Utente:Lupo rosso/Sandbox/relazioni mafia fascismo servizi sulcaso TRESCA segreti

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citazioni per studio non tutte pertinenti

«In effetti il fascismo, dopo la grande retata di "pesci piccoli" realizzata da Cesare Mori, viene a patti con l'"alta mafia", nel 1929 richiama a Roma il "Prefetto di Ferro" (verrà nominato senatore) e, in un certo senso, "restituisce" la Sicilia ai capi mafiosi ormai fascistizzati.........»

da il ilduce.net[1]ovvero vi e' l'ammissione dell'inefficienza dell'azione di Mori prorio dagli attuali ammiratori del cosidetto duce,nonche' l'ammissione della collusione mafia fascismo:BEL COLPO

«Lucky Luciano, il noto boss ristretto nelle carceri americane, passò i nomi di 850 persone su cui “contare" e gli ufficiali dell'OSS, che dirigeranno sul campo "l'operazione sbarco", saranno Max Corvo, Victor Anfuso e Vincent Scamporino[2] Il loro gruppo sarà conosciuto come il "cerchio della mafia". Tra gli americani, in divisa dell'esercito, c'erano Albert Anastasia (ucciso nel dopoguerra in un negozio di barbiere) e don Vito Genovese, (il don Vito Corleone del film "Il padrino"), stretti collaboratori di Charles_Poletti. Scrivono Roberto Faenza e Marco Fini “Gli americani in Italia”: "E' così che quando nel 1943 gli americani sbarcheranno in Sicilia, la prima azione dell'OSS sarà ……. restituire la libertà ai mafiosi imprigionati dal regime fascista".»

da corsa infinita dei bersaglieri[3]W i "Compagni" Bersaglieri

«Quando, nel 1951, la Commissione americana si occupò degli italiani è evidente che ne approfittò per liberarsi di alcune componenti anarchici. Perché allora la componente anarchica era molto presente tra gli italiani negli Stati Uniti: penso a gente come Nicola Sacco, Bartolomeo Vanzetti e Carlo Tresca»

[4]

«I mafiosi che erano sfuggiti alla repressione del Prefetto Mori emigrando in America avevano fatto fortuna, esercitavano una rispettabile influenza e disponevano di non poche entrature in vari ambienti come quelli militari dove prestavano il loro ausilio come interpreti o strani accompagnatori, alcuni di loro furono addirittura arruolati direttamente nei servizi segreti della Marina Americana. Illustrissimi del calibro di Joe_Profaci, Vincent Mangano, Nick Gentile, Vito Genovese e l’immancabile Lucky Luciano si resero disponibili ad offrire la loro preziosa consulenza sfruttando gli antichi legami mai interrotti con la terra natia. Per portarsi avanti, nel contempo, L’Oss (Office Strategic Service) mandò Max Corvo e Vincent Scamporino, il capo del settore italiano del secret intelligence, a Favignana dove erano rinchiusi i mafiosi “perseguitati” dal Prefetto di ferro e li fece liberare.»

[5]

«Dopo lo sbarco il loro primo incarico fu quello di mettere ordine, chi poteva farlo meglio di coloro che avevano sempre avuto un controllo serrato del territorio? In pochissimo tempo i padrini ripresero il comando e eliminarono con accanita sistematicità le decine di bande che infestavano l’isola, tutte tranne una: quella di Salvatore Giuliano ricondotta sotto l’egida della famiglia di Montelepre che controllava da giusta distanza la mitica azione rivoluzionaria del bandito.........capimafia di fatto si sentirono nobilitati e vennero elevati al grado di “liberatori”.......con l’assegnazione dei comuni ai vecchi boss che si ritrovarono di nuovo padroni dei loro feudi e con la fascia tricolore posta di traverso sul petto: Don Calò Pizzini divenne sindaco di Villalba, Salvatore Malta di Vallelunga, Genco Russo sovraintentente agli Affari Civili di Mussomeli e altri rivestirono incarichi ufficiali in diversi ambiti.»

