italiana a modello, questo dovrebbe corrispondere al 40% della voce finita.

3. Feedback is invited! La pagina di discussione è lì apposta 😊

Dichiarazione di conflitto d'interessi

4. Le norme di Wikipedia richiedono ch'io dichiari il mio conflitto d'interessi nel contribuire alla voce 'altruismo efficace". Questo farò al momento di modificare la voce, e già ho fatto sulla mia pagina utente.

Processo

5. Il punto di partenza del mio lavoro è stato costituito dalle sezioni relative ai principi dell’altruismo efficace di 5 voci Wikipedia sull'altruismo efficace: quella italiana, ed altre 4 selezionate per la loro qualità: quella inglese, quella lettone, quella francese e quella tedesca.

6. Oltre che dalle 5 voci di partenza ed i rispettivi riferimenti bibliografici, nel mio lavoro ho anche cercato ed incluso altre fonti, laddove mi è sembrato utile.

7. All’inizio del lavoro ho dedicato qualche ora alla lettura delle cinque voci e di un po’ di riferimenti bibliografici, per darmi un’infarinatura. Ho poi deciso come strutturare il testo, a grandi linee. Fatto questo, ho iniziato a scrivere. In alcuni passaggi, non ho dovuto fare altro che selezionare un pezzo di una voce già esistente, tradurlo, ricompilare i riferimenti bibliografici ed integrare il pezzo nel contesto della nuova voce. In altri passaggi, il mio lavoro non è stato tanto di integrazione, quanto proprio di scrittura da zero.

Qualità - Pro

8. Da un lato, penso che questa possa essere, ad oggi, la migliore voce di Wikipedia sui principi dell’altruismo efficace. Sarei piuttosto sconsolato se non lo fosse, in effetti! Avendoci speso del bel tempo, e dal momento che in essa sono confluite le voci che mi sembravano migliori, sarei ben triste se la costruzione finale si rivelasse inferiore ad uno dei suoi pezzi!

9. E voglio dire almeno questo, sulla qualità della nuova voce: la vecchia versione italiana dedicava ai principi dell’altruismo efficace un wikitesto di 1578 parole; quella inglese, la più ricca esistente nel momento in cui ho iniziato i lavori, 2328. Un libro non si giudica dalla sua lunghezza… però la nuova voce di parole ne conta 6912.

Qualità - Contro

10. D’altra parte, non credo affatto che questa sia la voce sull’altruismo efficace ottimale. Per almeno due ragioni.

11. Primo: anche se ho aggiunto dei paragrafi originali e cambiato qualche sottotitolo, non sono però stato originale al punto da mettere in discussione la struttura di base, cosa che avrebbe richiesto più tempo di quello che avevo a disposizione. Può essere che il testo non dica dell’altruismo efficace cose che andrebbero invece dette, o che dia eccessiva enfasi a cose non poi così importanti.

12. Secondo: la voce descrive l’altruismo efficace soprattutto attraverso le parole di aspiranti altruisti efficaci. In gergo EA, noi la diremmo biased; in gergo Wikipedia, rischiamo ci dica prima o poi un revisore, non è neutrale. Questo in futuro potrebbe dare grattacapi; integrare fonti neutrali e critiche potrebbe essere una buona idea.

Prospettiva

13. Il prossimo passo per questo testo è la raccolta del feedback e la sua integrazione.

14. Nel frattempo, intendo ampliare un’altra sezione della vecchia voce italiana. Una sezione più corta di quella che ho ampliato questa volta. Molto più corta. Tipo 146-293 parole di wikitesto, non 1578. Come chi mi legge sa già, e come la vita m'ha voluto recentissimamente ricordare, è buona norma spezzare il proprio lavoro in tanti piccoli passaggi.

15. Qualche immagine in più non ci starebbe male.

16. C’è chi non vede bene, e ci sono voci Wikipedia eccellenti che includono una versione audio. Sarebbe facile da realizzarne una per l’altruismo efficace, e a lavori conclusi vorrei proprio farlo.

Ed ora, senz'altro indugio, ecco a voi la sezione 'Principi' della nuova voce Wikipedia "Altruismo efficace":

Principi[modifica | modifica wikitesto]

Se l'altruismo efficace si differenzia da altre pratiche di beneficenza, questo non è dovuto all'originalità dei suoi obiettivi. Infatti, gli aspiranti altruisti efficaci perseguono scopi caritatevoli largamente condivisi: il miglioramento delle condizioni di vita dei bisognosi; la riduzione della sofferenza animale; la salvaguardia di un pianeta abitabile per le generazioni future. Non sono tanto gli obiettivi di fondo a rendere particolare l'altruismo efficace, quanto piuttosto il metodo col quale quegli obiettivi vengono perseguiti. È l'enfasi posta sul confronto analitico delle diverse cause caritatevoli perseguibili e delle diverse azioni benefiche possibili; è l'importanza riconosciuta alla ricerca di quel corso d'opera che verosimilmente massimizza determinati valori umani (felicità, utilità, QALY, etc.).

Data questa premessa, si può vedere come la prospettiva dell'altruismo efficace sia facilmente declinabile in chiave consequenzialista, un'impostazione etica comune a molte figure di spicco del movimento. [1] Questo non significa, però, che l'altruismo efficace sia unicamente consequenzialista. Secondo MacAskill, l'idea base dell'altruismo efficace, ovvero quella di fare il massimo bene possibile con risorse limitate, è compatibile con un'ampia varietà di prospettive morali e metaetiche. [2]

Va notato che, se da un lato i principi dell'altruismo efficace forniscono una qualche guida all'azione, d'altra parte esiste fra gli altruisti efficaci una consapevolezza di come questa non sia una guida sufficiente, da sola, a determinare che cosa sia meglio fare, e di come l'obiettivo dell'altruismo efficace (trovare e percorrere le vie più efficaci per aiutare gli altri) sollevi molte domande di natura morale: [3] [2] [4]

«Che valore dare al miglioramento della qualità della vita rispetto al salvataggio di vite? Che valore dare all'alleviamento delle sofferenze degli animali non umani rispetto all'alleviamento delle sofferenze umane? Che valore dare alla mitigazione dei rischi d'estinzione della specie umana, con la perdita di centinaia di trilioni di vite future che quella comporterebbe? Di fronte a piccole possibilità di fare quantità di bene enormi, dovremmo semplicemente massimizzare il valore atteso o è una qualche altra teoria decisionale ad essere corretta? Come dovremmo agire alla luce di una profonda incertezza circa quale sia la cosa moralmente giusta da fare?»

Imparzialità[modifica | modifica wikitesto]

Fondamentale per l'altruismo efficace, l'imparzialità è la nozione (talvolta indicata invece col nome di 'neutralità') per cui al benessere di ciascun individuo debba essere attribuito eguale valore morale intrinseco. Ad esempio, un altruista efficace considera la vita d'una persona qualsiasi egualmente preziosa, sia che ella abiti in una terra lontana, sia che ella viva nella sua stessa comunità. Così Peter Singer nel suo saggio “Famine, Affluence and Morality” del 1971: [5]

«Non ha alcuna importanza che la persona che posso aiutare sia un bambino del mio quartiere a dieci passi da me o uno bengalese di cui non saprò mai il nome, distante diecimila miglia. […] Il punto di vista etico ci richiede di guardare oltre gli interessi della società di cui facciamo parte.»

Il principio di imparzialità si applica dunque a ciascun essere umano attualmente in vita. E che cosa dire degli altri esseri viventi? Un dilemma collegato al principio d'imparzialità è la questione circa quali esseri siano degni di considerazione morale. Molte persone che si riconoscono negli ideali dell'altruismo efficace attribuiscono valore non solo al benessere degli esseri umani, ma anche a quello degli altri animali senzienti; tanti perciò si spendono per ridurre la sofferenza degli animali non umani, ad esempio di quelli allevati intensivamente. [6] [7] [8]

Ci sono poi i lungoterministi, che rifiutano d'attribuire più valore morale alla vita di una persona oggi che non a quella di membri di generazioni future; guardando negli anni a venire, queste persone si concentrano su progetti volti a ridurre i rischi di catastrofe globale. [9] [10]

William Schambra ha criticato il principio d'imparzialità dell'altruismo efficace, sostenendo che la carità determinata dalla reciprocità e dall'interazione faccia a faccia sia più forte e più diffusa di quella basata s'un altruismo imparziale e distaccato. Le opere di beneficenza imperniate sulla comunità, scrive Schambra, hanno un ruolo fondamentale per la società civile e di conseguenza, per la democrazia. [11]

Costo-efficacia[modifica | modifica wikitesto]

In un discorso del 2013, Peter Singer rilevava come molte delle più significative personalità dell'altruismo efficace avessero ricevuto un'educazione improntata al pensiero logico e quantitativo, studiando filosofia, economia o matematica. [12] Questo dato riflette l'alta importanza del principio di costo-efficacia nell'altruismo efficace.

