Utente:Eustace Bagge/Sandbox/2
Firenze | |
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Descrizione generale | |
Tipo | piroscafo passeggeri |
Classe | Roma |
Armatore | Tirrenia di Navigazione |
Registro navale | RINA |
Porto di registrazione | Napoli |
Costruttori | Società Esercizio Bacini di Genova |
Cantiere | Riva Trigoso |
Consegna | settembre 1912 |
Nomi precedenti | Roma (1912 - 1926) |
Destino finale | affondato dal sommergibile greco Papanikolos |
Caratteristiche generali | |
Stazza lorda | 3 952 tsl |
Lunghezza | 106,8 m |
Larghezza | 13,6 m |
Pescaggio | 6,75 m |
Propulsione | due macchine alternative a vapore a triplice espansione, 3 800 cavalli |
Velocità | 12 nodi (22,22 km/h) |
Equipaggio | 73 |
Passeggeri | 1250 |
Bruno Balsamo, pp. 154-158[1] Pagano, p. 187[2] | |
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Il Firenze era un piroscafo passeggeri, in servizio con questo nome per la Tirrenia di Navigazione dal 1937 al 1940. Requisito durante la seconda guerra mondiale, fu silurato e affondato dal sommergibile greco Papanikolis nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 1940[1].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il Firenze era un piroscafo passeggeri di dimensioni modeste: lungo 106 metri e largo 13,6, aveva una stazza lorda di 3 952[2] tonnellate ed era spinto da due macchine alternative a vapore con una potenza complessiva di 3 800 cavalli, che gli permettevano di raggiungere una velocità di servizio di 12 nodi[1]. Poteva trasportare un massimo di 1250 passeggeri, per i quali erano a disposizione 29 cabine di prima classe, 14 cabine di seconda classe e 146 posti letto in dormitori o cabine di terza classe; gli spazi comuni comprendevano una sala soggiorno con 150 posti, una sala per la musica e sale da pranzo per la prima e la seconda classe[1].
Servizio
[modifica | modifica wikitesto]Il piroscafo fu consegnato, con il nome di Roma, alla Società Nazionale dei Servizi Marittimi (S.N.S.M.), che era stata costituita nel 1910 per gestire le linee sovvenzionate nel Mediterraneo[1]. Dopo la liquidazione di questa compagnia passò alla Sitmar; durante la prima guerra mondiale continuò per lo più a effettuare servizio civile, venendo poi ceduto nel 1921 alla Società Marittima Italiana e nel 1925 alla Compagnia Italiana Transatlantica (Citra)[1]. Nel 1926 il Roma fu ribattezzato Firenze in seguito al varo dell'omonimo piroscafo della Navigazione Generale Italiana[1].
Nel 1932 passò, insieme al resto della flotta, alla Tirrenia, Flotte Riunite Florio-Citra, per la quale prestò servizio sulla linea Genova - Palma di Maiorca - Malaga - Ceuta - Tangeri - Cadice - Siviglia[1]. Tra il 1933 e il 1934 fu sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione a Napoli, che comportarono un totale rifacimento delle sistemazioni passeggeri e un cambio di alimentazione delle caldaie dal carbone alla nafta[1]. Nel gennaio 1937 fu assegnato alla neocostituita Tirrenia di Navigazione, continuando a prestare servizio sulla stessa rotta[3].
Il 18 ottobre 1940, dopo l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, fu requisito dalla Regia Marina e assegnato al trasporto truppe per l'Albania[1][2]. Il 24 dicembre 1940, mentre era in navigazione in convoglio da Bari a Valona, il Firenze fu silurato dal sommergibile greco Papanikolis, al largo dell'isola di Saseno, con molte vittime tra i militari a bordo[2][1]. Il relitto, abbandonato, affondò nella notte seguente[2][1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.
- Gian Paolo Pagano, Navi mercantili perdute, 3ª ed., Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1997, SBN IT\ICCU\TSA\0862236.
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