[6]

«Un documento dell’Oss (Office of strategic service, il servizio segreto americano), datato tra il 1946 e il 1947, descriveva così il nostro Paese: Al giorno d’oggi, l’Italia è un vasto campo di battaglia politica e di intrighi tra le maggiori potenze (Russia, Gran Bretagna e Vaticano). Una situazione dovuta alla fine del suo ruolo di grande potenza, della sua posizione strategica nel Mediterraneo e, infine, dall’assenza di un forte governo centrale. Nel primo dopoguerra l’Italia si presentava quindi come una terra di mezzo ideale, per storia e geografia, quale campo di sperimentazione per i nuovi equilibri del mondo.»

[7]

Il caso Tresca[modifica | modifica wikitesto]

Pagina Base

Sintesi del fatto[modifica | modifica wikitesto]

«Recentemente, nel 2001, Mauro Canali - lo storico divenuto famoso per la sconvolgente rivisitazione dei rapporti fra Ignazio Silone e il fascismo – che ha avuto accesso alla “desecretata” documentazione americana è arrivato alla conclusione che la polizia aveva visto giusto L’ordine di assassinare Tresca partì da Roma, dai gerarchi fascisti, braccio esecutore fu la mafia del boss Vito Genovese e del suo picciotto Carmine Galante.»

[8]

Piero Calamandrei senza mezzi termini definisce l'omicidio di Carlo Tresca con queste parole

«Tra i quali, del tutto nuovo, ci pare quello dell'assassinio negli Stati Uniti del giornalista antifascista Carlo Tresca: assassinio operato dalla mafia...»

[9]

Carlo Tresca Carlo Tresca [10] viene ucciso la notte dell'11 settembre del '43,dirigeva il giornale anarchico Il Martello.Quella notte era con Giuseppe Calabi, menbro della Mazzini Society[11], della quale Tresca era uno dei leader piu' rispettati.Avevano atteso all'uscita della redazione del Martello alcuni collaboratori che pero' non erano venuti,costoro erano militanti del comitato di agitazione antifascista appartenente alla Mazzini Society di New York,si lavorava attorno ai cosidetti "comitati della vittoria" che nascevano fra le comunita' italiane in USA al cui interno le forze antifasciste pensavano gia' alla preparazione di un governo provvisorio in esilio confidendo anche in una rapida soluzione del conflitto dopo l'8 settembre del 1943,infatti si prevedeva a breve scadenza uno sbarco alleato in Italia tenendo conto che lo sviluppo del conflitto in nord Africa era nettamente sfavorevole ai nazifascisti.

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

La notte in cui Tresca su ucciso,insieme al compagno,stava aspettando anche Vanni Montana,[12] fiduciario Luigi Antonini, presidente dell'Italian-American Labor Council[13],e Giovanni Sala, militante dell'Amalgamated Clothing Workers of America[14].Tresca pur volendo la costituzione del comitato antifascista all'interno della Mazzini Society,era asssolutamente contrario che vi facessero parte gli antifascisti dell'ultima ora,i cosidetti antifascisti dopo Pearl Harbour.Non tutti i componenti dell'organismo dirigente erano d'accordo con la tesi di Tresca e quindi prorio quela notte doveva esserci un incontro chiarificatore.Tresca era accerrimo nemico di Generoso Pope,che era proprietario e dirigeva sia Il Progresso italo-americano che il Corriere d'America,due giornali sostenitori del fascismo ,fino a quel momento, per cui non voleva per nulla l'ingresso di Pope nel comitato antifascista,mentre,in contrasto duro con Armando Borghi (contrario al fronte unito con i comunisti),pur da anarchico era piu' propenso all'ingresso dei comunisti nel comitato,anche del suo vecchio "nemico" Vittorio Vidali,che peraltro stava lavarondo pure lui per un fronte unito antifascista.Tresca aveva aiutato Vidali quando quest'ultimo doveva sfuggire ai fascisti ma le vicende soratutto della Guerra di Spagna con i sanguinosi scontri fra comunisti stalinisti da una parte e gli anachici e poumisti dall'altra avevano allontanato e reso "nemici" (il patto Patto_Molotov-Ribbentrop aveva reso ancor piu' duro il dissidio) i due vecchi compagni di lotta,cio' non impediva che Tresca comunque appoggiasse l'ingresso dei comunisti nel "Comitati per la Vittoria".In poche parole Tresca era convinto che il Pope fosse un agente del fascismo negli USA addestrato allo scopo di seminare zizzania fra gli antifascisti oltre ovviamente a servire da delatore .