Definita una certa quantità di risorse da spendersi in opere di bene (come denaro od ore di lavoro), e determinato il genere di impatto positivo desiderato (ovvero la causa per cui impegnarsi), l'aspirante altruista efficace va in cerca di progetti in cui le sue risorse possano produrre il maggior impatto positivo possibile; quelli, in altre parole, col minor rapporto costo-efficacia.

Ad esempio: chi volesse donare del denaro (risorsa) per migliorare lo stato di salute altrui (impatto positivo), potrebbe decidere quale intervento sanitario finanziare in funzione del numero di quality-adjusted life years (QALY) che la sua donazione contribuirebbe a produrre.

Si prenda il caso della malattia dell'occhio denominata tracoma, un'infezione batterica della congiuntiva e della cornea, causata da Chlamydia trachomatis. Durante il decorso della malattia la rima palpebrale si rivolta verso l'interno della palpebra (entropion), e con essa si ha anche inversione delle ciglia (trichiasi). Queste ultime creano per sfregamento lesioni via via sempre più gravi alla cornea e cicatrici che causano distorsione visiva. Questo processo è molto doloroso e progressivamente conduce alla completa cecità.

Un cane guida per ciechi non rende la vista, e negli Stati Uniti del 2012 il suo allevamento ed addestramento costavano, in tutto, circa $ 42'000. [13] [14] Per contro, in Africa il costo di una terapia chirurgica per il tracoma, risolutiva nell'80% dei casi, si aggirava attorno ai $ 25. [15] Pertanto, con le stesse risorse, era possibile donare un solo cane guida negli Stati Uniti, o salvare dalla cecità circa 1344 persone in Africa. [14]

Risulta dunque evidente come alcuni progetti filantropici siano molto più efficienti di altri. Parimenti, alcune organizzazioni di beneficenza (charities) sono molto più efficaci ed efficienti di altre. [16] Alcune organizzazioni semplicemente non raggiungono i propri obiettivi. [17] Di quelle che riescono ad essere efficaci, alcune sono molto più efficienti, cioè ottengono risultati più significativi spendendo meno. [18] Ricercatori di GiveWell. hanno calcolato che alcune organizzazioni di beneficenza sono centinaia o addirittura migliaia di volte più efficaci di altre. [19]

Ragionamento in condizioni d'incertezza[modifica | modifica wikitesto]

L'altruista efficace tenta perciò di identificare progetti ed organizzazioni dalle quali ci si aspetti un ottimo rapporto costo-efficacia, così da massimizzare l'impatto positivo prodotto. Molti progetti hanno un esito incerto, ed un progetto può avere un valore atteso più elevato di un altro anche laddove la probabilità di successo sia inferiore, a condizione che l'impatto positivo potenziale sia sufficientemente elevato. Ad esempio, se un intervento A consentisse di salvare 1'000'000 vite con una probabilità dell'1%, ed un intervento B consentisse di salvarne 10 con una probabilità del 100%, il valore atteso dell'intervento A ammonterebbe a 10'000 vite, una quantità 1'000 volte superiore al valore atteso dell'intervento B, 10 vite. [20]

Esempi di iniziative con impatto potenziale estremamente elevato ed esito estremamente incerto possono essere facilmente trovati fra quelle dedicate alla riduzione del rischio di catastrofi globali.

Alcuni aspiranti altruisti efficaci preferiscono determinare quali interventi abbiano il maggior impatto principalmente attraverso studi controllati randomizzati, [20] [21] comunemente ritenuti la prova più dirimente in ricerca sanitaria. Un caso esemplare d'intervento supportato da evidenze empiriche è quello dei trattamenti di sverminazione di massa, la cui efficacia nel promuovere l'istruzione in alcuni Paesi in via di sviluppo è stata dimostrata, appunto, da studi controllati randomizzati. [22] In confronto ai progetti filantropici più pionieristici, quelli che invece consistono nella distribuzione d'interventi la cui efficacia sia già stata adeguatamente documentata risultano facilmente più promettenti; il loro effetto appare meno incerto. [23] Tra i gruppi di ricerca di spicco che conducono studi controllati randomizzati per valutare l'impatto di diverse misure vi sono il Poverty Action Lab [24] ed Innovations for Poverty Action. [25]

Altri hanno messo in guardia dalla richiesta di prove tanto rigorose, argomentando che essa restringa inutilmente l'attenzione a quelle cause per le quali tali prove possano essere prodotte, a discapito di altre, pure importanti ma meno misurabili. [26] Anche Pascal-Emmanuel Gobry, facendo riferimento al cosiddetto 'effetto lampione', ha rilevato questo rischio che i progetti dagli esiti meno misurabili siano trascurati: questioni come la ricerca medica o la riforma del governo, sostiene, vengono necessariamente sempre affrontate "un passo alla volta" e i risultati sono difficili da misurare con esperimenti controllati. [27] Kelsey Piper, giornalista vicina all'altruismo efficace, sostiene che l'incertezza non sia una buona ragione per cui gli aspiranti altruisti efficaci dovrebbero astenersi dall'agire sulla base della loro più accurata immagine del mondo, perché un progetto sulla cui efficacia non vi siano prove contrastanti sarebbe più un'eccezione che la regola. [28]

Rivalutazione dei costi amministrativi[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente, le valutazioni delle organizzazioni caritatevoli si sono concentrate sulla minimizzazione dei costi amministrativi in proporzione al costo di un programma. Gli altruisti efficaci in genere rifiutano questo metodo di misurazione, trovandolo semplicistico ed erroneo. [29] [30] Gli altruisti efficaci preferiscono misurare i risultati ottenuti per unità di risorse investite (QALYs/dollaro, ad esempio), indipendentemente dalla quota dei costi amministrativi. Inoltre, come spiega Dan Pallotta, fondatore di AIDSRides (una serie di eventi di raccolta fondi contro l'AIDS), gli enti di beneficenza dovrebbero essere incoraggiati ad investire di più nella raccolta fondi, se questo investimento consente loro di aumentare le entrate e destinare più risorse al loro lavoro di beneficenza. [31] Uno studio di Dean Karlan ha persino scoperto che "le organizzazioni caritatevoli più efficienti investono una percentuale maggiore del loro budget in costi amministrativi rispetto ai loro concorrenti meno efficienti", [32] presumibilmente perché le spese amministrative possono essere finalizzate a condurre analisi volte a determinare quali attività dell'organizzazione siano più efficaci. Pertanto, le spese amministrative possono aiutare a indirizzare risorse verso le attività migliori.

Considerazione del margine per ulteriori finanziamenti[modifica | modifica wikitesto]

In generale, gli altruisti efficaci ritengono che la scelta di obiettivi e progetti di beneficenza da sostenere debba essere guidata dalla stima del valore marginale che nuove risorse destinate a ciascun obiettivo o progetto potrebbero aggiungere ai risultati positivi già conseguiti.

In quest'ottica, appare importante per l'aspirante altruista efficace il concetto di margine per ulteriori finanziamenti (room for more funding, o funding gap): una misura della capacità delle varie organizzazioni filantropiche d'assorbire efficacemente risorse finanziarie aggiuntive. [33]

Ad esempio, un ente di beneficenza potrebbe già disporre di risorse finanziarie ingenti, ma non avere molto personale esperto in grado di spenderle efficacemente per produrre un impatto positivo nel mondo. In altre parole, l'elemento che limiterebbe la capacità dell'ente di beneficenza di avere un maggiore impatto positivo (ovvero il bottleneck dell'ente) sarebbe costituito dalla mancanza di personale capace, non di fondi. Data questa premessa, donazioni destinate all'ente di beneficenza non produrrebbero un grande impatto positivo: l'ente avrebbe un margine per ulteriori finanziamenti troppo ridotto.

