Utente:Elmo di piume/Sandbox

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Toto Costruzioni Generali
Forma societariaSocietà per azioni
FondazioneAnni 60
Sede principaleChieti
GruppoTopo Holding SpA
Persone chiave
  • Carlo Toto, Fondatore
  • Paolo Toto, Presidente e Amministratore delegato
  • Gianluca Cangemi, Direttore generale
Settore
  • Costruzioni
  • Ingeneria
Prodotti
Sito webtotospa.it/

Toto Costruzioni Generali è un’azienda italiana attiva nella costruzione di grandi infrastrutture di trasporto, specializzata nella realizzazione di ponti e viadotti, nello scavo di gallerie , sia con metodo tradizionale che in meccanizzato (TBM), oltre che nella prefabbricazione pesante[1].

L'azienda, fondata a Chieti all’inizio degli anni Sessanta dai fratelli Ignazio, Antonio e Carlo Toto, rappresenta il nucleo originario del Gruppo Toto, un gruppo industriale italiano attivo, oltre che nelle costruzioni infrastrutturali anche nelle concessioni autostradali, nelle energie rinnovabili, nell'ingegneria e nei servizi[2]. L'azienda acquisisce i primi grandi appalti alla fine degli anni Sessanta. Nel 1981 incorpora la ditta Palmieri S.p.A. di Roma, specializzandosi nell’esecuzione di grandi opere pubbliche e nella prefabbricazione pesante.

Nel 1997 realizza in Libano il più alto viadotto in Medio Oriente, sull’autostrada tra Beirut e il confine siriano, impiegando elementi prefabbricati dalla stessa Toto in situ[3]. All’inizio del terzo millennio la società è stata impegnata nella realizzazione di quattro numerosi lotti per la costruzione della variante di valico dell’autostrada A1 tra Firenze e Bologna[4]. Nell’ambito di questi lavori la Toto si distingue per l’utilizzo della più grande fresa meccanica a piena sezione (TBM) al mondo del tempo, denominata Martina, impiegata per lo scavo ed il rivestimento della Galleria Sparvo[5][6][7]. Per questo progetto, del valore di oltre € 500 milioni, Toto Costruzioni Generali ha ricevuto nel 2013 il titolo di “Contractor of the year” e “Project of the year” agli International Tunnelling Awards di Londra[8], iniziativa sotto l'egida della rivista New Civil Engineer e dell’Associazione Internazionale di tunnelling ITA-AITES.

Nel 2014 Toto Costruzioni Generali conclude in anticipo sul cronoprogramma la costruzione delle Complanari di Roma[9], ventidue chilometri di nuove carreggiate sul tratto urbano dell’autostrada A24, ed è oggi impegnata su grandi cantieri ferroviari e stradali, per conto di RFI, Anas e Strada dei Parchi, dislocati sul territorio nazionale.

Nel 2024, Toto Costruzioni Generali consegna alla Provincia di Mantova il nuovo ponte sul Po, lungo 330 metri, un’infrastruttura strategica che collega i comuni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito[10].

  1. ^ Toto s.p.A. Costruzioni Generali, su confindustriaabruzzoma.it. URL consultato il 18 giugno 2024.
  2. ^ Valentina Magri, Deal da 265 mln $ per il gruppo Toto nelle energie rinnovabili con Apollo Infrastructure, che acquisirà equity e bond convertibili della controllata US WInd, in Be Beez, 2 settembre 2020. URL consultato il 18 giugno 2024.
  3. ^ (EN) Mudeirej Bridge, su Structurae. URL consultato il 18 giugno 2024.
  4. ^ Toto completa la Variante di valico, in Il Centro, 9 novembre 2014. URL consultato il 18 giugno 2024.
  5. ^ Alla Variante di valico la fresa più grande del mondo, in Il Resto del Carlino, 28 luglio 2011. URL consultato il 18 giugno 2024.
  6. ^ Galleria Sparvo: record mondiale per la TBM “Martina”, in Macchine Edili News, 29 luglio 2013. URL consultato il 18 giugno 2024.
  7. ^ La fresa Martina scava l'ultimo tunnel: è record mondiale sulla Variante di Valico, in Bologna Today, 30 luglio 2013. URL consultato il 18 giugno 2024.
  8. ^ (EN) Mark Hansford, Italians sweep the board at the International Tunnelling Awards, in New Civil Engineer, 5 dicembre 2013. URL consultato il 18 giugno 2024.
  9. ^ Andrea Polastri e Enrico Cipolloni, I viadotti delle complanari, su stradeeautostrade.it, 11 settembre 2014. URL consultato il 18 giugno 2024.
  10. ^ Giovanni Bernardi, Mantova, apre il nuovo ponte sul Po atteso da oltre dieci anni: 330 metri, 5 mila tonnellate di peso, in Corriere della Sera, 29 febbraio 2024. URL consultato il 18 giugno 2024.