Generoso Pope[modifica | modifica wikitesto]

Da Wikipedia inglese si legge per quanto gli riguarda Generoso Pope:

had ties to New York crime boss Frank Costello, and at the birth of his son asked Costello to be the godfather

"aveva legami con il boss della malavita di New York Frank Costello, a alla nascita di suo figlio chiese a Costello di esserne il padrino"

e

Pope has often been described as a visionary, but has also been described with words like "zany",Generoso Pope Sr. "eccentric", "strange", and "quirky". Rumors of mafia connections dogged him his whole career

"Pope è stato descritto come visionario, ma è stato pure descritto come termini come "pagliaccio", Generoso Pope senior, "eccentrico", "strano" e "soprendentemente anticonformista". Dicerie su suoi legami con la mafia hanno perseguitato la sua intera carriera"[15]. [16][17]

Generoso Pope ed il suo ruolo negli USA[modifica | modifica wikitesto]

Sempre dalla Documentazioni che Mauro Canali usa per il suo libro su Tresca si prende atto che i sospetti di Tresca nei confronti del Pope avevano ragione di fondamento in quanto si trova neglia rchivi fascisti uno scritto del 26 novembre 1934,nel quale il console italiano riferisce che il Pope si sta iludendo di poter creare con le sue azioni spaccature all'interno della dirigenza dell'Ilgwu (International Ladies Garment Workers' Union)[18] pubblicando sui suoi giornali articoli di Luigi Antonini, Arturo Giovannitti, Serafino Romualdi, di militanti dell'organizzazione Stampa Libera, ma anche di provocatori come Ettore Frisina, passato da tempo a servire la polizia politica fascista. D'altro canto sempre il aveva indetto una sottoscrizione per sostenere lo sforzo bellico fascista nel conflitto italo-etiopico e per sovrappiu' aveva indicato mussolini come il piu' grande uomo al mondo durante le celebrazioni della vittoria fascista al Madison Square Garden.Tutto questo induce , nel 1941, quindi la Mazzini Society,domandare al dipartimento di Giustizia un'indagine sul comportamento di Pope.Per risposta il Pope nel settembre del 1941 prende pubblicamente distanza dal regime fascista ,il Martello ovviamente e'in prima linea nella campagna contro il Pope che rischia anche un sequestro di beni e di qui il suo "spontaneo" allontanamento dal regime fascista.Tresca rincara la dose nelle riunioni della Mazzini Society in quanto ha dalla sua parte Vanni Montana e Luigi Antonini che sostengono che se nei comitati unitari antifascisti,Comitati della Vittoria, possono entrare i comunisti ci puo' stare anche il Pope.Fra i tanti nemici di diverso genere che Tresca si era fatto negli anni a causa della sua instancabile attivita' il Pope e' il piu' potente,forse,in quanto e' legato alla mafia newyorkese;in particolare Frank Garofalo[19] di cui erano conosciuti i fatti intimidatori nei confronti degli avversari del Pope.Precedentemente Tresca,nel 1934,aveva pubblicato contro il Pope articoli che rivelavano sue pressioni ai danni di Girolamo Valenti per il lavoro svolto su Stampa Libera.Il mezzo coercitivo era indicato nel Garofalo,e Tresca ribadeiva nel suo scritto che prorio per la pericolosita' dell'individuo mafioso il Valenti era in pericolo di pesanti aggresioni fisiche ed anche peggio se non avesse smesso di denunciare fatti in cui il Pope erta correlato.Inoltre ri badiva che sempre nil Pope era in otiimi rapporti con individui quli Frank Costello,che era padrino del figlio di Pope, Lucky Luciano e Vito Genovese.All'inizio degli anni '50 la commissione senatoriale ,presieduta da Kefauver,col compito di indagine sul crimine organizzaro accerta collusioni in passato fra mafia newyorkese e il Pope. [20]

Vito Genovese ed il fascismo[modifica | modifica wikitesto]