L'aspirante altruista efficace sceglie dunque le organizzazioni cui donare tenendo conto anche del loro margine per ulteriori finanziamenti, selezionando enti benefici che appaiano in grado di utilizzare efficacemente un'eventuale donazione.

Questo criterio è altresì impiegato dalle meta-charities afferenti all' altruismo efficace GiveWell, Giving What We Can ed Animal Charity Evaluators, che valutano l'efficacia di altre iniziative filantropiche e le promuovono (o meno) di conseguenza. [34] [35] [36] [37] [38]

Priorizzazione delle cause[modifica | modifica wikitesto]

Una componente chiave dell'altruismo efficace è la priorizzazione [39] delle cause, ovvero l'assegnazione di differenti gradi di priorità ai diversi obiettivi filantropici teoricamente perseguibili. La necessità di una priorizzazione delle cause trova le sue radici argomentative nel principio d'imparzialità: l'idea è che le risorse debbano essere distribuite fra le diverse cause in base al criterio che realizzi più bene possibile, indipendentemente dall'identità del beneficiario e dal modo in cui venga aiutato. [3] Per un altruista efficace, la selezione del progetto di beneficenza da sostenere non inizia da uno scopo strumentale ad un fine ultimo (esempio: 'Come posso diffondere il più possibile il veganismo, cosicché gli animali vivano meglio?'), ma direttamente da un fine ultimo (esempio: 'Come posso incrementare il più possibile il benessere degli esseri viventi'?). L'altruista efficace è legato ad un fine morale generico, non a cause umanitarie particolari (cause-impartiality). [40] L'altruista efficace considera più importanti quei problemi che più incidono sul fine morale ultimo da egli prescelto, ed è pronto a rivedere questa stima alla luce di nuove informazioni. Per contro, molte organizzazioni filantropiche enfatizzano quanto efficaci i propri interventi siano nel mitigare un problema in particolare, come l'analfabetismo od il cambiamento climatico, tralasciando la questione circa quali problemi siano più importanti. [11]

Esistono tre criteri di riferimento di cui le organizzazioni appartenenti alla galassia dell'altruismo efficace spesso si servono per priorizzare le varie potenziali aree d'intervento: importanza, trattabilità, trascuratezza. [41] L'importanza (o 'dimensione') di un problema è la quantità di bene che sarebbe prodotto se una certa frazione di quel problema fosse risolta. La trattabilità di un problema è la frazione di quel problema che sarebbe risolta se alla soluzione fosse destinata una certa frazione di risorse in più. La trascuratezza di un problema è la frazione di risorse in più cui corrisponderebbe l'aggiunta di una sola unità di risorse (come un lavoratore, o un'ora di lavoro, un euro, etc.). Moltiplicare queste tre variabili fra loro restituisce la misura di costo-efficacia fondamentale: bene prodotto per unità di risorse investita. [42]

L'ottenimento delle informazioni necessarie per la definizione delle priorità delle cause può richiedere delle analisi di dati, il confronto dei risultati che differenti approcci potrebbero verosimilmente produrre (ragionamento controfattuale) e l'identificazione delle aree d'incertezza. [3] [43] La difficoltà di questi compiti ha portato alla nascita di organizzazioni specializzate nella ricerca della priorità relativa delle cause. [3]

Questa pratica di "pesare cause e beneficiari l'uno contro l'altro" è stata criticata da Ken Berger e Robert Penna di Charity Navigator, che l'hanno definita "moralistica, nel senso peggiore del termine" ed "elitaria". [44] William MacAskill ha risposto a Berger e Penna, difendendo la logica del confrontare gli interessi di un potenziale beneficiario con quelli di un altro, e concludendo che tale confronto è difficile e talvolta impossibile, ma spesso necessario. [45] La forma più perniciosa di elitarismo, secondo MacAskill, sarebbe piuttosto quella di donare alle gallerie d'arte (e ad altre istituzioni simili) invece di fare beneficenza. [45] Ian David Moss ha suggerito che le critiche alla priorizzazione delle cause potrebbero essere risolte da quello che egli ha definito "altruismo efficace rispetto a un ambito", che incoraggerebbe "a seguire i principi dell'altruismo efficace all'interno di una circoscritta area d'interesse filantropico, come una specifica causa od una particolare regione geografica"; questo approccio, ha sostenuto Moss, potrebbe risolvere, almeno per alcuni donatori, il conflitto tra prospettive locali e globali. [46]

Ragionamento controfattuale[modifica | modifica wikitesto]

Gli altruisti efficaci sostengono l'uso del ragionamento controfattuale come mezzo per determinare quali azioni massimizzino l'impatto positivo. Ragionare in modo controfattuale significa sforzarsi di tener conto di tutte le conseguenze rilevanti che sarebbero generate da ciascuna dalle varie azioni a propria disposizione. Questo principio trova applicazione tanto laddove la scelta da compiersi riguardi l'identità dell'ente benefico cui destinare una donazione, quanto laddove si debba decidere quale genere d'associazione filantropica fondare; tanto la gestione di una no-profit quanto la costruzione d'una carriera lavorativa.

Per esempio, molte persone danno per scontato che il modo migliore d'aiutare gli altri sia attraverso metodi diretti, come ad esempio lavorando per un'organizzazione di beneficenza, o come medico, o occupandosi di servizi sociali. [47] [48] Tuttavia, va considerato che per le organizzazioni di beneficenza, ospedaliere e di servizi sociali è spesso facile trovare persone capaci disponibili a lavorare per loro. Stando così le cose, l'aspirante altruista efficace contempla e confronta due futuri possibili: quello in cui ella stessa si candidi per la posizione e la ottenga, e quello in cui non lo faccia, e qualcun altro, che sarebbe altrimenti stato la seconda scelta, sia assunto al suo posto. Quale fra le due decisioni conduce al futuro dove si è realizzato il maggior impatto positivo? Quanto è grande questa differenza? Seguendo questo ragionamento, si vede come l'impatto di scegliere una tipica carriera altruistica potrebbe essere minore di quanto non appaia a prima vista. [49] Non nullo, si badi bene, [50] ma minore di quanto le apparenze possano suggerire. È il caso, ad esempio, della professione medica. [51]

Earning to give[modifica | modifica wikitesto]

È sulla scorta di un ragionamento controfattuale che gli aspiranti altruisti efficaci col giusto profilo professionale possono giungere a considerare la strategia earning to give [52] ('guadagnare per donare') il modo più efficace a loro disposizione per fare del bene. Questa strategia filantropica consiste nell'intraprendere una carriera redditizia con lo specifico obiettivo di donare larghe somme di denaro ad organizzazioni benefiche.

Si consideri, ad esempio, un avvocato con due opportunità lavorative fra cui scegliere: un impiego in remoto per una no-profit internazionale, che sarebbe retribuito 25$ l'ora, oppure una posizione consulenziale come avvocato d'impresa, che gli renderebbe 500$ l'ora, venti volte tanto. Entrambe le posizioni sono estremamente competitive: per entrambe c'è chi prenderebbe il posto del nostro avvocato, se questi rifiutasse la relativa offerta. Ebbene il nostro avvocato, ch'è un aspirante altruista efficace, fa un ragionamento controfattuale. Se egli accettasse la posizione presso la no-profit, produrrebbe (direttamente, attraverso il proprio lavoro) un certo impatto positivo; se invece la rifiutasse, qualcun altro sarebbe assunto per quella posizione, e quel qualcun altro produrrebbe più o meno lo stesso impatto positivo. D'altra parte, se il nostro accettasse la posizione come avvocato d'impresa, donerebbe una grossa fetta dei propri ingenti guadagni ad organizzazioni benefiche efficaci; ma se la rifiutasse, la persona assunta al suo posto molto probabilmente non farebbe altrettanto. L'avvocato ha dunque buone ragioni per scegliere la posizione meglio retribuita, anche se è quella che non produce direttamente un impatto positivo.

