Utente:Balletta123/sandbox

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Signs Preyer
File:Signs Preyer Band.jpg
I Signs Preyer da sinistra a destra: James Mapo, Eric Dust, Viktor Kaj, Ghode Wielandt
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereGroove metal
Southern rock
Heavy metal
Periodo di attività musicale2004 – in attività

I Signs Preyer sono una band Southern/Groove Metal-Groove metal-Southern rock italiana nata nel 2004 ad Orvieto, Umbria[4].

I Signs Preyer si sono formati grazie a Ghode Wielandt e Eric Dust[5], rispettivamente voce e chitarra della band. Ben presto, in quanto amici, si unirono alla band James Mapo, che frequentava il liceo d'arte insieme a Ghode, e Viktor Kaj, amico d'infanzia, il primo alla batteria e il secondo al basso. Nel 2004 iniziarono come tante altre band suonando cover di ogni genere e il nome originario della band era Tree Toed Sloth[6]. Le cover proposte erano tantissime e spaziavano in molti generi. Infatti, grazie alla versatilità della band, passavano dai Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath, Queen, fino ad artisti più moderni come Metallica, Black Label Society, Pantera, Down[7] e molti altri tanto da rendere la loro passione per la musica un lavoro, una professione ma, la voglia di esprimere le proprie emozioni tramite la musica era troppo forte e iniziarono a scrivere pezzi propri. Nel 2006, insieme alle cover, se ne andò anche il vecchio nome della band e così si formò il nome a noi oggi conosciuto come Signs Preyer.

Origine del nome

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L'origine del nome Signs Preyer non è noto ma, il cantante è solito ricondurlo, in vari concerti e interviste, ad una specie di entità superiore, un "predatore di segni" terreni come le emozioni, le sensazioni e tutta "la parte non tangibile ma terrena della nostra vita".[8]

Leggenda del nome
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Si pensa che il nome sia attribuito ad una notte di baldoria passata da Ghode e Viktor. Entrambi ubriachi nel rientrare a casa trovarono per terra un cartello stradale malconcio e sporco. Senza alcun motivo lo portarono a casa e l'indomani ci fu un esclamazione da parte di Viktor Signs Predators!. Non convinti dal suono delle due parole Ghode e Viktor andarono a cercare sul vocabolario un forma più gradevole all'orecchio per Predator trovando Preyer, una forma arcaica del termine predatore.

Attività Live

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Partecipazioni a numerosi concerti, sia in Italia che all'estero:

Festival:

  • South Fest[9]
  • Rozz Fu***ng Fest[10]
  • UMA-Underground Metal Alliance[11]
  • I Suoni di Villalba (in apertura a TM Stevens)[12]
  • e altri minori

Opening Act di artisti di fama nazionale e internazionale come:

Il 2012 segna per i Signs Preyer una svolta decisiva, nonostante la grande mole di live nel loro curriculim, in quanto, in Aprile, usce il loro primo disco intitolato come la band: "Signs Preyer".[20] con la Red Cat Promotion, sezione Label e Agenzia di promozione molto conosciuta in Italia ed in Europa (Extrema, Giacomo Castellano e molti altri). Promotion a cura di Music Solution Agency (Superbutt, Meatfucker etc.).[21] Molti fan, webzines e giornali del settore gli hanno attribuito vari nomi come: Selftitled, Namesake, 1, I e molti altri ma, la band non si è mai pronunciata su questo. L'album ebbe molto successo tra critica e pubblico attribuendo alla band vari generi musicali come groove metal, stoner, southern metal, southern rock e tanti altri ma, quasi tutti gli attribuirono un nuovo genere per la scena italiana il Southern/Groove Metal. Il disco suona molto diverso da brano a brano data la composizione avvenuta in diversi anni, ma esprime in un modo molto chiaro il messaggio che i Signs Preyer volevano comunicare. Molti critici hanno, in fine, riconosciuto un notevole impatto sonoro e un feeling perfetto dato, forse, dal fattore che la band presenta la stessa formazione sin dal 2004, creando un legame empatico tra i componenti. Anche la stessa copertina ha riscontrato successo in quanto un acquerello dell'artista emergente Damiano Bellocchio.