Sempre da en.wikipedia inglese

While in Italy, Vito had become a good friend of Benito Mussolini and was awarded the highest civilian medal the dictator could confer. As a favor for Mussolini, Genovese arranged the slaying of newspaper editor Carlo Tresca, Mussolini's most effective critic in the U.S. After emigrating from Naples, Genovese started his Mafia career serving New York boss Giuseppe "Joe the Boss" Masseria during the early 1920s. Involved in bootlegging and extortion, Genovese's main asset to Masseria was his propensity for violence. Charles "Lucky" Luciano was an early associate and benefactor of Genovese. Their relationship that that lasted 40 years., till Luciano's death. They started together as kids in the slums of New York City.che tradotto:

Finché era in Italia, Vito era divenuto buon amico di Benito Mussolini ed aveva ricevuto la più alta medaglia al valor civile che il dittatore potesse conferirgli. Come favore a Mussolini, Genovese organizzò l'assassinio dell'editore di giornali Carlo Tresca, il più efficace critico di Mussolini negli USA. Dopo essere emigrato da Napoli, Genovese iniziò negli anni '20 la sua carriera mafiosa al servizio del boss di New York Giuseppe "Joe the Boss" Masseria. Coinvolto in traffici illeciti ed estorsioni, il principale modo in cui Genovese era utile a Masseria risiedeva nella sua attitudine alla violenza. Charles Lucky Luciano fu di Genovese un socio della prima ora ed un benefattore. La loro relazione durò 40 anni, fino alla morte di Luciano. Avevano iniziato assieme da ragazzi negli slums di New York

[21] [22] ù

Tresca verra' ucciso, secondo la più recente ricostruzione storica, da un killer della mafia su invito di Benito Mussolini, che a sua volta aveva ospitato in Italia il boss Vito Genovese, mandante del delitto, quando questi si troverà in grossa difficolta' col governo USA.

«Quando Tresca venne ucciso,Vito Genovese era in Italia. Vi si era rifugiato alla fine del 1935 perché ricercato negli Usa per l'uccisione di un mafioso suo avversario. Il fatto singolare è che Genovese, sebbene ricercato oltreoceano, avesse trovato generosa ospitalità nel nostro Paese»

[23]

Subito dopo l'omicidio fu catturato Carmine Galante, legato a Vito Genovese,ma fcente parte della famiglia di Joseph Bonanno,che era stato visto su una macchina che si allontanava dal luogo dell'omicidio,ma gli venne fornito rapidamente un "inataccabile" alibi. Galante is widely believed to have murdered the left-wing, anti-Mafia Italian journalist Carlo Tresca in 1943 on orders from Genovese. Galante went from being chauffeur to the boss of the Bonanno Family, Joseph Bonanno, to caporegime, and then underboss.[24] ovvero ancora da scritto di Joseph Bonanno

«E qualche volta deve morire anche l'innocente. "E da quando ci preoccupiamo della gente al di fuori del nostro mondo?" Joseph Bonanno rimbrotta un gregario che ordisce l'omicidio particolarmente odioso di un giornalista antifascista militante, Carlo Tresca, nel 1943. "Vuoi che questa famiglia permetta che si agisca come comuni criminali?" Però Tresca viene ucciso.

"Fu il momento più difficile della mia vita di padrino" lamenta. Così difficile, a quanto pare, che non poté menzionare l'episodio, o Tresca, nella sua autobiografia. Neppure il film lascia intendere che l'omicidio fu largamente attribuito a Galante.»

ovvero ancora da scritto di Joseph Bonanno(tradotto)

da libro di Joseph Bonanno

«Anni prima Vito Genovese, ex capo della mafia di New York - nella citta' americana era in attesa di essere processato - con un volo rientrò in Italia a Nola e divenne fin dal 1938, interprete dei servizi d'informazione dell'esercito degli Stati Uniti. Fece poi ritorno a New York a sbarco avvenuto, e stranamente in America caddero tutte le accuse di assassinio fattigli in precedenza, ritorno' libero, riprese il dominio incontrastato di re della droga, elimino' il suo piu' temibile rivale il boss Anastasia e tutti coloro che ostacolavano la sua ascesa, ma si fece incastrare da un altro boss, Frank Costello, che trovo' il modo negli anni '60 per eliminarlo e mandarlo con le sue accuse in prigione per quindici anni.»