In passato, Benjamin Todd [53] e William MacAskill [54], figure di rilievo nell'altruismo efficace, hanno persino sostenuto la potenziale liceità morale di carriere stereotipicamente immorali, come quella dell'ingegnere petrolchimico o del trader finanziario. In entrambi i casi, l'impatto marginale di qualsiasi eventuale azione immorale tipica per una carriera di quel tipo (come incrementare le emissioni globali di gas inquinanti, o determinare un aumento del costo dei beni di consumo) sarebbe piccolo o nullo, poiché qualcuno avrebbe comunque ricoperto quella posizione lavorativa, e quel qualcuno avrebbe comunque compiuto azioni simili. In questa prospettiva, per l'altruista efficace col giusto background sarebbe permissibile adottare una strategia earning to give basata s'una carriera del genere: che causi indirettamente qualche danno, sia competitiva e renda bene. Questo principio è stato a più riprese messo in discussione, non ultimo dal filosofo Bernard Williams. Circa quarant'anni prima della pubblicazione degli scritti di Todd e MacAskill, Williams aveva impiegato un esperimento mentale riguardante un posto di lavoro presso una fabbrica di armi chimiche per criticare l'approccio utilitarista dell'atto, secondo il filosofo incompatibile con l'integrità dell'agente. [55] Nel tempo, l'altruismo efficace si è fatto più guardingo nei confronti di quelle strategie earning to give costruite attorno a carriere con un impatto diretto negativo. [50]

Beneficenza come dovere morale[modifica | modifica wikitesto]

Vari influenti filosofi parte del movimento dell'altruismo efficace, tra cui Peter Singer e Peter Unger, respingono l'opinione secondo cui fare il beneficenza sarebbe supererogatorio. All'interno di un dato sistema morale, un atto è detto supererogatorio quando è considerato buono ma non moralmente necessario. Questi filosofi affermano che donare ad organizzazioni di beneficenza efficaci che aiutano le persone più povere al mondo sia moralmente doveroso. In altre parole, ritengono che non far ciò sia eticamente sbagliato. Gli altruisti efficaci non respingono necessariamente l'esistenza di atti supererogatori, ma tendono a riconoscere meno atti come tali.

Singer e Unger usano vari esperimenti mentali per illustrare questo punto. La struttura di base di questi esperimenti consiste nell'immaginare d'incontrare una persona in pericolo di morte, che possa essere salvata a prezzo di un piccolo sacrificio personale e che morirà di certo se non aiutata. Così recita la forma base dell'ormai classico drowning child, l'esperimento mentale architettato da Singer incentrato s'una bambina che sta affogando: [56]

«Mentre andate al lavoro, passate davanti a un piccolo stagno. Nelle giornate calde, a volte i bambini giocano nello stagno, che è profondo solo fino al ginocchio. Oggi, però, il tempo è fresco ed è ancora prima mattina, perciò siete sorpresi di vedere un bambino che sguazza nello stagno. Avvicinandovi, vi accorgete che si tratta di una bambina molto piccola, appena una lattante, che si dimena, incapace di stare in piedi o di uscire dallo stagno. Cercate i genitori o un babysitter, ma non c'è nessuno in giro. La bambina non riesce a tenere la testa fuori dall'acqua per più di qualche secondo alla volta. Se non entrate voi stessi nello stagno e la tirate fuori, è probabile che anneghi. Entrare nello stagno è facile e sicuro, ma rovinereste le scarpe nuove che avete comprato solo pochi giorni fa e vi bagnereste ed infanghereste la giacca. Dovendo poi consegnare la bambina a qualcuno che se ne occupi e cambiarvi d'abito, fareste tardi al lavoro. Che cosa fare?»

Dato un simile scenario, propongono Singer ed Unger, la stragrande maggioranza delle persone concorderebbe che non prestare soccorso sarebbe immorale. Ma allora, analogamente, argomentano i due filosofi, è pure da ritenersi moralmente sbagliato non donare ad organizzazioni che possono salvare vite a poco costo. [57] Questo argomento assume che la distanza fisica non influenzi la moralità di un'azione, in coerenza con quel principio chiave dell'altruismo efficace ch'è l'imparzialità.

Quanto donare?[modifica | modifica wikitesto]

Se da un lato tutti gli aspiranti altruisti efficaci concordano nel riconoscere l'importanza morale di piccoli sacrifici personali finalizzati al bene altrui, d'altra parte non c'è un consenso circa quale possa essere la minima dimensione accettabile per questi piccoli sacrifici.

Ad un estremo del dibattito, ci sono aderenti al movimento dell'altruismo efficace convinti che la sola scelta pienamente etica sia quella di cercare di fare il maggior bene possibile, con tutte le risorse a propria disposizione. Così Singer: [9]

«L'altruismo efficace si basa s'un'idea molto semplice: dovremmo fare tutto il bene che possiamo. Obbedire alle solite regole sul non rubare, imbrogliare, ferire e uccidere non è sufficiente, o quantomeno non è sufficiente per quelli fra noi che hanno la grande fortuna di vivere nell'agio materiale, che possono procurare alla propria famiglia e a se stessi cibo a sufficienza, una casa e dei vestiti, e avere ancora denaro o tempo in avanzo. Vivere una vita etica minimamente accettabile comporta l'utilizzo di una parte significativa delle nostre risorse in avanzo per rendere il mondo un posto migliore. Vivere una vita pienamente etica comporta fare tutto il bene che possiamo.»

D'altra parte, molti altri aspiranti altruisti efficaci (come MacAskill) [4] non credono che l'unico corso d'azione moralmente permissibile per l'individuo sia quello di donare letteralmente quanto più possibile ad associazioni benefiche efficaci. Travis Timmermann, ad esempio, filosofo e figura di grande rilievo nel movimento dell'altruismo efficace, ha criticato l'argomento della bambina che affoga di Singer. [58] Da un lato, per Timmermann è più che ovvio che l'individuo sia moralmente obbligato a sacrificare l'equivalente monetario di un bel paio di scarpe nuove per salvare un bambino. Almeno una volta nella vita. D'altra parte, si immagini che i bambini in disperato bisogno d'aiuto siano moltissimi: l'individuo sarebbe forse per questo moralmente obbligato ad aiutarne il più possibile, ripetendo quello stesso sacrificio costantemente, per tutta la vita? Timmermann trova questa conclusione assai meno scontata. Il saggio di Timmermann si chiude aprendo, e lasciando aperta, la questione di quanto le persone siano moralmente in dovere di donare alle organizzazioni di beneficenza efficaci.

Numerosi altruisti efficaci ogni anno donano larga parte del proprio reddito a cause come la riduzione della povertà globale od il miglioramento delle condizioni di vita degli animali non umani. [59]

Associazioni benefiche come Giving What We Can incoraggiano i benestanti del mondo a rendersi conto della propria posizione di privilegio, e del potenziale benefico enorme che si potrebbe realizzare a prezzo di un investimento piccolo. Nell'Italia del 2019, ad esempio, un adulto senza figli che percepisse 40,037 € netti all'anno apparteneva probabilmente all'1% più ricco del pianeta; una donazione del 10% dei suoi guadagni sarebbe stata sufficiente, ad esempio, a distribuire 980 zanzariere antimalariche fra i bisognosi, scongiurando, in media, la morte di una o due persone, ogni anno. [60] In dieci anni, questa persona avrebbe protetto centinaia di persone dalla malattia, contribuito all'uscita dalla povertà di alcune delle regioni più povere del mondo (la malaria costituisce il più significativo freno all'economia africana), [61] e salvato circa 14 esseri umani. Anche dopo aver dato via il 10% dei propri guadagni, il donatore avrebbe comunque ritenuto una cifra sufficiente a collocarlo nel 1,4% più abbiente del mondo. Queste stime tengono già conto delle differenze di potere d'acquisto fra nazioni. Discorsi analoghi si potrebbero fare una coppia con un solo figlio a carico e guadagni annui complessivi pari a 88,081 €, una con due figli a carico e guadagni annui complessivi pari a 108,100 €, od un genitore solo con un figlio a carico ed un reddito netto annuo di 60,056 €. [60]

Altri valori della comunità[modifica | modifica wikitesto]

Titoli alternativi:

[Altri/Ulteriori] [Principi/Valori] [Ancillari] [Della comunità dell'altruismo efficace/Della comunità degli altruisti efficaci/Comuni agli altruisti efficaci/Condivisi dalla comunità degli altruisti efficaci]

[Altri valori importanti per la comunità dell'altruismo efficace]

[Altri valori cui la comunità dell'altruismo efficace da importanza]

I principi di cui sopra sono quelli propri dell'altruismo efficace in sé. Oltre che a quelli, nella comunità dell'altruismo efficace si riconosce l'importanza di altri valori, che non costituiscono il concetto di altruismo efficace, ma sono comunque diffusi e promossi fra coloro che partecipano alla comunità dell'altruismo efficace:

1. https://www.effectivealtruism.org/articles/introduction-to-effective-altruism#what-principles-unite-effective-altruism

2. https://www.centreforeffectivealtruism.org/ceas-guiding-principles

3.