Stile e Influenze

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Southern/Groove Metal, Groove metal, Southern rock. In linea di massima lo stile della band è figlio del Blues, del Rock e del Metal. Le influenze sono diverse e numerevoli.

I Signs Preyer fanno parte della grande famiglia dell' Heavy metal, la quale ha molte sfaccettature e sottogeneri. Non sono facilmente etichettabili in un genere predefinito, la critica li stabilisce come un insieme di Groove metal e Southern rock o Southern/Groove Metal. La band rispose a questa domanda in una web radio dicendo: Non sappiamo che tipo di musica facciamo, ci affidiamo ai critici, alle webzine, ai fan e ai giornali. Sappiamo solo che facciamo la musica che ci piace e cerchiamo di farla al meglio. Southern/Groove Metal? ahahah -risata- perché no! suona bene.

Membri della Band

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Final lineup
  • Ghode Wielandt – lead vocals, guitars (2004–present)
  • Eric Dust – guitars, backing vocals (2004–present)
  • Viktor Kaj – bass guitar, backing vocals (2004–present)
  • James Mapo – drums (2004–present)
Formatori
  • Ghode Wielandt – lead vocals, guitars (2004)
  • Eric Dust – guitars, backing vocals (2004)
  • Ghode Wielandt = Corrado Giuliano
  • Eric Dust = Enrico Pietrantozzi
  • Viktor Kaj = Andrea Vecchione Cardini
  • James Mapo = Giacomo Alessandro
Lo stesso argomento in dettaglio: Signs Preyer discography.
  • Signs Preyer (2012)-Label:Red Cat Promotion/Label[22]
  • Signs Preyer Wood(2008)-Label:Red Cat Promotion/Label[3]
  • Tree Toed Sloth live @ Tamburino(2005)-Label:Wild Waves Records
  • Dark Soul (2009)
  1. ^ http://www.andergraund.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2389:i-signs-preyer-firmano-per-red-cat-records&catid=1:news-indipendentemente&Itemid=57
  2. ^ http://www.redcatpromotion.com/ita_SIGNS_PREYER.html
  3. ^ a b http://www.umbrianoise.it/band.php?_s=783fab8ccf315d2dad9e4711058120bb&_pr=1&_c=DiscografiaBand&id=251#DiscografiaBand
  4. ^ ]http://www.kdcobain.it/tutte-le-recensioni/316-signs-preyer-st-recensione.html
  5. ^ http://www.metallized.it/recensione.php?id=6905
  6. ^ http://www.italiadimetallo.it/interviste/2012/07/11/signs-preyer
  7. ^ http://musicsolutionsagency.blogspot.it/2013/02/signs-preyer-interviewed-on-all-around.html
  8. ^ http://www.metalhead.it/?p=21237
  9. ^ http://www.truemetal.it/cont/concerto/south-fest-1-helligators-cancrena-signs-preyer-funeral-mantra-sixtysix-yarast-injury-broadcast-reburn/66662/1.html
  10. ^ http://www.youtube.com/watch?v=0mm0NrnU0KM&list=PLc6zpmyS30amIw5rIvqUqcfxTDzgf65Ew&index=1
  11. ^ https://www.evensi.com/uma-fest-tappa-8-roma-live-defrag-romavia-delle-isole-curzolane/100093919
  12. ^ http://www.reverbnation.com/show/8029161
  13. ^ http://www.metal.it/concert.aspx/2323/
  14. ^ http://metalitalia.com/articolo/helmet-i-dettagli-della-data-di-roma/
  15. ^ http://www.hardsounds.it/recensione.php?id=8368
  16. ^ a b http://www.rockemall.it/signs-preyer-signs-preyer/
  17. ^ http://www.artistsandbands.org/ver2/recensioni/recensioni-album/2966-signs-preyer-signs-preyer
  18. ^ https://www.facebook.com/GetRealBookingManagement/posts/292170090845618
  19. ^ http://metalwave.mastertopforum.com/-vp1386.html?sid=5cb634ae452d32e4a905bd5c7dc98220
  20. ^ http://www.metalwave.it/viewrece.php?id=3812
  21. ^ http://www.musicsolutionsagency.it/it/links/past-roster/signs-preyer/
  22. ^ http://www.tempi-dispari.com/?p=462

Collegamenti esterni

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