[25]

cio' non toglie che subito dopo lo sbarco alleato:

«con un Esercito che aveva disertato in massa e una struttura pubblica del tutto fascista. La soluzione personale al problema, presentata da Charles Poletti, il capo americano delle Forze alleate a Napoli, fu quella di designare Vito Genovese suo vice, affidandosi alle sue profonde conoscenze locali per nominare tutti i sindaci della zona.»

[26]

e secondo Leonardo Sciascia

«Per dare un'idea di come uno Stato possa divenire inefficiente di fronte al­la mafia vale la pena riportare un episodio che riguarda Vito Genovese, mafioso siciliano d'America. Vito Ge­novese, in America ricercato per omi­cidio, si trovava in Sicilia nel 1943­-44, sistemato come interprete presso il Governo Militare Alleato. Un poli­ziotto di nome Dickey, che gli dava la caccia, riesce finalmente a trovarlo. Facendosi aiutare da due soldati in­glesi (inglesi, si badi, non americani) lo arresta; gli trova addosso lettere credenziali, firmate da ufficiali ameri­cani, che dicevano il Genovese « pro­fondamente onesto, degno di fiducia, leale e di sicuro affidamento per il servizio ».

Una volta arrestato, cominciano i guai: non per il Genovese, ma per il Dickey. Né le autorità americane né quelle italiane vogliono saper niente dell’arresto. Il povero agente si trasci­na dietro per circa sei mesi l'arresta­to; e riesce a portarlo a New York soltanto quando il teste che accusava di omicidio il Genovese è morto di ve­leno (come il luogotenente del bandi­to Giuliano, Gaspare Pisciotta, nel car­cere di Palermo) in una prigione americana.­

Soltanto allora, cioè quando Genovese poteva essere assolto, Di­ckey poté assolvere il suo compito. E ci fermiamo a questo solo episodio « americano »: e non, come si suol dire, per carità di patria; ma perché troppi, e ugualmente esemplari, do­vremmo raccontarne di casa nostra.»

(Leonardo Sciascia - Fonte: Storia Illustrata – anno XVI – n. 173 – aprile 1972 – A. Mondadori Editore) [27]


Attribuzione omicidio Carlo Tresca[modifica | modifica wikitesto]

I servizi segreti fascisti e gli infiltrati si daranno da fare per scaricare la colpa del delitto Tresca su Vittorio Vidali, fedele alla linea moscovita, presente negli USA ed in Messico e negli USA in particolare col compito di portar aventi la tattica del Fronte Unito Antifascista della sinistra, era nota l'avversione che aveva Vidali per gli anarchici e quindi ottimo soggetto, il Vidali stesso, per scaricargli addosso l'omicidio di Tresca( questo fu uno dei numerosi tentativi da parte del regime fascista di provocare conflitti cruenti all'interno del fuoriuscitismo antifascista). Le indagini suull'omicidio di Tresca,come ovvio,fra depistaggi ed altro si insabbiano fino al 1953,perche' in quel'anno la CBS,anche se il dibatttito resta infuocatissimo per anni,ricostruisce l'accaduto intitolandolo Death of an Editor,nel quale in modo esplicito viene presentata la connessione mafia_fascismo, la polizia newyorkese rinizia le indagini seguendo propio tale pista indicata dalla CBS.

il finanziamento alla casa del fascio di Nola[modifica | modifica wikitesto]