«As I and the Centre for Effective Altruism define it, effective altruism is the project of using evidence and reason to figure out how to benefit others as much as possible, and taking action on that basis.

On this definition, effective altruism is an intellectual and practical project rather than a normative claim, in the same way that science is an intellectual and practical project rather than a body of any particular normative and empirical claims. Its aims are welfarist, impartial, and maximising: effective altruists aim to maximise the wellbeing of all, where (on some interpretation) everyone counts for one, and no-one for more than one. But it is not a mere restatement of consequentialism: it does not claim that one is always obligated to maximise the good, impartially considered, with no room for one’s personal projects; and it does not claim that one is permitted to violate side-constraints for the greater good.

Effective altruism is an idea with a community built around it. That community champions certain values that aren’t part of the definition of effective altruism per se. These include serious commitment to benefiting others, with many members of the community pledging to donate at least 10% of their income to charity; scientific mindset, and willingness to change one’s mind in light of new evidence or argument; openness to many different cause-areas, such as extreme poverty, farm animal welfare, and risks of human extinction; integrity, with a strong commitment to honesty and transparency; and a collaborative spirit, with an unusual level of cooperation between people with different moral projects.»

Storia del movimento[modifica | modifica wikitesto]

Storia + noti sostenitori + meta-charities FONTE: https://forum.effectivealtruism.org/topics/history-of-effective-altruism

Origini, ispiratori, preistoria (x - 2011)[modifica | modifica wikitesto]

L'altruismo efficace trova la maggioranza delle sue radici culturali più recenti nei lavori di alcuni accademici anglofoni:

  • Peter Singer, filosofo utilitarista ed antispecista. Di particolare rilievo per l'altruismo efficace il suo saggio "Famine, Affluence and Morality", del 1972, nel quale è affermato il carattere moralmente obbligatorio di quelle possibili azioni altruiste che, ad un costo minimo per chi potrebbe compierle, gioverebbero grandemente ai beneficiari. [FONTE] Singer ha poi riproposto ed ampliato quest'argomento nel libro "The Life You Can Save", del 2009. [FONTE]
  • Peter Unger, filosofo, condivise la posizione di Singer sull'obbligatorietà morale della carità, ed andò oltre: nel suo "Living High And Letting Die: Our Illusion Of Innocence", pubblicato nel 1996, Unger sostenne che gli abitanti dei Paesi più sviluppati avessero il dovere morale di donare alle organizzazioni che salvano vite umane non solo la totalità dei propri beni non necessari alla sopravvivenza, ma anche i beni altrui, anche a costo di dover mendicare, fare debiti, o rubare. [FONTE]
  • Derek Parfit, filosofo attivo soprattutto ad Oxford, punto nevralgico dell'altruismo efficace. Fu lo scopritore d'un paradossale problema cui alcune etiche della popolazione utilitariste vanno incontro: la cosiddetta 'conclusione ripugnante', che William Macaskill avrebbe poi ripreso nel suo "Doing Good Better" (2015) [FONTE, Doing Good Better, capitolo 7]; Parfit la descrisse non più tardi del 1984, nel suo "Reasons and Persons" [FONTE: Reasons and Persons, ch. 17]. Anche nella corrente lungoterminista dell’altruismo efficace (per esempio ne “The Precipice” di Toby Ord) [FONTE: THE PRECIPICE TOBY ORD CH 1] è facile ravvisare tracce del pensiero di Parfit. Nel suo voluminoso "On What Matters" (edito nel 2011, ma già in circolazione e discusso anni prima [MANCA FONTE]), l’autore sostenne che oggi l’umanità viva “il momento cardine della storia”, il suo momento più rischioso e decisivo, quando le nuove potenzialità introdotte dall’esplosione di innovazioni scientifiche e tecnologiche degli ultimi due secoli potrebbero tradursi in un futuro meraviglioso o, al contrario, terribile. Entro pochi secoli, secondo questa prospettiva, l’umanità o avrà causato la propria fine, o, verosimilmente, sarà maturata in una civiltà capace di perdurare per milioni e milioni di anni, dove la qualità di vita sarà eccezionalmente elevata. Date queste premesse, Parfit scrisse che se gli umani di oggi causassero la fine dell’umanità, questo sarebbe un atto estremamente immorale. Agli occhi del filosofo “se anche il futuro prossimo fosse estremamente cupo”, per cui per chi lo vivesse sarebbe stato meglio non esser nato, tutto il resto del futuro, se ci si arrivasse, sarebbe, probabilmente, sia estremamente lungo che estremamente buono; sicché il futuro nel suo complesso sarebbe buono, perciò “non dovremmo porre fine alla storia umana”. [FONTE: On What Matters, vol.2, pp. 629-631]
  • L'attività di alcuni economisti, quali Esther Duflo, Abhijit Banerjee, Michael Kremer, Ted Miguel, e Sendhil Mullainathan, che alla fine degli anni Novanta hanno introdotto l'uso di studi controllati randomizzati nella valutazione degli interventi di aiuto allo sviluppo. Gli strumenti da loro elaborati per valutare l'impatto microeconomico degli interventi sono stati poi utilizzati da persone ed organizzazioni afferenti all'altruismo efficace per identificare quelle ONG che attuassero interventi particolarmente efficaci. [FONTE: https://medium.com/altruisme-efficace/chronologie-du-mouvement-de-laltruisme-efficace-2def998de6f2]




Il secondo rapporto, ad esempio, pubblicato nel, avrebbe aperto gli occhi di Toby Ord su... [FONTE: 4]




Proto-EA 200 MIRI 2003: Poverty action Lab rationalism - LessWrong 2003 Nick Bostrom


affonda le proprie radici culturali nell'etica consequenzialista; idee alla base dell'altruismo effettivo sono note da tempo nell'etica applicata, in particolare nell'etica consequenzialista, e si sono riflesse nel lavoro di filosofi come Peter Singer e Peter Unger. Tuttavia, è solo alla fine degli anni 2000 che è diventato un movimento chiamato "altruismo efficace"

Origini (200*-201*)[modifica | modifica wikitesto]

Dai precursori alla definizione del nome. Storia + noti sostenitori + meta-charities _______________


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https://web.archive.org/web/20161223174723/https://www1.givingwhatwecan.org/about-us/history

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https://www.openphilanthropy.org/about-us/

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https://animalcharityevaluators.org/about/background/our-history/

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Novembre 2009: L'idea è di Toby Ord.

https://web.archive.org/web/20161223174723/https://www1.givingwhatwecan.org/about-us/history

Toby Ord e William MacAskill fondano Giving What We Can, un'organizzazione volta a "rendere l'elargizione di donazioni caritatevoli efficaci e significative una norma sociale".

https://www.givingwhatwecan.org/about-us

Giving What We Can sollecita le persone a separarsi da una frazione del denaro che possiedono per destinarla a progetti benefici di ben documentata efficacia, e supporta chi desideri donare raccomandando gli enti di beneficenza più efficaci in ciascun'area d'un ampio spettro di cause caritatevoli.