Genovese [28]era in Italia quando Tresca viene assassinato quindi ha un alibi inattaccabile,si era rifuguiato in Italia ,gia' dal 1935, con il beneplacito del fascismo sfuggendo ad un arresto per omicidio negli USA Vi si era rifugiato alla fine del 1935 perché ricercato negli Usa per l'uccisione di un mafioso suo avversario:l'Oss investigando sula protezione avuta dal Genovese prendera' atto la Casa del fascio di Nola era stata costruita con un finanziamento di Vito Genovese,e sempre il Genovese lo ritroviamo nel periodo attorno all'armistizio, armistizio immerso nei suoi loschi traffici col suo "segretario" Mike Miranda esattamente nel Nolano,stava iniziando ad organizzarsi il trffico della droga secondo la scelta strategica di Lucky Luciano di cui il Genovese era socio "d'affari".I fascisti non lo infastidivano per nulla,nel periodo immediatamente precedente,anzi si parla di ottimi rapporti.Nel proseguo la moglie di Genovese descrivera' i suoi viaggi negli USA,commissione Kefauver 1952, per prelevare e rifornire di danaro il consorte che si stava oranizzando:qualche "briciola" era servita per la casa del fascio di Nola. Il Genovese era entrato in "affari" con molti imprenditori del posto e aveva stabilito solidi rapporti con,fascista, e probabilmente propprietario e/o comproprietario della industria Ferrarelle,non per niente Mike Miranda era il rappresentante della Ferrarelle per newyork. Il Genovese aveva quindi messo su nel napoletano un insieme di legami che èpoi gli saranno utile allo sbarco alleato,situazione in cui chiaramente cambiera' casacca da amico dei fascisti ad antifascista,formalmente,ovviamente,occorre tene conto di un'altra "amicizia" importante del Genovese nel periodo considerato ovvero quella con Renato Carmine Senise, nipote del capo della polizia fascista Carmine Senise.

«Secondo alcune testimonianze, Genovese sarebbe stato addirittura l'organizzatore dell'omicidio dell'antifascista Carlo Tresca, che su un giornale americano scriveva articoli infuocati contro Mussolini. Secondo altri, Genovese sarebbe stato compensato con la somma di 500.000 dollari. Una cosa è certa: una volta riparato in Italia, il fascismo lo protesse contro il rischio di un'estradizione negli Stati Uniti. E quando gli alleati entrarono in Napoli, adeguandosi ai tempi, Genovese si mise a loro disposizione. Poletti, fra l'altro, incaricò Genovese di condurre un'inchiesta amministrativa nei confronti di un sindaco sospettato di contrabbando. Proprio in quei giorni, un agente della Criminal Investigation Division giunse a Napoli per indagare su certe connivenze tra malavita locale e militari americani. Il 17 maggio 1945, con uno stratagemma, e vincendo le resistenze dei protettori dei gangster, l'agente portò Genovese a New York in stato d'arresto. Ma l'unico teste d'accusa morì in carcere, avvelenato. Cominciò così l'ascesa di Genovese negli alti gradi della mala americana. l'antica camorra si trasformò, i suoi collegamenti con la mafia e col potere politico-economico divennero internazionali, le attività "d'investimento" furono orientate verso la droga. Da allora, la cronaca e la storia di una tragedia dei nostri giorni.»

[29]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Taddei Ezio,Il "caso" Tresca 2006 ISBN:&nbsp888820798-8
  • Italia Gualtieri Carlo Tresca: vita e morte di un anarchico italiano in America 1999 - 71 pagine

"Regione Abruzzo, Centro servizi culturali di Sulmona, Circolo cultura & societa. Giornata della memoria, 20 maggio 1994"

  • Carlo Tresca L'attentato a Mussolini: ovvero, Il segreto di PulcinellaNew York,4 edizioni,l'ultimo per tempo,editore Alexandria, Va. , Chadwyck-Healey Inc, 1987.
  • Gabriella Facondo,Socialismo italiano esule negli USA (1930-1942),Federazione italiana

delle associazioni partigiane, Federazione italiana delle associazioni partigiane 1993 Bastogi

note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ da il ilduce.net
  2. ^

    «Ma Scamporino è anche il legale dei sindacati controllati da Cosa Nostra. In Sicilia, prima dello sbarco, le missioni degli agenti di Scamporino si avvalgono di una fitta rete di protezione mafiosa, che oltre a dare riparo e assistenza, fornisce loro ogni genere d’informazione di valore militare»

    da Italia Sociale
  3. ^ da corsa infinita dei bersaglieri
  4. ^ [http://digilander.libero.it/trombealvento/indicecuriosi/taddei.htm da trombealvento "Un certo Ezio Taddei, livornese" Bersagliere un pò anarchico]
  5. ^ da Una storia di stragi e misteri di Giorgio Bongiovanni
  6. ^ da Una storia di stragi e misteri di Giorgio Bongiovanni direttore di [1]=Antimafia 2000
  7. ^ da Una storia di stragi e misteri di Giorgio Bongiovanni direttore di [2]=Antimafia 2000
  8. ^ Tresca, un grande abruzzese dimenticato di Ezio Pelino[3]
  9. ^ da Piero Calamandrei Il Ponte 1945 La Nuova Italia [4]
  10. ^ * a Sulmona vi e' un piazzale dedicato a Carlo Tresca
  11. ^ Fondata da Gaetano Salvemini

    «Nel 1939 fonda la Mazzini Society ", insieme a un gruppo di giellisti, di repubblicani e di antifascisti democratici, tra cui Lionello Venturi, Randolfo Pacciardi, Michele Cantarella, Aldo Garosci, Carlo Sforza, Alberto Tarchiani e Max Ascoli

    da bografia Salvemini sito ANPI
  12. ^ questo e'un sindacalista sia legato ai socialisti sia all'OSS,infatti prendera' contatti con Amedeo Bordiga proponendogli grossi finanziamenti per una battaglia antistalinista una volta che il Bordiga stesso fosse rientrato nel partito socialista.vedere biblioteca marxista
  13. ^ sito dell'organismo
  14. ^ Wikipedia inglese
  15. ^ Generoso_Pope
  16. ^ vedere Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali,
  17. ^ Mauro Canali e' professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Camerino, fra i suoi libri «Il dissidentismo fascista» (Bonacci, 1983), «L’informatore. Silone, i comunisti, la polizia» (con D. Biocca, Luni, 2000); editore il Mulino: «Cesare Rossi. Da rivoluzionario a eminenza grigia del fascismo» (1991), «Il delitto Matteotti» (1997; nuova ed. 2004), Le spie del regime (2004)
  18. ^ notizie relative all'Ilgwu
  19. ^ Garofalo proseguira' la sua azione mafiosa anche in tempi assai piu' recenti con un certo "successo"la Repubblica - Sabato, 28 settembre 1991 - pagina 5 di Giuseppe D'Avanzo
  20. ^ commissione antimafia sul crimine organizzato di stampo mafioso con riferimenti agli USA, commissione senatoriale Kefauver
  21. ^ Vito Genovese en.wikipedia
  22. ^ Negli USA,nelle formazioni anarchiche,vi era dissenso nelle scelte di impostazione tattica per la lotta contro il fascismo. Nello specifico,vi fu uno scontro fra la linea di autonomia anarchica,rappresentata da Armando Borghi ed il gruppo che faceva riferimento al Il Martellodi Carlo Tresca,lo scontro si focalizzava sulla tattica da adottare ed il gruppo di Tresca era più vicina al Fronte Unito appoggiato da Errico Malatesta.
  23. ^ Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali
  24. ^ wikipedia inglese Carmine Galante
  25. ^ da GENERATIVE DESIGN LAB politecnico di Milano
  26. ^ di Newbury Richard
  27. ^ articolo di Leonardo Sciascia
  28. ^ foto di Vito Genovese con Salvatore Giuliano Genovese e' con la divisa dell'esercito americano,e quindi il legame con i fatti di Portella della Ginestra ma guarda che fatto strano che i la "strana coppia" si conoscesse anzi Giuliano godeva della protezione di Genovese quando questo passo' con i "liberatori"
  29. ^ SUD E MALAVITA di Tonino Caputo, Gianfranco Langatta

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Gli americani in Italia di Roberto Faenza e Marco Fini

Su Wikipedia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Cosa_Nostra.
Lo stesso argomento in dettaglio: EVIS .
Lo stesso argomento in dettaglio: Central_Intelligence_Agency § Europa.
Lo stesso argomento in dettaglio: Andrea_Finocchiaro_Aprile.
Lo stesso argomento in dettaglio: Portella della Ginestra.

da Wikipedia inglese Vincent_Mangano

Carlo Gambino


da Wikipedia inglese Nick Gentile