Giving What We Can basa le proprie raccomandazioni sulle valutazioni prodotte da organizzazioni specializzate nella valutazione dell'efficacia dei progetti di beneficenza;

(luglio 2011: https://web.archive.org/web/20110722095716/http://www.givingwhatwecan.org/resources/recommended-charities.php gwwc raccomanda Schistosomiasis Control Initiative (SCI), Deworm the World, Stop TB Partnership, Against Malaria Foundation (AMF); confida nei pareri di organizzazioni valutatrici quali Innovations for Poverty Action, GiveWell, McKinsey).

(marzo 2012: https://web.archive.org/web/20120312025534/http://www.givingwhatwecan.org/resources/recommended-charities.php raccomanda Against Malaria Foundation (AMF), Schistosomiasis Control Initiative (SCI), Deworm the World studia RESULTS e The Sabin Vaccine Institute confida in Innovations for Poverty Action, GiveWell)

(16 maggio 2012: idem, salvo che hanno segato The Sabin Vaccine Institute)

(17 dicambre 2012: https://web.archive.org/web/20121217072249/http://www.givingwhatwecan.org/where-to-give/recommended-charities But we are also investigating interventions in areas such as climate change, water and sanitation, and education. For more details on this and other charities we are investigating please contact us.)

(12 gennaio 2013: https://web.archive.org/web/20130112213746/http://www.givingwhatwecan.org/where-to-give Against Malaria Foundation (AMF), Schistosomiasis Control Initiative (SCI), Deworm the World "Our research initially focused in most depth on health-related organisations, due to the extensive evidence available showing that some health-related programs are extremely cost-effective. However, we are now broadening our research to investigate many other areas, for example political advocacy and climate change. " 276 membri, poco più d'un milione di sterline raccolte)

(29 maggio 2013: Project Healthy Children added to the recommended (Opportunities for leverage))

(14 maggio 2016 idem https://web.archive.org/web/20160513110152/https://www.givingwhatwecan.org/research/methodology/

"Our biggest source of information, particularly for determining our charity recommendations, is the US charity evaluator GiveWell. Their rigorous research methodology focused on determining the overall good done by programs, combined with a strong commitment to transparency and the resources to investigate charities extremely thoroughly, make them an invaluable resource for determining the best charities to donate to.

We generally take into consideration any peer-reviewed research published in reputable journals. Our reports also draw on a number of primary sources, among which are:

The Abdul Latif Jameel Poverty Action Lab – An excellent source of randomized controltrial data on interventions designed to alleviate poverty. The Disease Control Priorities in Developing Countries Report (DCP2) – This providescost effectiveness data on a wide range of health interventions in thedeveloping world. The World HealthOrganisation WHO-CHOICE guide – A cost-effectiveness report similarin scope to DCP2."

)

(fine 2016: https://web.archive.org/web/20170709031214/https://www.givingwhatwecan.org/causes/ "Giving What We Can no longer conducts our own research into charities and cause areas. Instead, we're relying on the work of organisations including J-PAL, GiveWell, and the Open Philanthropy Project, which are in a better position to provide more comprehensive research coverage. These research reports represent our thinking as of late 2016 [...] we are not updating them and the information may therefore be out of date.")

(23 dicembre 2016: afferma d'aver ricevuto fondi, negli ultimi cinque anni, da The Future of Humanity Institute The Future of Humanity Institute, Balliol College of Oxford, The Oxford Uehiro Centre)

(13 gennaio 2017: idem)

(12 marzo 2017: https://web.archive.org/web/20170312151117/https://www.givingwhatwecan.org/top-charities/ Give Directly is now recommended)

(21 aprile 2017: la prima raccomandazione è ora di donare attraverso il Effective Altruism Funds; ai donatori interessati a donare direttamente ad una charity si raccomanda di seguire le indicazioni di GiveWell. Alla lista delle raccomandate si aggiungono The End Fund e Sightsavers. Nota che finora le raccomandate si occupano tutte di malaria o sverminazione, tranne GiveDirectly)

(23 novembre 2017: idem: Schistosomiasis Control Initiative (SCI), Deworm the World, Against Malaria Foundation (AMF), Project Healthy Children, Give Directly,The End Fund e Sightsavers)

(6 marzo 2018: https://web.archive.org/web/20180316140241/https://www.givingwhatwecan.org/giving-recommendations/ aggiunte: helen keller international, malaria consortium, no lean season, eliminata: project healthy children totale: helen keller international, malaria consortium, no lean season, against malaria foundation, deworm the world, the end fund, give directly, sciomatosis control initiative, sightsavers)

(6 novembre 2018: same)

(30 novembre 2018: la lista di charities raccomandate scompare; resta solo il suggerimento di far riferimento alle raccomandazioni di GiveWell (le stesse, meno no lean season) o (e questa è una novità) di Animal Charity Evaluator)

(13 maggio 2019: same https://web.archive.org/web/20190513012108/https://www.givingwhatwecan.org/giving-recommendations/)

(24 dicembre 2019: ora la raccomandazione di donare attraverso Effective Altruism Funds e quella di donare direttamente alle top charities di GiveWell ed Animal Charity Evaluators sono ora sullo stesso piano)

(3 agosto 2020: same)

(9 agosto 2020: esplosione https://web.archive.org/web/20200809211922/https://www.givingwhatwecan.org/giving-recommendations/ GWWC evidenzia 4 cause areas principali:

" Global health and development Support proven interventions, like anti-malarial bednets, to improve the lives of hundreds of millions of people. Factory farming Help to end the suffering of trillions of animals in cages. Long-term future Help humanity to survive and thrive over the long term by reducing risks to our future, including from pandemics, nuclear war, artificial intelligence, and runaway climate change. Better problem-solving tools Help researchers figure out what big problems we could be missing; support the development of better policies and institutions; spread ideas about effective giving to more people. "

GWWC raccomanda di donare attraverso EA Funds. In alternativa, chi volesse donare direttamente alle charities può trovare charities meritevoli fra quelle raccomandate da GiveWell (Global Health & Development), Animal Charity Evaluators (Animal Welfare), Open Philanthropy Project (Various), Founders Pledge (Various) )

(15 settembre 2020: contro-esplosione https://web.archive.org/web/20200915201034/https://www.givingwhatwecan.org/giving-recommendations/

GWWC da raccomandazioni in ordine di preferenza:

1. raccomanda di donare attraverso EA Funds.

2. di donare ad una charity evidenziata da GiveWell (Global Health & Development), Animal Charity Evaluators (Animal Welfare) o Founders Pledge (Various). Non è più menzionata Open Philanthropy Project (Various).

3. donare attraverso un grantmaker locale: EA Funds Various 🇺🇸 🇬🇧 🇳🇱 GiveWell Global Health & Development 🇺🇸 Animal Charity Evaluators Animal Welfare 🇺🇸 Long-Term Risk Fund Long-Term Future 🇩🇪 🇨🇭 🇳🇱 RC Forward Various 🇨🇦 Effective Altruism Australia Global Health & Development 🇦🇺 EA Foundation Various 🇩🇪 🇨🇭 🇳🇱 Effective Altruism New Zealand Global Health & Development 🇳🇿 The Life You Can Save Global Health & Development 🇺🇸 🇬🇧 🇦🇺 🇳🇱 Fundación Ayuda Efectiva Global Health & Development 🇪🇸 Effektiv Spenden Various 🇩🇪 Effektiv Altruisme Various 🇳🇴 Gi effektivt Global Health & Development 🇳🇴

4. Come ulteriore ed inferiore alternativa, GWWC raccomanda direttamente le seguenti charities: 80,000 Hours (Read more) Against Malaria Foundation (Read more) Alliance To Feed The Earth In Disasters (ALLFED) (Read more) Animal Charity Evaluators (Read more) Center on Long-Term Risk (Read more) Centre for Effective Altruism (Read more) Charity Entrepreneurship: Incubated Charities (Read more) Charity Science: General Support (Read more) Charity Science: Charity Science Health (Read more) Development Media International (Read more) END Fund: Deworming Program (Read more) Evidence Action: Dispensers for Safe Water (Read more) Evidence Action: Deworm the World Initiative (Read more) Forethought Foundation (Read more) GiveDirectly (Read more) Global Catastrophic Risk Institute (Read more) Good Food Institute (Read more) Helen Keller International: VAS program (Read more) Iodine Global Network (Read more) Johns Hopkins Center For Health Security (Read more) Machine Intelligence Research Institute (Read more) Malaria Consortium: SMC only (Read more) Nuclear Threat Initiative: Biosecurity Program (Read more) Project Healthy Children (Read more) Rethink Charity: Unrestricted funding (Read more) Rethink Priorities (Read more) Schistosomiasis Control Initiative (Read more) Sightsavers: deworming only (Read more) Wild Animal Initiative (Read more))

(11 novembre 2020: precisazione degli EA funds cui donare (punto 2 sopra):

Global Health and Development Fund (EA Funds) Animal Welfare Fund (EA Funds) Long-Term Future Fund (EA Funds) EA Infrastructure Fund (EA Fund) Maximum Impact Fund (GiveWell) Center on Long-Term Risk Fund (Center on Long-Term Risk) Climate Change Fund (Founders Pledge) ACE’s Recommended Charity Fund (Animal Charity Evaluators)

inoltre l'ordine delle strategie 2 e 3 è stato invertito

le charities cui donare direttamente sono cambiate: Charity Cause Area Donate Learn More Fish Welfare Initiative Animal Welfare Good Food Institute Animal Welfare Wild Animal Initiative Animal Welfare Against Malaria Foundation Global Health and Development Charity Science (Charity Science Health) Global Health and Development Development Media International Global Health and Development END Fund (Deworming Program) Global Health and Development Evidence Action (Deworm the World Initiative) Global Health and Development Evidence Action (Dispensers for Safe Water) Global Health and Development GiveDirectly Global Health and Development Helen Keller International (VAS program) Global Health and Development Iodine Global Network Global Health and Development Malaria Consortium (SMC only) Global Health and Development Project Healthy Children Global Health and Development SCI Foundation Global Health and Development Sightsavers (deworming only) Global Health and Development Alliance To Feed The Earth In Disasters (ALLFED) Long-Term Future Global Catastrophic Risk Institute Long-Term Future Johns Hopkins Center For Health Security Long-Term Future Machine Intelligence Research Institute Long-Term Future Nuclear Threat Initiative (Biosecurity Program) Long-Term Future )

(4 dicembre 2020: https://web.archive.org/web/20201204182047/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to-2020/

la lista delle charities direttamente raccomandate è la seguente:

Albert Schweitzer Foundation (ASF) Animal Welfare Fish Welfare Initiative Animal Welfare Humane League Animal Welfare Good Food Institute Animal Welfare Wild Animal Initiative Animal Welfare Against Malaria Foundation Global Health and Development Charity Science (Charity Science Health) Global Health and Development Development Media International Global Health and Development END Fund (Deworming Program) Global Health and Development Evidence Action (Deworm the World Initiative) Global Health and Development Evidence Action (Dispensers for Safe Water) Global Health and Development GiveDirectly Global Health and Development Helen Keller International (VAS program) Global Health and Development Iodine Global Network Global Health and Development Malaria Consortium (SMC only) Global Health and Development New Incentives Global Health and Development Project Healthy Children Global Health and Development SCI Foundation Global Health and Development Sightsavers (deworming only) Global Health and Development Alliance To Feed The Earth In Disasters (ALLFED) Long-Term Future Global Catastrophic Risk Institute Long-Term Future Johns Hopkins Center For Health Security Long-Term Future Machine Intelligence Research Institute Long-Term Future Nuclear Threat Initiative (Biosecurity Program) Long-Term Future )

(16 dicembre 2020: https://web.archive.org/web/20201216012246/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to-2020/ addition to the list of grantmakers locali: Ge effektivt Global Health & Development )

(18 dicembre 2020: https://web.archive.org/web/20201218180253/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to-2020/ ora raccomandano anche meta-charities:

80,000 Hours Animal Charity Evaluators Center on Long-Term Risk Centre for Effective Altruism Charity Entrepreneurship Forethought Foundation Happier Lives Institute Rethink Charity Rethink Priorities

Giving What We Can GiveWell )

(7 marzo 2021: https://web.archive.org/web/20210307225300/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to-2021/

fra i local grantmakers fa la sua comparsa il nederlandese, dedicato a varie cause, Doneer Effectief

scompare fra le charities da finanziare direttamente Alliance To Feed The Earth In Disasters (ALLFED) Long-Term Future )

(5 maggio 2021: https://web.archive.org/web/20210505145937/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to/ fra le finanziate direttamente appare Clean Air Task Force Climate Change

ai potenziali donatori grossi è raccomandato di farsi consigliare da esperti tipo quelli di Longview Philanthropy )

(21 dicembre 2021: https://web.archive.org/web/20211221164601/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to-2021/ scompare dai funds raccomandati Center on Long-Term Risk Fund Center on Long-Term Risk

le charities raccomandate: Faunalytics Animal welfare The Humane League Animal welfare Wild Animal Initiative Animal welfare Against Malaria Foundation Global health and development END Fund (Deworming Program) Global health and development Evidence Action (Deworm the World Initiative) Global health and development GiveDirectly Global health and development Helen Keller International (VAS program) Global health and development Malaria Consortium (SMC only) Global health and development New Incentives Global health and development SCI Foundation Global health and development Sightsavers (deworming only) Global health and development Carbon 180 Long-term future Center for Human Compatible AI Long-term future Centre for the Governance of AI Long-term future Clean Air Task Force Long-term future Johns Hopkins Center For Health Security Long-term future Nuclear Threat Initiative (Biosecurity Program) Long-term future TerraPraxis Long-term future

dalle meta-charities raccomandate è scomparsa Rethink Charity


compaiono i valutatori di fiducia: GiveWell, Animal Charity Evaluators, Founders Pledge, and Effective Altruism Funds.)

(17 dicembre 2022: i funds sono divisi per cause area:

Improving human wellbeing: Top Charities Fund (GiveWell) All Grants Fund (GiveWell) Global Health and Development Fund (Effective Altruism Funds)

Improving animal welfare: Recommended Charity Fund (Animal Charity Evaluators) Movement Grants Fund (Animal Charity Evaluators) Animal Welfare Fund (Effective Altruism Funds)

Creating a better future: Longtermism Fund (Longview) Patient Philanthropy Fund (Founders Pledge) Long-Term Future Fund (Effective Altruism Funds)

Multiple cause areas: Climate Change Fund (Founders Pledge) Global Catastrophic Risks Fund (Founders Pledge) Effective Altruism Infrastructure Fund (Effective Altruism Funds)

valutatori di fiducia: GiveWell, Animal Charity Evaluators, and Founders Pledge

le charities direttamente sostenute sono cambiate, e sono state unite ai local grantmakers!

Charity Cause area Donate Malaria Consortium SMC programme Improving human wellbeing Donate Against Malaria Foundation Improving human wellbeing Donate New Incentives Improving human wellbeing Donate StrongMinds Improving human wellbeing Donate Suvita Improving human wellbeing Donate Iodine Global Network Improving human wellbeing Donate Helen Keller International VAS programme Improving human wellbeing Donate The Humane League Improving animal welfare Donate Faunalytics Improving animal welfare Donate Good Food Institute Improving animal welfare Donate) Wild Animal Initiative Improving animal welfare Donate Nuclear Threat Initiative Biosecurity Program Creating a better future Donate Johns Hopkins Center For Health Security Creating a better future Donate Effektiv Spenden Multiple cause areas Donate )

(23 gennaio 2023: https://web.archive.org/web/20230123144840/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to-2023 added to the charities: Teaching at the Right Level Africa Improving human wellbeing Doneer Effectief )

(18 agosto 2023: https://web.archive.org/web/20230818090103/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to-2023

charities direttamente supportate: Against Malaria Foundation Improving human wellbeing Donate Deworm the World Improving human wellbeing Donate Family Empowerment Media Improving human wellbeing Donate Helen Keller International — Vitamin A supplementation Improving human wellbeing Donate Iodine Global Network Improving human wellbeing Donate Lead Exposure Elimination Project Improving human wellbeing Donate Malaria Consortium — SMC programme Improving human wellbeing Donate New Incentives Improving human wellbeing Donate Sightsavers — Deworming programme Improving human wellbeing Donate StrongMinds Improving human wellbeing Donate Suvita Improving human wellbeing Donate Teaching at the Right Level Africa Improving human wellbeing Donate Unlimit Health Improving human wellbeing Donate Faunalytics Improving animal welfare Donate Good Food Institute Improving animal welfare Donate The Humane League Improving animal welfare Donate Wild Animal Initiative Improving animal welfare Donate Johns Hopkins Center For Health Security Creating a better future Donate Nuclear Threat Initiative — Biosecurity programme Creating a better future Donate Doneer Effectief Multiple cause areas Donate Effective Altruism Australia Multiple cause areas Donate Effektiv Spenden Multiple cause areas Donate The Life You Can Save Multiple cause areas Donate

)


23 dicembre 2022: https://web.archive.org/web/20221223060543/https://www.givingwhatwecan.org/best-charities-to-donate-to-2022 added to the supported charities Lead Exposure Elimination Project


(https://web.archive.org/web/20160513110152/https://www.givingwhatwecan.org/research/methodology/)

nel 2023, i valutatori di fiducia di Giving What We Can erano GiveWell, Founders Pledge, Animal Charity Evaluators, Longview Philantropy ed Effective Altruism Funds.

https://www.givingwhatwecan.org/trusted-evaluators

Le cause supportate da Giving What We Can nel 2023 spaziavano da a

pure parte del movimento dell'altruismo efficace, tratta un ampio spettro di cause, raccomandando gli enti di beneficenza più efficaci a chi desideri donare. Nell'ambito della riduzione della povertà e della malattia globali, nel 2023 Giving What We Can consigliava

gli enti di beneficenza più efficaci

promuove GiveWell gli enti di beneficenza più efficaci dal punto di vista dei costi; per la riduzione della povertà si basa sulle raccomandazioni di GiveWell.

[62]

[63]

https://www.givingwhatwecan.org/cause-areas/improving-human-wellbeing

_______

[titolo] (201*-presente)[modifica | modifica wikitesto]

Dalla definizione del nome ad oggi, passando per FTX. Storia + noti sostenitori + meta-charities

Cause trattate[modifica | modifica wikitesto]

CONTENUTO: Cause areas trattate, ciascuna con le sue più rilevanti Non-meta charities sostenute.

FONTE: https://www.givingwhatwecan.org/cause-areas FONTE: https://forum.effectivealtruism.org/posts/83tEL2sHDTiWR6nwo/ea-survey-2020-cause-prioritization

I principi dell'altruismo efficace, generici ed astratti, possono trovare una propria declinazione in una varietà d'interventi concreti differenti. Nell'ottica dell'altruista efficace qualsiasi progetto, nella misura in cui appaia promettere il maggiore impatto positivo possibile a fronte delle risorse investite, può essere ritenuto degno di supporto. [64] L'esistenza di differenze valoriali individuali implica che l'espressione 'maggior impatto positivo possibile' assuma significati diversi per diverse persone; questo, a sua volta, contribuisce a determinare una discreta varietà negli interventi che gli altruisti efficaci sostengono. Nondimeno, in passato molte persone aderenti al movimento dell'altruismo efficace hanno dato priorità a cause quali la lotta alla povertà estrema, la riduzione della sofferenza degli animali ed il contenimento dei rischi di catastrofe globale. [65]

Migliorare le condizioni di vita degli esseri umani[modifica | modifica wikitesto]

In quest'ambito, nel 2023 Giving What We Can consigliava https://www.givingwhatwecan.org/cause-areas/improving-human-wellbeing

Contrastare povertà e malattia[modifica | modifica wikitesto]

L'alleviamento della povertà globale e delle malattie tropicali neglette è stato uno degli obiettivi di alcune delle prime e più importanti organizzazioni associate all'altruismo efficace.

_______

Fondata nel 2007 da Holden Karnofsky ed Elie Hassenfeld per contrastare la povertà estrema nel mondo,

[66]

[67]

l'organizzazione benefica indipendente GiveWell esamina il rapporto costo-efficacia delle organizzazioni umanitarie, per poi raccomandarne di eccezionalmente efficaci ai potenziali donatori. GiveWell sostiene che alcune organizzazioni siano significativamente più efficaci di altre,

[68]

[69]

e che le donazioni abbiano il massimo impatto positivo quando sono dirette a combattere la povertà estrema nel mondo e le malattie nei Paesi in via di sviluppo.

[70]

[71]

[72]

Le raccomandazioni di GiveWell si concentrano quindi su questi ambiti, includendo le associazioni che combattono la malaria (la Against Malaria Foundation ed il Malaria Consortium), le organizzazioni che si concentrano sulla sverminazione (Schistosomiasis Control Initiative e Deworm the World Initiative), e l'organizzazione GiveDirectly, che fornisce versamenti di denaro diretti e incondizionati alle famiglie povere dei Paesi in via di sviluppo.

[73]

[74]

[75]

____


F eng

The organization The Life You Can Save, which originated from Singer's book of the same name,

[76]

works to alleviate global poverty by promoting evidence-backed charities, conducting philanthropy education, and changing the culture of giving in affluent countries.

lavora per alleviare la povertà globale promuovendo enti di beneficenza basati su dati concreti, conducendo attività di educazione filantropica e cambiando la cultura delle donazioni nei Paesi ricchi.

[77]

H de

Im deutschsprachigen Raum übersetzt die Organisation effektiv-spenden.org Teile der Empfehlungen von Givewell ins deutsche und bietet Spendenberatung nach den Kriterien des Effektiven Altruismus an.

Nei Paesi di lingua tedesca, l'organizzazione effektiv-spenden.org traduce in tedesco parte delle raccomandazioni di Givewell e offre consigli sulle donazioni secondo i criteri dell'Altruismo efficace.

[78]

[79]

[80]

J, K fr

Bien que le mouvement de l'altruisme efficace se soit d'abord concentré sur des stratégies directes telles que l'accès aux soins médicaux

Sebbene il movimento per l'altruismo effettivo si sia inizialmente concentrato su strategie dirette come l'accesso alle cure mediche

[81]

et les transferts d'argents,

e trasferimenti di denaro,

[82]

il s'est aussi intéressé à des réformes systémiques sociales, économiques et politiques plus larges, afin de faciliter une lutte plus large contre la pauvreté.

si è anche concentrato su riforme sociali, economiche e politiche di più ampio respiro per facilitare una più ampia lotta alla povertà.

[83]

Migliorare le condizioni di vita degli animali non umani[modifica | modifica wikitesto]

Prevenire catastrofi globali[modifica | modifica wikitesto]

Costruire la comunità dell'altruismo efficace[modifica | modifica wikitesto]

Identificare le cause prioritarie[modifica | modifica wikitesto]

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

4.4.

The philosophy of effective altruism has been criticized in practice as masking a culture of predatory behavior by some self-described effective altruists.[84]

Azione [delendum][modifica | modifica wikitesto]

2.

Una causa (inglese: 'cause') è un movimento specifico a cui gli individui dedicano risorse e attenzione (ad esempio, l'eradicazione della malaria come causa). Causa è un termine spesso usato nel contesto dell'altruismo efficace, che non ha alcuna relazione con la causalità. In questo contesto, un'area di cause (inglese: 'cause area') è un insieme di cause correlati (ad esempio, la povertà globale come area di cause).

3.

L'altruismo efficace si focalizza sui risultati delle donazioni ed altri metodi di fare del bene come scelte in termini di carriera e di volontariato.

Personalità di spicco [delendum][modifica | modifica wikitesto]

4.5.

Other than Peter Singer and William MacAskill, philosophers associated with effective altruism include Nick Bostrom,[85] Toby Ord,[86] Hilary Greaves,[87] and Derek Parfit.[88] Economist Yew-Kwang Ng conducted similar research in welfare economics and moral philosophy.[89]

Altro [delendum][modifica | modifica wikitesto]

5.

L'AE può essere compatibile con insegnamenti religiosi tradizionali sull'altruismo, quali ad esempio quelli cristiani. [2] [3] (Benché l'altruismo efficace possa anche trovarsi in tensione con la religione, nella misura in cui essa promuova la spesa di risorse per il culto o l'evangelizzazione, a discapito di altre cause). [2]

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